Facebook, mappe aiuteranno durante i disastri naturali

Facebook introduce le 'mappe dei disastri' che utilizzano dati aggregati dagli utenti di Facebook per aiutare le organizzazioni di soccorso ad affrontare situazioni critiche quando si attivano in situazioni di disastri naturali.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Dopo un diluvio, un incendio, un terremoto o un altro disastro naturale, le organizzazioni di pronto intervento hanno bisogno di informazioni precise e ogni minuto è importante per avere maggiori possibilità di salvare delle vite. Facebook ha cosi’ deciso di offrire nuovi strumenti per contribuire ad aiutare in situazioni di disastri naturali. Questi nuovi strumenti vanno ad aggiungersi al Safety Check che consente agli utenti di rassicurare amici e parenti sulle proprie condizioni quando si trovano in luoghi in cui si verificano eventi particolari che spaziano da disastri naturali ad attentati di terrorismo.

"I canali di comunicazione tradizionali sono spesso offline e possono richiedere tempo e risorse significativi per capire dove è necessario disperatamente aiuto" scrive Molly Jackman, Public Policy Research Manager di Facebook nel blog della società, secondo cui "Facebook può aiutare le organizzazioni di pronto intervento a dipingere un quadro più completo di dove si trovano le persone colpite, cosi’ da essere in grado di determinare dove sono necessarie risorse – come cibo, acqua e forniture mediche".

Facebook ha dunque introdotto le ‘mappe dei disastri‘ che utilizzano dati aggregati di Facebook per aiutare le organizzazioni ad affrontare situazioni critiche quando si attivano per intervenire in situazioni di disastri naturali. Molte di queste organizzazioni hanno lavorato con Facebook per identificare quali dati aggregati disponibili dagli utenti della comunità social possono tornare più utili nei momenti immediatamente successivi ad un disastro come un terremoto o un’alluvione.

Queste ‘mappe dei disastri’ sono il frutto di una collaborazione tra Facebook con l’UNICEF, la Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Internazionale, il World Food Programme e altre organizzazioni. In base alle risposte di queste organizzazioni, Facebook fornisce più tipi di mappe in seguito ad un disastro che si verifica, includendo le informazioni aggregate – raccolte in forma anonima – sulle persone che hanno scelto di condividere la loro posizione con Facebook.

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Questa iniziativa "é un esempio di come la tecnologia puo’ aiutare a mantenere la sicurezza della gente, una delle nostre cinque aree su cui ci focalizziamo, in quanto contribuisce a creare una comunità globale" ha detto Jackman.

Ad esempio, la "Mappa di densità di posizione" mostra dove le persone si trovano prima, durante e dopo un disastro. E’ possibile confrontare queste informazioni con i record storici come le stime della popolazione basate su immagini satellitari. Il confronto di questi dati aggregati può aiutare le organizzazioni a comprendere quante persone si trovano nelle aree colpite da un disastro naturale e in particolare se ci sono piu’ o meno persone che si trovano in zone che sono piu’ a rischio.

La "Mappa dei movimenti" illustra gli spostamenti di grandi gruppi di persone tra diversi quartieri o città in un periodo di diverse ore. Attraverso l’analisi di questi dati, le organizzazioni possono meglio prevedere dove saranno necessarie risorse, studiare meglio piani di evacuazione o prevedere dove il traffico sarà più congestionato.

La "Mappa di controllo della sicurezza" si basa sulla community di Facebook e sullo strumento Safety Check per informare amici e familiari che sono al sicuro durante un disastro. Vengono utilizzati questi dati in modo aggregato per mostrare dove più o meno quante persone si trovano in sicurezza, cosa che può aiutare le organizzazioni a capire dove sono le persone più vulnerabili e dove vi è necessità di assistenza immediata.

"Stiamo condividendo queste informazioni con organizzazioni di fiducia che hanno la capacità di agire e rispettare i nostri standard di privacy, a partire dall’UNICEF" ha aggiunto Jackman.

In futuro, Facebook intende rendere possibile ad altre organizzazioni e governi di partecipare a questo programma. "Stiamo lavorando con queste organizzazioni per stabilire processi formali per condividere in modo responsabile le informazioni con altre organizzazioni" ha aggiunto Jackman, concludendo che "riteniamo che la nostra piattaforma sia una preziosa fonte di informazioni che puo’ aiutare le organizzazioni di pronto intervento a servire le persone in modo più efficiente ed efficace. In ultima analisi, speriamo che questi dati aiutino le comunità ad avere le informazioni necessarie se un disastro si verifica".

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