Fitbit accusata di usare sensori poco precisi

Fitbit nel mezzo di una azione legale collettiva in cui i querelanti affermano che le misurazioni della frequenza cardiaca dei tracker Fitbit sono inesatte. I risultati dei test condotti da esperti su richiesta del giudice non si sono rivelati positivi per Fitbit.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Il mercato dei dispositivi wearable è in crescita, e sono sempre di piu’ le persone che si affidano ai fitness tracker per tenere traccia della propria attività quotidiana, con alcune persone che scelgono di avere i modelli ‘top’ in grado anche di tracciare il battito cardiaco. Tra i vari wearable che consentono di fare questo ci sono alcuni modelli di Fitbit, società che ora è sotto esame per verificare quanto i sensori che utilizza prodotti possono ritenersi accurati.

C’è da premettere che tutti i dispositivi che dicono di tenere traccia delle calorie bruciate, battito cardiaco o altre informazioni sulla salute non possono rilevare con una precisione assoluta, ma la maggior parte, se costruiti bene, sono in grado di dare una stima quanto piu’ accurata della realtà. Questo vale per Fitbit, Sony, Xiaomi, Samsung e tutti gli altri produttori di wearable.

Fitbit si trova nel mezzo di una azione legale collettiva in cui i querelanti affermano che le misurazioni della frequenza cardiaca dei tracker Fitbit sono inesatte. Per testare tali affermazioni, al dottor Edward Jo – assistente professore di Fisiologia Applicata presso la California State Polytechnic University – e il suo collega Dr. Brett Dolezal è stato chiesto dal giudice che ha assunto il caso di eseguire test indipendenti per scoprire quanto i dispositivi Fitbit sono accurati.

I risultati non si sono rivelati positivi per Fitbit. Infatti, Jo ha trovato che i dispositivi Fitbit sbagliano in media di circa 20 battiti al minuto, anche se questo non dimostra necessariamente che ci sono dei problemi nelle misure della frequenza cardiaca. Jo ha tuttavia rilevato che nei test non che non vi era alcuna coerenza nelle misurazioni, il che significa che diversi dispositivi potevano dare letture diverse sullo stesso individuo.

A causa di troppe incongruenze nelle misurazioni, Jo ha detto che i tracker Fitbit (sempre in merito alla frequenza cardiaca e non ad altro) potrebbero rappresentare un pericolo per i consumatori se vengono utilizzati per tenere sotto controllo la salute in caso di problemi di cuore.

Lo studio è stato condotto analizzando 43 soggetti che nello stesso momento hanno indossato i tracker Surge e Charge HR su ogni polso, con un totale di oltre 120.000 dati che sono stati raccolti in ambiente controllato e analizzati. I risultati sono poi stati confrontati con quelli rilevati dallo Zephyr Technology BioHarness, un dispositivo approvato dalla FDA (Food and Drug Administration).

Gli avvocati di Fitbit non sono stati soddisfatti dei risultati, mentre il processo continua.

Quando il cuore batte, i capillari si espandono e si contraggono, in base alle variazioni del volume sanguigno. I dispositivi dotati di rilevatore del battito cardiaco di Fitbit utilizzano una tecnologia a LED chiamata PurePulse – testata per tre anni prima di introdurla, ha detto Fitbit – che infonde luce sull’epidermide per rilevare eventuali variazioni del volume sanguigno e gli algoritmi ottimizzati vengono applicati per la misurazione continua e automatica del battito cardiaco. Si tratta quindi sempre di una stima, perchè ci possono essere fattori che influenzano la lettura dei dati.

Le tecnologie per il monitoraggio del battito cardiaco, come ad esempio fasce per torace o sensore da polso, hanno una precisione che dipende molto dalla fisiologia personale, dalla posizione in cui si indossa il dispositivo e dal tipo di movimento.

Per indossare il tracker tutto il giorno, anche quando non si è in allenamento, Fitbit consiglia di posizionarlo a un dito di distanza dall’osso del polso e a contatto con il polso (la posizione di un normale orologio). Infatti, Fitbit dice di aver progettato il suo sistema di monitoraggio del battito cardiaco di PurePulse per essere più preciso quando il tracker è indossato in alto sul polso (in alto = piu’ vicino alla mano).

Per una precisione migliore dei rilevamenti, Fitbit suggerisce di indossare il tracker più in alto sul polso durante l’allenamento, di non indossare il tracker troppo stretto poiché potrebbe limitare il flusso sanguigno influenzando il segnale del battito cardiaco, e quando si sta facendo un’attività fisica in cui il polso viene messo sotto sforzo molto il consiglio è di rilassare il polso e restare fermo per circa 10 secondi.

In difesa di Fitbit si puo’ dire che la società non ha mai detto che i suoi dispositivi possono essere utilizzati per scopi medici, o che possono essere utilizzati per monitorare la propria salute a livello clinico – si tratta di dispositivi accessibili ai consumatori per dare loro la possibilità di avere una stima del loro stato fisico.

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