Qualcomm multata 855 milioni di dollari in Corea del Sud

In Corea del Sud, il noto produttore di chip accusato di aver abusato della sua posizione dominante sul mercato e costretto i produttori di telefoni a pagare costi inutilmente elevati per dei brevetti.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Questa estate un’indagine aperta dalla Fair Trade Comission in Corea del Sud ha coinvolto il noto produttore di chipset Qualcomm accusato di aver condotto pratiche commerciali sleali con la sua attività di cross-licensing dei brevetti nel paese. A pochi giorni dalla fine dell’anno, Reuters riporta che un verdetto è stato preso, e che la società sarà multata di 1.03 trilioni di won (circa 855 milioni di dollari). Tuttavia, Qualcomm ha gia’ comunicato che intende appellarsi alla sentenza per ribaltarla.

Si tratta della multa più elevata mai rilasciata dal KFTC.

Qualcomm è da anni il produttore top dei chip per dispositivi mobili, fornendo processori e chip radio o entrambi, all’interno dei più importanti smartphone, compreso l’iPhone di Apple, la linea Samsung Galaxy, e alcuni dei telefoni dei produttori cinesi come Xiaomi. Questo predominio nel mercato della telefonia mobile può quindi facilmente diventare un obiettivo per le autorità garanti della concorrenza, tra cui la Fair Trade Comission. Insieme con le autorità di regolamentazione coreane, funzionari cinesi, europei e statunitensi hanno e stanno anche analizzando l’operato di Qualcomm per decidere se lavora rispettando le leggi sulla libera concorrenza.

In Corea del Sud, Qualcomm è stata trovata di aver abusato della sua posizione dominante sul mercato e costretto i produttori di telefoni a pagare costi inutilmente elevati per dei brevetti come parte del loro accordo per la fornitura di chipset. Il produttore di SoC è stato inoltre accusato di aver ridotto la concorrenza limitando la licenza dei propri brevetti essenziali standard a società rivali come Intel, Samsung Electronics e MediaTek.

KFTC ha ordinato Qualcomm di rinegoziare gli accordi con la concorrenza in materia di brevetti e gli accordi di fornitura dei chipset. In breve, Qualcomm deve ora fare nuovi accordi con Apple, Samsung e Huawei tra gli altri.

Le indagini sono iniziate nel 2014, quando denunce anonime sono state depositate. Il segretario Generale della KFTC Shin Young-son ha detto che questa sentenza non ha nulla a che fare con la protezione di società nazionali come Samsung e LG e che questo non è il primo caso in cui Qualcomm viene trovata a condurre pratiche commerciali scorrette.

Qualcomm ha affrontato diverse cause legali, ricevendo multe in Cina e in Europa, ed è attualmente indagata per lo stesso problema in Taiwan e Stati Uniti.

Qualcomm

Qualcomm paga in Cina multa da 975 milioni di dollari

Qualcomm ha accettato nel febbraio del 2015 di pagare 975 milioni di dollari per risolvere un’indagine aperta dall’antitrust in Cina, optando per risolvere la questione e andare avanti, piuttosto che combattere in un lungo caso in tribunale.

La commissione per lo sviluppo del Paese (National Development and Reform Commission ) ha rilevato che Qualcomm, il più grande produttore di chip per smartphone al mondo, ha violato in passato le leggi locali dell’antitrust su come funziona la sua attività di cross-licensing dei brevetti nel paese. Qualcomm ha detto che non contesterà le accuse e ha deciso di iniziare ad offrire determinate licenze per l’uso dei suoi brevetti in Cina con uno sconto significativo rispetto al prezzo che offre altrove.

"Siamo lieti di aver concluso questo argomento, che riteniamo eliminare un’opacità del nostro business, e noi ora ci concentreremo sulle considerevoli opportunità in Cina," ha detto il CEO di Qualcomm Steve Mollenkopf una conference call con gli analisti, anche se ha aggiunto che la società è "delusa" dei risultati dell’indagine.

In precedenza, diverse agenzie di stampa hanno riferito che una risoluzione era di imminente arrivo, che si sarebbe presto risolta con una multa di circa 1 miliardo di dollari. La multa è stata poi confermata di essere di 975 milioni di dollari, la più alta mai inflitta in Cina – una delle più alte è stata quella di 500 milioni di dollari inflitta al gigante farmaceutico britannico GlaxoSmithKline nel mese di settembre.

La risoluzione dovrebbe portare un certo grado di stabilità tra il rapporto che c’è tra Qualcomm e la Cina, anche se questo è stato pagato a caro prezzo da Qualcomm. Tuttavia, Qualcomm dovrebbe essere in grado di pagare la multa senza troppo dolore, grazie alla sua liquidità totale e titoli negoziabili di 31,6 miliardi di dollari, disponibili da dicembre.

L’enorme ammenda può servire come un ammonimento per alcune società estere che desiderano approfittare dell’enorme mercato di consumo della Cina, che devono preoccuparsi della rigorosa – e a volte troppo repressiva – supervisione del governo del paese. Qualcomm, con sede a San Diego, in California, è stato uno degli obiettivi di più alto profilo delle leggi antimonopolistiche della Cina del 2008, ma molte altre grandi aziende, tra cui Microsoft e Daimler, sono al centro di indagini simili a quella che oggi si è conclusa per Qualcomm. Le durissime leggi antitrust cinesi sono state criticate da alcune aziende per essere utilizzate in modo scorretto nei confronti delle imprese straniere che cercano di lavorare nel Paese.

Qualcomm è da anni il produttore top dei chip per dispositivi mobili, fornendo processori e chip radio o entrambi, all’interno dei più importanti smartphone, compreso l’iPhone di Apple, la linea Samsung Galaxy, e alcuni dei telefoni dei produttori cinesi come Xiaomi. Questo predominio nel mercato della telefonia mobile può quindi facilmente diventare un obiettivo per le autorità garanti della concorrenza, tra cui Cina NDRC. Insieme con le autorità di regolamentazione cinesi, funzionari europei e statunitensi stanno anche analizzando l’operato di Qualcomm per decidere se lavora rispettando le leggi sulla libera concorrenza.

La fine della disputa in Cina dovrebbe consentire a Qualcomm di tornare a concentrarsi sulla lotta contro i concorrenti in Cina, come MediaTek e Spreadtrum. Inoltre, la risoluzione solleva una nuvola sopra il lucroso commercio delle licenze di Qualcomm. Qualcomm fa il suo reddito sia con la vendita di chipset sia prendendo le royalties per i suoi brevetti attraverso il suo business che gestisce le licenza, che fornisce alla società circa un terzo delle entrate, due terzi dei profitti totali dell’azienda.

In conclusione, il presidente di Qualcomm Derek Aberle ha detto nella sua conference call che le nuove condizioni per la Cina per la licenza dei brevetti prevedono circa il 10 per cento e non più il 12 per cento del totale delle vendite di dispositivi.

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