Sono stati da poco pubblicati su Internet dei risultati dei benchmark prestazionali dell’iPhone 6, messo a confronto diretto con molti smartphone top di gamma della concorrenza Android, come ad esempio il Samsung Galaxy S6 e l’LG G4.
L’iPhone, si sa, non è un vero e proprio campione di potenza, basti pensare che l’ultimo modello è ancora fermo a 1 GB di memoria RAM, mentre molti device della concorrenza hanno 2 oppure 3 GB di memoria. Apple ha ricevuto diverse critiche dagli utenti a causa di tutto ciò, ma alla fine ciò che conta è l’esperienza d’uso finale, e sia Android che iOS sono due ottimi sistemi operativi, e tutto dipende dai gusti personali degli utenti. Ma in linea teorica, quale smartphone è il più potente al giorno d’oggi? La risposta a questa domanda ci arriva dai ragazzi del sito Tom’s Guide, i quali hanno messo alla prova diversi telefoni top di gamma che si possono trovare sugli scaffali dei negozi.
Cominciamo parlando dell’iPhone 6: il top di gamma firmato Apple non si comporta affatto male nei benchmark, anche se le prestazioni in generale sono inferiori rispetto ai modelli Android. Nel test con CPU a singolo core, il telefono ha totalizzato un punteggio di 1602 punti, mentre nei test multi core è riuscito a raggiungere il traguardo di 2817 punti. Attivando la modalità di risparmio energetico (che aumenta l’autonomia di 3 ore, ma riduce le prestazioni e disattiva molti servizi e notifiche), il punteggio è sceso a 998 e 1667 punti, rispettivamente per i test a singolo core e multi-core.
Per un rapido metro di paragone, l’iPhone 5C raggiunge un massimo di 687 punti nel test a singolo core, e 1242 punti con il multi-core. Insomma, la differenza prestazionale è evidente tra la diverse generazioni di iPhone, ma le brutte notizie arrivano non appena si inizia a guardare che cosa offre la concorrenza.
Mentre infatti l’iPhone è rimasto fermo alla CPU di tipo dual core, i produttore concorrenti sono riusciti a realizzare dei telefoni potentissimi, con processori quad core, exa-core e anche octa core (8 core attivi contemporaneamente, quattro volte tanto rispetto all’iPhone). Nei vari test condotti, l’iPhone 6 è quasi sempre rimasto indietro, mentre sul gradino più alto del podio troviamo il Samsung Galaxy S6, che con il suo chipset proprietario Exynos octa core non ha davvero alcun problema a gestire ogni genere di app, file e servizi.
Dando uno sguardo al riepilogo finale dei test, possiamo notare che l’iPhone 6 ha avuto la meglio soltanto quando si trattava di avviare dei determinati videogiochi 3D, come ad esempio Asphalt 8. Ma per il resto, la differenza è notevole: il Galaxy S6, e molti altri smartphone Android, aprono i documenti PDF più velocemente, hanno una connessione Wifi più stabile e veloce, offrono il meglio nel video editing, e non deludono nemmeno nei tempi di avvio della fotocamera.
Molti di voi sicuramente si staranno chiedendo: la situazione migliorerà con il futuro aggiornamento del sistema operativo iOS 9, previsto in autunno? Sì e no. Da un lato, è vero che i tecnici di Apple hanno fatto un ottimo lavoro in termini di ottimizzazione software, ma dall’altro non si possono cambiare i componenti interni dell’iPhone. La memoria RAM di appena 1 GB è un collo di bottiglia per niente trascurabile, e speriamo che con il prossimo iPhone 6S il discorso cambi totalmente.
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