Internet of Things: la pianta che avvisa quando ha sete

La 26enne Jessica Rosati ha ideato una nuova applicazione dell'Internet delle cose che permetterà, ad esempio, alle piante di comunicare all'annaffiatoio quando è il momento di essere annaffiate. La studentessa del Politecnico di Bari è stata per la sua idea premiata con l'Ibm PhD fellowship Award.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Le piante comunicano all’innaffiatoio quando è il momento di essere innaffiate; i vasetti delle medicine avvisano i familiari se si dimentica di prendere il farmaco. Tutti gli oggetti possono acquisire un ruolo attivo grazie al collegamento alla Rete. E’ la nuova frontiera dell’informatica. E’ Internet of Things, è l’ Internet delle cose.

La 26enne Jessica Rosati ha ideato una nuova applicazione dell’Internet delle cose permetterà, ad esempio, alle piante di comunicare all’annaffiatoio quando è il momento di essere annaffiate. Studentessa del dottorato di ricerca in "Ingegneria Elettrica e dell’Informazione" del Politecnico di Bari, Rosati è stata premiata con l’Ibm PhD fellowship Award.

L’ IBM Fellowship Awards Program è un programma mondiale altamente competitivo che onora gli studenti che hanno interesse nel risolvere i problemi che sono importanti per IBM e fondamentali per l’innovazione in molte discipline accademiche e aree di studio. Questi includono: informatica e ingegneria (comprese la sicurezza informatica, il cloud e il mobile computing), ingegneria elettrica e meccanica, scienze fisiche (tra cui la chimica, scienze dei materiali, e la fisica), scienze matematiche (tra cui analisi di dati enormi scala con l’incertezza, le operazioni ricerca, e di ottimizzazione), del settore pubblico e delle scienze (compresa la politica urbana, tecnologie sociali, sistemi di apprendimento e Cognitive Computing), e Service Science, Management and Engineering (SSME). 

IBM Research sta prestando particolare attenzione alle seguenti aree di intervento per il biennio 2015-2016: la tecnologia che crea nuovo business e valore sociale; ricerca Computing Cognitive; Cloud e tecnologia informatica distribuita e soluzioni; Scienza di base e tecnologia.

Si tratta "del premio annuale consegnato alla proposta di ricerca ritenuta più promettente da un panel di esperti scientifici internazionali, dopo aver valutato il curriculum dello studente e le potenzialità della struttura ospitante una dottoranda del Politecnico per un progetto di ricerca Ict sull’apprendimento automatico". Il premio di IBM è consegnato alla proposta di ricerca ritenuta più promettente da un panel di esperti scientifici internazionali, dopo aver valutato il curriculum dello studente e le potenzialità della struttura ospitante.

L’obiettivo dell’internet delle cose è far sì che il mondo elettronico tracci una mappa di quello reale, dando un’identità elettronica alle cose e ai luoghi dell’ambiente fisico. Gli oggetti muniti di sensori, etichette d’identificazione a radio frequenza (Rfid) o Codici QR ed equipaggiati con tecnologie wireless comunicano informazioni in rete o a dispositivi mobili come i telefoni cellulari.

Il Politecnico di Bari, viste le opportunità dell’ Internet delle cose, ha inserito nella sua offerta didattica l’insegnamento “Internet of Things”. Nell’ambito di tale corso, tenuto dal prof. Alfredo Grieco, il Poliba ha organizzato con IBM un seminario tecnico-sperimentale per gli studenti dell’Ateneo tecnico barese, finalizzato alla creazione di nuove competenze professionali che consentiranno agli allievi di utilizzare la piattaforma IBM “Bluemix” per sviluppare applicazioni dedicate della IoT basate su piattaforma Cloud.

Il seminario si terrà al Poliba nei giorni 27-28-29 aprile 2015. Il seminario s’inquadra nel processo d’integrazione sinergica tra Politecnico di Bari e mondo delle imprese, volto allo sviluppo di nuovo “saper fare” e professionalità preziose per le nostre imprese ICT.

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