Facebook in Francia chiude 30mila account falsi

Facebook chiude decine di migliaia di falsi profili in Francia per fermare la diffusione di spam e disinformazione in vista delle prossime elezioni politiche.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Facebook ha annunciato giovedì 13 aprile che sta intraprendendo azioni contro decine di migliaia di falsi profili in Francia. Un chiaro segno che social network vuole dimostrare il proprio impegno per fermare la diffusione di spam, false notizie, truffe e in generale la disinformazione che circola all’interno del social network

Facebook ha preso la decisione di chiudere circa 30.000 account ‘fake’ aperti in Francia in vista delle elezioni presidenziali del paese (23 aprile primo turno e il 7 maggio secondo turno)., come parte del suo sforzo mondiale contro la disinformazione in seguito le pressioni ricevute dai governi dopo che durante le elezioni politiche 2016 degli Stati Uniti sono circolate un sacco di informazioni ritenute false tra gli utenti della piattaforma sociale.

I social network come Facebook ma anche Twitter, YouTube di Google e altri, sono sorvegliati speciali per il fatto che possono manipolare le decisioni degli elettori durante il periodo delle elezioni, e visto che i prossimi chiamati a votare saranno i francesi Facebook ha deciso di intervenire eliminando i profili falsi a livello locale. A seguire, saranno i tedeschi i prossimi ad essere chiamati al voto, ma per il momento Facebook in Germania non ha intrapreso azioni particolari oltre a quelle gia’ intraprese a livello globale.

Facebook con la mossa di chiudere i falsi profili francesi ha dichiarato che sta cercando di "ridurre la diffusione di materiale generato attraverso attività non autentiche, compreso lo spam, la disinformazione o altri contenuti ingannevoli spesso condivisi da creatori di account falsi". La società ha spiegato che gli sforzi portati avanti fino ad oggi hanno come priorità rimuovere i falsi profili che pubblicano in grandi quantità e che quindi con i loro post possono arrivare ad un piu’ grande numero di utenti.

"Abbiamo fatto miglioramenti per riconoscere questi profili non autentici più facilmente individuando modelli di attività senza valutare il contenuto stesso", ha scritto nel blog della società Shabnam Shaik, un responsabile del team di sicurezza di Facebook. Ad esempio, la società ha affermato di utilizzare il rilevamento automatico per identificare la ripetuta pubblicazione dello stesso contenuto o un aumento dei messaggi inviati da questo tipo di profili.

La decisione di Facebook di chiudere 30mila profili fake segue le azioni che la società ha intrapreso negli ultimi mesi per semplificare per gli utenti segnalare potenziali notizie false che circolano nella piattaforma social, iniziando anche ad etichettare con un bollino rosso gli articoli che sono stati decretati falsi in seguito ad un controllo da parte di organizzazioni di terze parti. Nel mese di aprile, Facebook ha anche introdotto una guida per gli utenti attraverso la quale possono imparare come riconoscere la disinformazione e le ‘fake news’. Un post che viene mostrato nella parte alta del flusso di notizie (news feed) degli utenti invita ad accedere ad una pagina del Centro Assistenza Facebook in cui sono raccolti consigli e un decalogo per risorse informare su come individuare meglio ‘fake news’ [lo trovi QUI].

Poco dopo l’elezione del presidente USA Donald Trump, Facebook ha ammesso di essere stata in parte responsabile della diffusione della disinformazione online. Sono stati contestati articoli come quello secondo cui la candidata Hilary Clinton ha venduto armi a terroristi, cosa che non ha fatto davvero. Questo tipo di ‘fake news’ sono state condivise in maniera piu’ diffusa con l’avvicinarsi del giorno delle elezioni USA.

In Francia, Facebook ha anche avviato una campagna ‘cartacea’ per informare le persone su come possono evitare la disinformazione online: il decalogo con i consigli della società si puo’ trovare nelle edizioni cartacee di Le Monde, Les Échos, Libération, Le Parisien e altri giornali francesi. Nel decalogo, Facebook spiega che non bisogna fidarsi dei titoli con affermazioni esagerate, consiglia di controllare bene l’indirizzo della fonte, di fare ricerche sulla fonte, di controllare la formattazione delle notizie, di fare attenzione alle foto collegate alla notizia, e altro ancora.

Facebook – decalogo francese su come evitare la disinformazione

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