Dispositivi a conduzione ossea e assistenti per ipovedenti vincono a RoadToSuccess

Portare il dito della propria mano all'orecchio per rispondere al telefono oppure aiutare gli ipovedenti ad essere piu' autonomi grazie ai suoni sono due progetti italiani tra i quattro progetti che hanno vinto a RoadToSuccess 2016.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Portare il dito della propria mano all’orecchio per rispondere al telefono oppure aiutare gli ipovedenti ad essere piu’ autonomi grazie ai suoni sono due progetti italiani tra i quattro progetti che hanno vinto a #RoadToSuccess, l’evento organizzato dalla collaborazione tra IngDan, la più grande piattaforma web cinese di prodotti per il mercato dell’internet of Things, ovvero dell’Internet del cose (IoT), e Maker Faire Roma, che si è svolto a Roma nel mese di febbraio. L’evento è stato lanciato nel corso della terza Maker Faire europea tenutasi lo scorso ottobre alla Sapienza Università di Roma.

I quattro vincitori potranno volare direttamente in Cina, per promuoversi e conquistare il più grande mercato IoT al mondo. I vincitori, infatti, parteciperanno ad un road show mirato nella Shenzhen Valley, l’area geografica che ospita la più grande produzione dell’ elettronica a livello mondiale e che vanta un’estensione due volte quella della Silicon Valley.

Il primo progetto ad aver vinto è “Archon” di Davide Venturelli, un software che riesce a programmare in autonomia il volo di droni multipli. Archon è dotato di un’interfaccia web con cui impostare facilmente i piani di volo, è in grado di attuare la simulazione 3D di tutte le operazioni dei droni, e lo streaming in tempo reale dei dati raccolti durante la ricognizione.

Altro progetto premiato è "GET” di Edoardo PariniGet, un dispositivo indossabile che ha la forma di un bracciale che semplifica ed accelera l’interazione fra l’utente e smartphone, tablet o pc. GET, che è privo di un display, touch screen o pulsanti, tramite la tecnologia bones conduction che sfrutta la conduzione ossea permette all’utente di ascoltare i contenuti e rispondere a messaggi, chiamate o dettare istruzioni a Siri semplicemente avvicinando il proprio dito all’orecchio. Il wereable legge anche le azioni dell’utente per interpretarne la volontà; grazie ad un’applicazione è possibile anche personalizzare ogni gesto abbinandolo alla funzione interessata come accedere a notifiche, chiamate e messaggi.

Altro premio a “Horus” di Saverio Murgia, un dispositivo ideato per assistere persone cieche ed ipovedenti durante tutta la giornata. Horus osserva la realtà, la comprende e la descrive alla persona a cui fornisce informazioni utili come la segnalazione di attraversamenti pedonali o riconoscimento di oggetti.

Infine, la quarta idea vincitrice è “IOMOTE” di Claudio Carnevali. Iomote è una piattaforma end-to-end per Iot professionale per i system integrators che include una semplice dashboard di gestione, un tool per creare applicazioni web e mobile per dispositivi wireless.

Venti campioni del Made In Italy 4.0 hanno potuto competere presentando nuovi prodotti tecnologici utili in tutti i campi, dallo sport al mondo del lavoro, passando per la sicurezza stradale fino allo sviluppo di droni innovativi con l’obbiettivo di riuscire a stupire una giuria di esperti composta da Luigi Capello (Ceo LV Venture Group), Andrea Ciampalini (Direttore Generale di Lazio Innova), Marco Gay (Vice Presidente Confindustria e Presidente dei Giovani Imprenditori Confindustria), Jacopo Guedado Mele (Digital Life Coach), Aldo Guida (Ceo di Theorema srl), Stefano Micelli (Professore Università Ca’ Foscari), Luciano Mocci (Direttore Generale Federlazio), Alessandro Ranellucci (Contents Executive Coordinator at Maker Faire Rome), Brunetto Tini (Consigliere delegato Askanews), Luciano Tommasi (Head of Startup activities and Business Incubator at Enel) e Gianluca Tondi (Ceo TM Italia).

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