Intelligenza artificiale: cosa dice la legge sul diritto d’autore

Intelligenza artificiale

Scritto da

Roberto Naccarella

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L’intelligenza artificiale è senza dubbio uno strumento rivoluzionario ma apre anche a scenari complessi. Uno di questi è quello relativo al diritto d’autore: scopriamo cosa dice la legge sulle opere realizzate con l’IA. 

Opere realizzate con l'intelligenza artificiale
Opere realizzate con l’IA, cosa dice la legge sul diritto d’autore (Pianetacellulare.it)

L’intelligenza artificiale sta ormai prendendo sempre più piede. In qualsiasi ambito stiamo vedendo come la presenza dell’IA sia diventata sempre più impattante e lasci spazio anche a discussioni sul suo utilizzo. In tanti, infatti, sono convinti delle straordinarie potenzialità di questa nuova tecnologia, mentre altri fanno notare che un suo uso indiscriminato può portare a seri problemi a lungo andare. Tra i tanti argomenti sollevati in questi mesi c’è anche quello relativo al diritto d’autore: chi possiede il copyright delle immagini create dall’intelligenza artificiale? 

Una bella domanda, anche se prima è bene spiegare cosa prevede la legge sul diritto d’autore. La legge n.633 del 22 aprile 1941 tutela esclusivamente le opere dell’uomo dotate di creatività. Stando a ciò, quindi, tutte le opere realizzate in maniera artificiale, ovvero senza l’intervento dell’uomo, non sembrano rientrare in questa ipotesi.

Opere create con l’IA e ‘plagiate’: cosa dice la legge 

Questo ‘buco’ apre a scenari tutt’altro che banali. Chiunque può infatti andare a copiare ciò che una persona crea con l’intelligenza artificiale senza correre alcun rischio di essere perseguito. Ciò vuol dire, ad esempio, che un libro scritto interamente grazie all’aiuto di ChatGPT – il chatbot basato proprio sull’IA sviluppato da OpenAI che ha ottenuto un grande successo in questi mesi – può essere plagiato senza che scatti alcuna violazione.

IA plagio tutela
La legge sul diritto d’autore non tutela le opere create con l’IA (Pianetacellulare.it)

Tuttavia il noto avvocato Angelo Greco, direttore del sito ‘Laleggepertutti.it’ e seguito su Instagram da oltre 570.000 follower, chiarisce ancora meglio questo aspetto mettendo in evidenza un passaggio importante. L’autore dell’opera realizzata grazie all’intelligenza artificiale può comunque avanzare una contestazione di plagio se qualcuno ‘ruba’ quanto creato dalla persona in questione.

Cosa succede quando si verifica una contestazione di questo tipo? La persona che ha copiato dovrà dimostrare che l’opera è stata creata con l’intelligenza artificiale e pertanto non può essere protetta dalla legge sul diritto d’autore. Tutto facile? Macché, proprio questa è la parte più difficile.

Opera fatta con l’intelligenza artificiale: dimostrarlo è complicato

Dimostrare che l’opera è stata fatta con l’IA può risultare molto complicato, dato che al momento della creazione dell’opera stessa la persona che ha copiato non era presente. Non è affatto semplice dimostrare, ad esempio, che un fumetto sia stato fatto realmente con l’intelligenza artificiale e non sia un’opera nata dalla creatività umana.

Una situazione che mette ulteriormente in evidenza come tutto ciò che riguarda l’intelligenza artificiale abbia assolutamente bisogno di essere regolamentato.

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