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Hacker sfrontati avevano messo link imbarazzanti in siti del Governo

Doveva essere uno scherzo o l’attacco più sottile di sempre? Sta di fatto che alcuni siti governativi erano pieni di link lasciati da hacker.

Non sono sicuri neanche più i siti ufficiali (pianetacellulare.it)

Questa volta non si tratta di un attacco hacker nel senso tradizionale del termine. I siti governativi che sono stati esaminati dai colleghi di Techcrunch, infatti, erano del tutto integri.

Ciò che è risultato anomalo è che contenevano una serie di strane pubblicità. E il caso non è neanche isolato. Si tratta infatti di almeno la seconda volta che siti web governativi vengono presi di mira in questo modo e trasformati in casse di risonanza per attività che non hanno nulla a che fare con la gestione della cosa pubblica.

Lo strano attacco hacker ai siti governativi indiani

Viviamo in una epoca in cui la sicurezza è una priorità per tutti. E dovrebbe esserlo ancora di più per i siti delle istituzioni governative. Sembra però che qualcuno non abbia svolto bene il suo lavoro.

Hackerati siti governativi inondati dalla pubblicità (foto pianteacellulare.it)

Perché fino a quando i colleghi di Techcrunch non se ne sono accorti e non hanno inviato una email per allertare quello che in India si chiama CERT-In ovvero il Computer Emergency Response Team, le pubblicità posizionate dagli hacker sono rimaste lì in bella mostra.

Le pubblicità, tra l’altro tutte indicizzate attraverso Google e quindi facili da rintracciare, rimandavano a alcune piattaforme di scommesse online. Di certo non una bella figura per il servizio di sicurezza informatica del Paese. Una volta scoperti gli spazi pubblicitari abusivi creati dagli hacker, il CERT-In ha provveduto a rimuovere il codice che era stato inserito. Non sono state però fornite ulteriori spiegazioni riguardo la backdoor che è stata utilizzata per questo stranissimo attacco. Un attacco che, come dicevamo, non è unico nel suo genere. Non è infatti la prima volta che i siti governativi finiscono con il diventare gigantesche pubblicità.

Era già successo

Questo attacco portato ai siti di diversi stati indiani e della polizia statale, non è un caso isolato. In passato, l’ultimo caso risale a giugno dell’anno scorso, era stato preso di mira il governo americano.

I siti di diversi Stati americani tra cui California, Wyoming, New Hampshire, sono diventati improvvisamente cassa di risonanza per PDF che contenevano pubblicità di siti con sistemi per hackerare i social. Nel caso degli Stati Uniti erano stati presi di mira anche i siti di molte università tra cui Yale, Stanford e la università della Virginia oltre al sito della croce Rossa spagnola e Rockwell Collins (un contractor per la difesa americana).

Ciò che ha fatto più scalpore è che i link riportavano a contenuti vecchi di qualche anno, il che potrebbe dimostrare che quelle pubblicità erano lì in bella vista da molto tempo. E nonostante possa sembrare una barzelletta, le implicazioni di qualcuno che è in grado di bypassare i sistemi di sicurezza dei siti più sicuri del pianeta pone domande cui occorre dare rapidamente risposte.

Valeria Poropat

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