Oppo guarda avanti, forse troppo, al 6G

Per Oppo, l'evoluzione dell'intelligenza connessa dal 5G arriverà  al 6G passando per il B5G, nel mondo della 'intelligenza collettiva' gli oggetti connessi condivideranno messaggi AI tra essi.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Oppo ha presentato la sua visione per un futuro di intelligenza connessa alla 53ma IEEE International Conference on Communications (ICC), tenutasi a Shanghai dal 20 al 24 maggio. Con il tema 2019 di Empowering Intelligent Communications, ICC riunisce esperti dell’industria e del mondo accademico per condividere visioni ed idee sulle ultime tecnologie e innovazioni nelle comunicazioni. Alla Conferenza, il 22 maggio, Henry Tang, Director of Standards Research and Chief 5G Scientist di Oppo, ha presentato un’anteprima di un futuro in cui dopo il lancio di 5G, "tecnologie come l’intelligenza artificiale e le telecomunicazioni continueranno a potenziarsi e a migliorarsi a vicenda, abilitando la vera interconnessione tra le persone, le cose e l’intelligenza".

Tang ha descritto l’evoluzione dell’intelligenza connessa dal 5G al 6G, passando per il B5G, come un sistema "per l’intelligenza artificiale, dall’intelligenza artificiale e dell’intelligenza artificiale" e una trasformazione che cambierà radicalmente il modo di vivere e di lavorare.

Nel breve periodo (era 5G), utilizzando le piu’ alte frequenze di trasmissione, il 5G fornirà velocità di trasferimento dati che sono fino a 200 volte più veloce rispetto alle reti 4G attuali, anche in luoghi ad alta densità. Questo consentirà la creazione di esperienze utente più reattive attraverso una gamma più diversificata di dispositivi e tecnologie. Per cominciare, il 5G renderà possibile per gli utenti di accedere ai contenuti video in 4K Ultra HD e più coinvolgenti esperienze di realtà virtuale e aumentata. Al contempo, l’adozione dell’intelligenza artificiale in business come la guida autonoma mostrerà che la realtà aumentata (AR) e la realtà virtuale (VR) sono tecnologie mature e pronte a crescere aprendo a nuove funzionalità come il "cloud perception, cloud learning e cloud collaboration”.

Per quanto concerne il futuro ‘intermedio’ (era B5G), Tang immagina un mondo condiviso da persone ed agenti intelligenti, con B5G e 6G come fattori indispensabili per l’interconnettività "Human-Thing-Intelligence" (EssereUmano-Cosa-IntelligenzaArtificiale). Durante l’evoluzione delle tecnologie, migliorerà il sistema 5G con l’introduzione di funzionalità alimentate dall’intelligenza artificiale come le reti neurali e il machine learning per risolvere, al contempo, le cose che funzionano male nelle teorie delle telecomunicazioni wireless esistenti, rendendo l’ecosistema 5G più veloce ed efficiente in risposta al fatto che aumenteranno le esigenze delle prestazioni della rete.

Infine, guardando al futuro piu’ lontano e intelligente che mai (era 6G), Tang prevede che un aumento delle imprese gestite in gran parte senza l’intervento umano, scenari in cui le macchine e l’intelligenza artificiale interagiscono direttamente, potendo parlare di ‘intelligenza collettiva‘ ("collective intelligence"). Si arriverà ad un nuovo modello di business riguardante le connessioni intelligenti tra dispositivi intelligenti: ai dati tradizionali come i media data, sensor data e control data si affiancheranno i dati delle trasmissioni "smart", che occuperanno la rete 6G per consentire agli oggetti connessi di condividere messaggi AI tra essi.

Il 5G sta nascendo ora dopo anni e anni di sperimentazioni e sviluppo, quindi passeranno diversi anni prima di riuscire a vedere il 6G in azione. Le tecnologie 6G dovranno superare serie sfide ancora piu’ difficile di quelle che si è trovato di fronte il 5G, al fine di migliorare le prestazioni, la velocità, la latenza, l’affidabilità, la copertura, l’efficienza energetica, la densità di connessione, la precisione e la sicurezza.

"Con l’evoluzione iterativa delle tecnologie, l’intera società umana – e, ovviamente il mondo attorno a noi – realizzerà un livello di interconnessione senza precedenti" ha detto Tang.

Oppo ha colto l’occasione di ICC 2019 per presentare le principali funzionalità 5G ha cui ha lavorato nell’ultimo periodo, mostrando anche il suo primo smartphone 5G, il Reno 5G, dando la possibilità ai visitatori del suo stand di provare il cloud gaming in 5G su dispositivi Reno 5G collegati ad una rete 5G.

Oppo aveva annunciato all’inizio di quest’anno, nel mese di febbraio, durante il suo Oppo Innovation Event, che avrebbe presto annunciato il suo primo smartphone 5G alimentato dal chipset Qualcomm Snapdragon 855 e dal modem X50 5G. In occasione della presentazione europea della serie di smartphone Reno, il 23 aprile, Oppo ha annunciato il suo primo smartphone 5G: Oppo Reno 5G, pronto per debuttare inizialmente in Svizzera al prezzo consigliato di 899 euro.

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