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Dispositivi Chrome OS presto con supporto per lettori di impronte digitali

Da un paio di anni a questa parte, l’uso dei lettori di impronte digitali nei dispositivi mobili è in forte crescita, tanto che saranno presenti in metà degli smartphone venduti nel 2017 secondo un recente rapporto della società taiwanese DigiTimes. All’inizio il sensore era costoso e quindi i produttori lo inserivano solo nei modelli di fascia piu’ alta, ma col passare del tempo questa tecnologia sta diventando sempre meno costosa, grazie anche all’introduzione dello scanner dell’iride che promette di essere un metodo di autenticazione piu’ sicuro su smartphone e tablet.

I sensori di impronte digitali consentono di avere un elevato livello di sicurezza per l’utente, che ha la comodità di essere in grado di confermare pagamenti o sbloccare il dispositivo con una ‘strisciata di dita’. Ad oggi  abbiamo visto questi sensori su iPhone, telefoni e tablet Android, iPad, e anche dispositivi Windows 10, ma secondo indiscrezioni presto anche la piattaforma Chrome OS di Google supporterà i lettori di impronte digitali.

A rivelarlo è stato un nuovo commit nel repository di Chromium, dove sono state trovate informazioni riguardo alcune modalita’ di attivazione di funzioni legate ad un sensore di impronte digitali oltre al possibile lancio di un nuovo dispositivo al momento chiamato col nome in codice “Kevin”.

Mentre un commit nel repository di Chromium non significa che sicuramente la piattaforma Chrome OS avrà il supporto per sensori di impronte digitali, si accende la possibilità che i Chromebook e altri dispositivi con Chrome OS (come le chiavette HDMI per monitor) potranno consentire all’utente di sbloccare il device con la semplice pressione di un dito.

Google ha recentemente aggiunto la possibilità di sbloccare la piattaforma Chrome OS inserendo un PIN al posto della password, dunque non ci sono dubbi che la società di Mountain View sta cercando di introdurre nuovi metodi nella sua piattaforma per garantire un maggiore livello di sicurezza ai propri clienti.

Oltre a permettere di sbloccare Chromebook e altri dispositivi con Chrome OS tramite il lettore di impronte digitali, il supporto nativo di questi sensori dovrebbe permettere anche alle applicazioni realizzate per Chrome OS di accedere ai dati del sensore, e lo stesso vale per le applicazioni Android che gia’ sono compatibili con i sensori di impronte digitali presenti su smartphone e tablet – ricordiamo, infatti, che Google da qualche settimana permette l’installazione delle applicazioni Android sui dispositivi Chrome OS.

Simone Ziggiotto

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