Emoji causano equivoci e malintesi su diverse piattaforme

Le emoji stanno cambiando il modo di comunicare on-line ma possono anche essere fonte di confusione perché le diverse piattaforme che le usano per esprimere lo stesso concetto mostrano ciascuna un'immagine diversa.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Le emoji, quei simboli che spesso si utilizzano nelle email, sms o chat, per esprimere un’emozione o semplicemente per digitare meno lettere e scrivere piu’ velocemente, stanno cambiando il modo di comunicare on-line. Ma possono anche essere fonte di confusione, non solo perché oggi ci sono talmente tante icone diverse che a volte si fatica a comprenderne il significato, ma anche perchè le diverse piattaforme che le usano per esprimere lo stesso concetto mostrano un’immagine diversa.

Una nuova ricerca del GroupLens Lab dell’Università del Minnesota suggerisce che le persone hanno spesso contrastanti interpretazioni della stessa identica emoji – e che le differenze nel modo in cui un emoji vengono visualizzate su un dispositivo rispetto ad un altro complicano ulteriormente le cose.

Come segnalato dai ricercatori dello studio, una grande parte del problema è che non tutte le emoji sono uguali. Unicode, lo standard del settore informatico che cerca di unificare i personaggi e il testo di ciascuna emoji, ora riconosce più di 1.000 diverse emoticon. Unicode fornisce un codice e la descrizione di ogni emoji – per esempio, U+1F600 è il codice per la classica "faccina sorridente", ma l’immagine puo’ essere diversa a seconda di produttori (Samsung, Apple, Google, ecc) e fornitori di servizi (Whatsapp, Messenger, ecc).

Pertanto, aziende come Facebook, Google, Apple e altre possono usare l’icona che vogliono loro per esprimere un codice stabilito dallo standard Unicode.

Il codice U+1F600 di Unicode corrisponde alla classica "faccia sorridente", il codice U+1F603 di Unicode corrisponde alla "faccia sorridente con la bocca aperta", il codice U+1F60E di Unicode alla "faccia sorridente con occhiali da sole", il codice U+1F60D di Unicode alla "faccia sorridente con cuori al posto degli occhi", il codice U+1F618 di Unicode alla "faccia che manda un bacio", il codice U+1F602 di Unicode alla "faccia che ride e piange dalle troppe risate", il codice U+1F60A di Unicode alla "faccia che ride soddisfatta":, il codice U+1F609 di Unicode alla "faccia che fa l’occhiolino". Ecco alcuni esempi di emoji:

Emoji – esempi codici Unicode

come potete vedere, alcune aziende sono solite usare la stessa icona per identificare uno stesso codice – Twitter e Apple usano la stessa icone per i codici U+1F600 e U+1F603, ad esempio.

Andando ad analizzare l’emoji con codice U+1F601 di Unicode per il "volto ghignante e gli occhi sorridenti, Hannah Miller che è nel team di coloro che hanno condotto lo studio, ha spiegato che "qualcuno ha descritto [l’emoji U+1F601] di Google come un volto ‘beatamente felice’ e di Apple come un volto ‘pronto a combattere’".

Emoji ‘volto ghignante e gli occhi sorridenti’ sui vari smartphone

Lo studio ha esaminato 22 diverse emoji e il modo in cui vengono visualizzate su smartphone di cinque diversi produttori – di Apple, Google, Microsoft, LG e Samsung. I ricercatori hanno chiesto a circa 300 persone di visualizzare un sottoinsieme casuale di 15 versioni delle emoji, descriverle e classificarle su una scala da -5 a 5 dove -5 rappresenta un sentimento fortemente negativo e 5 un sentimento fortemente positivo.

In media, gli intervistati hanno pensato che la versione di Apple della emoji con il "volto ghignante e gli occhi sorridenti" significa qualcosa di brutto, ma la versione di Google e altri qualcosa di buono.

Questa differenza di visualizzazione e interpretazione delle moji puo’ quindi portare a problemi di comunicazione – se una persona con lo smartphone Samsung manda una emoji che su un dispositivo Apple viene mostrata in maniera differente, potrebbero crearsi incomprensioni.

La soluzione è intuibile: Unicode dovrebbe trovare un accordo con produttori e sviluppatori per unificare anche le icone, in quanto "gli utenti potrebbero solo beneficiare dalla unificazione del design fra le varie piattaforme" spiegano gli studiosi che hanno condotto l’indagine.

Vi è mai capitata qualche incomprensione con un vostro contatto per aver male interpretato una emoji? Scriveteci nel box commenti qui sotto.

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