Whatsapp, Facebook sospende raccolta dati utenti in Europa

l'antitrust europea chiede al social network di fare chiarezza riguardo la possibilità di usare i dati di WhatsApp per la pubblicità su altri servizi Facebook.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Facebook ha accettato di mettere in pausa in Whatsapp la condivisione dei dati degli utenti con il social network in Europa, in seguito le pressioni ricevute dalla società americana da parte prima dei garanti della privacy in tutta Europa. WhatsApp ha deciso di tornare indietro temporaneamente con la sua decisione di condividere i dati degli utenti con Facebook. Il Financial Times riporta che l’azienda ha sospeso la sua politica la scorsa settimana dopo aver già ceduto alle pressioni in Germania e Regno Unito.  Facebook e WhatsApp intendono adesso collaborare con i rappresentanti europei per affrontare le preoccupazioni circa la condivisione dei dati.

Mentre inizialmente la sospensione della condivisione dei dati è stata confermata solo nel Regno Unito la scorsa settimana, Techcrunch aveva anticipato segnala che sarebbe poi stata estesa a tutti i 28 paesi membri dell’Unione europea – ora di questo vi è conferma ufficiale.

WhatsApp, che ha più di un miliardo di utenti, ha detto nello scorso mese di agosto che avrebbe cominciato a condividere i dati con Facebook per la prima volta da quando è stata comprata dalla società di Mark Zuckerberg per 19 miliardi di dollari nel 2014. Questo grazie ad una modifica ai termini di servizio e dell’informativa sulla privacy per consentire, di fatto, di combinare il numero di telefono degli utenti con i dati di Facebook. In un post sul suo blog, Whatsapp ha cercato di rassicurare gli utenti spiegando che "Anche se ci coordineremo maggiormente con Facebook nei mesi a venire, i messaggi crittografati rimarranno privati e nessun altro potrà leggerli. Né WhatsApp, né Facebook, né nessun altro. Non invieremo né condivideremo il tuo numero di WhatsApp con altri, incluso su Facebook, e continueremo a non vendere, condividere, o dare il tuo numero di telefono agli inserzionisti.". Facebook ha cercato di spiegare il perchè della modifica, dicendo che "attraverso un maggiore coordinamento con Facebook, saremo in grado di fare cose come monitorare i parametri di base su ogni quanto le persone utilizzano i nostri servizi e combattere meglio lo spam su WhatsApp" mentre il collegamento del numero di telefono con i sistemi di Facebook serve al social network per "offrirti migliori suggerimenti di amici e mostrarti inserzioni più pertinenti se disponi di un account Facebook".

Ricordiamo che quando tu e le persone con cui stai messaggiando utilizzate l’ultima versione di WhatsApp, i messaggi vengono crittografati per impostazione predefinita, il che significa che solo voi potete leggerli, nè Whatsapp, nè Facebook possono.

I cambiamenti non hanno portato a dei cambiamenti sui profili pubblici degli utenti di Facebook, ma attraverso la condivisione di informazioni, compresi i numeri di telefono, Facebook ha spiegato che potrebbe migliorare l’algoritmo con cui consiglia contenuti e mostra annunci all’interno del social network. Allo stesso tempo, il cambio delle norme hanno acceso molte discusssioni, scatenando polemiche sulla gestione della privacy degli utenti di Whatsapp, che secondo alcuni esperti avrebbe in qualche modo costretto gli utenti ad accettare le modifiche.

"Abbiamo elencato in maniera chiara i termini della legge a Facebook, che ha acconsentito a sospendere l’utilizzo dei dati dagli utenti WhatsApp a scopo pubblicitario o di miglioramento del loro prodotto", ha dichiarato al Financial Times la commissario britannico responsabile del procedimento Elizabeth Denham, accusando Facebook di aver "sfruttato" gli utenti i quali dovrebbero "essere meglio informati" ed avere la possibilità di "bloccare la condivisione dei dati in qualsiasi momento". Per quest’ultimo punto, ricordiamo che Whatsapp ha dato la possibilità agli utenti di attivare/disattivare la condivisione dei loro dati di Whatsapp con Facebook ma solo per i 30 giorni successivi l’accettazione delle nuove norme, dopodichè la scelta effettuata restava definitiva.

"Io non credo che gli utenti hanno ricevuto sufficienti informazioni su ciò che Facebook ha intenzione di fare con le loro informazioni, e non credo che WhatsApp ha ottenuto un valido consenso da parte degli utenti di condividere le informazioni," ha detto Denham. "Se queste informazioni vengono poi sfruttate per qualcosa di non concordato, per uno scopo che non ci piace, allora siamo autorizzati a essere preoccupati."

Facebook ha deciso di interrompere la raccolta dei dati degli utenti di WhatsApp prima in Germania, poi anche nel Regno Unito e ora in tutta l’Europa per il momento motivando la decisione presa spiegando di dover fare dei "cambiamenti nell’esperienza de prodotto", ma continuerà a condividere i dati per prevenire lo spam.

Nel frattempo, ricordiamo che in Italia l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha aperto due procedimenti istruttori nei confronti di WhatsApp per presunte violazioni del Codice del Consumo, una per accertare se la società americana ha di fatto costretto gli utenti di WhatsApp Messenger ad accettare integralmente i nuovi Termini contrattuali, in particolare la condivisione dei propri dati personali con Facebook, la seconda per accertare la vessatorietà di alcune clausole inserite nei “Termini di utilizzo” di WhatsApp Messenger riguardanti, in particolare, la possibilità di fare modifiche unilaterali del contratto da parte della società.

Per approfondire ‘il caso’ che tanto fa discutere potete leggere questo nostro articolo dove trovate anche una guida di come potete scegliere di non condividere le informazioni del vostro profilo di Whatsapp con Facebook.

WhatsApp, come non condividere i dati con Facebook

WhatsApp, come non condividere i dati con Facebook

Il provvedimento in tutta l’Europa arriva poche settimane dopo che a Facebook è stato ordinato di interrompere la raccolta e la memorizzazione dei dati degli utenti di WhatsApp solo in Germania, che è stato il primo paese ad avere deciso di intervenite per tutelare gli utilizzatori della piattaforma di messaggistica all’interno dei propri confini poche settimane dopo che Whatsapp con una mossa avventata ha cercato di avviare la condivisione delle informazioni dei propri utenti con Facebook, che possiede Whatsapp dal 2014.

In un comunicato ufficiale, il Garante della privacy tedesco ha detto che la condivisione dei dati degli utenti di WhatsApp con Facebook costituisce "una violazione del diritto nazionale sulla protezione dei dati". E’ stato anche ordinato a Facebook di eliminare tutti i dati che sono già stati trasferiti da WhatsApp a Facebook.

Il sistema di condivisione dei dati di Whatsapp con Facebook è stato sin dall’attivazione monitorato dai Garanti della privacy in tutta Europa. Questo perchè, quando Facebook ha acquisito WhatsApp nel 2014, il co-fondatore della piattaforma, Jan Koum, ha assicurato gli utenti dicendo che la loro privacy non sarebbe stata compromessa. Nel mese di agosto di quest’anno, WhatsApp ha annunciato di aver iniziato a condividere alcuni dati degli utenti – compresi i numeri di telefono – con Facebook, e prevede di consentire alle imprese di contattare gli utenti direttamente attraverso la sua applicazione.

"Questo ordine amministrativo protegge i dati di circa 35 milioni di utenti WhatsApp in Germania", ha detto Johannes Caspar, commissario di Amburgo per la protezione dei dati. "Deve essere loro la decisione, se vogliono collegare il loro account con Facebook. Pertanto, Facebook deve chiedere il loro permesso in anticipo. Questo non è successo.

"Facebook è conforme alla normativa UE sulla protezione dei dati", un portavoce di Facebook ha detto a The Verge dopo le prime pressioni ricevute.

Facebook si trova sotto la lente di ingrandimento dell’intera Commissione Europea. L’antitrust ha avviato nelle scorse settimane una indagine proprio a riguardo delle recenti modifiche introdotte sull’uso dei dati raccolti da WhatsApp, l’app che Facebook ha acquisito nel 2014, e da poter scambiare con il social network.

Margrethe Vestager, commissaria Ue alla concorrenza, in una intervista rilasciata a Bloomberg, ha detto che l’antitrust ha chiesto al social network di fare chiarezza riguardo la possibilità di usare i dati di WhatsApp per la pubblicità su altri servizi Facebook. "Abbiamo fatto delle domande" ha detto Vestager, ricordando che il via libera all’acquisizione di WhatsApp da parte di Facebook era stato dato sulla base della dichiarazione di Facebook che i dati dei due servizi non sarebbero stati condivisi. "L’autorità tedesca teme che Facebook può aver costretto i suoi utenti ad accettare i termini di privacy che non sono in linea con le norme sulla protezione dei dati", ha detto Vestager. 

Non è la prima volta che il governo tedesco va contro Facebook. In passato, i leader politici e le autorità di regolamentazione della Germania si sono lamentati che il più grande social network del mondo, con 1,6 miliardi di utenti mensili, ha troppo lentamente affrontato il problema dei post che incitavano la violanze e in generale dei messaggi anti-immigrati.

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