Gli smartwatch non soddisfano le aspettative degli analisti

La società di ricerca eMarketer ha quasi dimezzato la sua previsione precedente su quanti americani avranno utilizzato un dispositivo indossabile dotato di connettività Internet almeno una volta al mese al termine del 2016. La crisi sembra riguardare gli smartwatch, non i fitness tracker.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Per il mercato degli smartwatch c’è stata una grandissima aspettativa lo scorso anno in termini di nuovi prodotti, migliori e con nuove funzioni rispetto ai modelli che hanno debuttato in precededenza aprendo di fatto le porte del mercato ma in realtà ci sono state davvero poche novità. La colpa in gran parte potrebbe essere attribuita a Google che ha deciso di posticipare al 2017 il rilascio di Android Wear 2.0, ma anche Apple non si è comportata meglio avendo introdotto uno smartwatch di poco aggiornato rispetto al modello precedente. Forse le tecnologie attuali non sono in grado di permettere ai produttori di introdurre qualcosa di migliore rispetto a quello che si trova gia’ ora sul mercato? Puo’ essere.

La società di ricerca eMarketer aveva stimato alcuni mesi fa che 63,7 milioni di americani avrebbero utilizzato un dispositivo indossabile dotato di connettività Internet almeno una volta al mese al termine del 2016. L’azienda a fine anno rivisto le proprie stime a fine anno, facendo calare questo numero a 39,5 milioni. La società aveva anche stimato che l’utilizzo di tali dispositivi sarebbe cresciuto di oltre il 60% tra gli utenti ‘adulti’ degli Stati Uniti nel 2016 mentre la stima rivista al ribasso riguarda una crescita di dolo il 24,7%.

Per chiarezza, gli smartwatch sono ‘orologi intelligenti’ che hanno più funzioni rispetto ai fitness tracker ma integrano funzionalità di uno smartphone. Nella categoria ‘wearable’ rientrano sia fitness tracker che smartwatch, essendo entrambi dispositivi intelligenti ‘che si indossano’.

"Prima che Apple lanciasse i suoi orologi, i fitness tracker hanno dominato il mercato degli indossabili, e le indagini condotte tra i consumatori hanno costantemente appurato che il monitoraggio della salute e dell’attività fitness sono è il fattore primario a cui le persone sono interessate quando si tratta di wearable", ha detto l’analista di eMarketer Cathy Boyle.

Da considerare ci sono anche i prezzi. Per i consumatori intervistati da eMarketer, gli smartwatch non hanno un rapporto qualità-prezzo equilibrato: "i più sofisticati, costosi dispositivi non hanno preso piede più rapidamente del previsto" ha detto Boyle.

Vista la crisi del mercato degli smartwatch, non è stata una sorpresa la recente notizia che Fitbit – leader del mercato dei fitness tracker – ha acquistato Pebble – società che si occupava di fare smartwatch.

Oggi, i consumatori non sembrano disposti a pagare tutti i soldi che puo’ costare uno smartwatch, le cui funzioni sono ancora troppo dipendenti ad uno smartphone e chi è interessato alle funzionalità di tracciamento dell’attività fitness o di monitoraggio della propria salute si soddisfa con un piu’ accessibile fitness tracker.

Per i mesi a venire, eMarketer prevede una crescita lenta per il mercato degli smartwatch. Secondo la società di ricerca, al termine del 2016 solo il 15,8% delle persone possiede un dispositivo indossabile, con la percentuale prevista aumentare al 21,1% entro il 2020 (5% circa di crescita nei prossimi tre anni è poco).

Per il 2017, la società stima che circa il 30% degli adulti tra i 18 ei 34 anni avrà un dispositivo indossabile, di gran lunga superiore alla stima del 17,6% per la popolazione complessiva.

"I giovani adulti rientrano nel mercato degli indossabili principalmente perchè usano fitness tracker", ha detto l’analista Monica Peart. "Il punto forte di questi sono il prezzo più basso e funzionalità precise."

È interessante notare che vi è un cambiamento nel genere di consumatori tra gli utenti di wearable. I primi utilizzatori tendevano ad essere di sesso maschile. Tuttavia, con i fitness tracker che hanno iniziato a guidare la crescita della categoria dei wearable, la base di utenti è diventata meno distorta, e entro il 2018 ci saranno più utilizzatori di indossabili di sesso femminile.

Per chi sta aspettando lo smartwatch ‘giusto’ per acquistare il suo primo wearable di questo genere ricordiamo che Google dovrebbe presentare Android Wear 2.0 a febbraio, assieme con due smartwatch nuovi. Dopo il lancio di Android Wear 2.0 ci si aspetta il debutto di diversi altri smartwatch.

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