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Google Play Libri, come testare nuove funzioni beta in anteprima

Le nuove funzionalità che Google introduce nelle sue applicazioni e nei suoi servizi sono spesso frutto dei contributi degli utenti che ne fanno uso, persone che di loro volontà provano in anteprima funzionalità ancora in sviluppo. L’ultimo prodotto di Google ad essersi unito al progetto Beta Features è Play Libri (Play Books). Come annunciato dal team del blog Keyword di Google, ora in Play Libri gli utenti interessati hanno la possibilità di provare in anteprima funzionalità sperimentali via web.

Il Team del blog di Google ha spiegato che alla società tornano molto utili i feedback che gli forniscono gli utenti che provano in anteprima le funzionalità beta, cosi’ da poterle perfezionare e migliorare prima che diventino disponibili a tutti in via ufficiale.

Al progetto Beta Features per Play Libri partecipa Dan Kimberg, un ingegnere del software che si è unito al team di Play Books per perfezionare un prodotto di cui ha detto di essere un fan di vecchia data. Autoproclamatosi un "topo di biblioteca" e appassionato di letteratura, Dan era desideroso di personalizzare la sua biblioteca e rendere più semplice la navigazione e l’organizzazione della sua collezione di libri sul servizio di Google. Sapeva che altri lettori probabilmente sentivano il bisogno di poter accedere alle stesse funzionalità, quindi ha iniziato a lavorare con Google per implementarle, al momento in beta.

Tre sono le nuove funzionalità disponibili in beta su Play Libri. "Scaffali Personalizzati" consente di organizzare dei propri scaffali digitali in un modo più utile e personale. Ad esempio, è possibile intitolare uno scaffale "da rileggere" dove conservare libri da rileggere piu’ avanti, in modo da non perderli nella confusione di altri libri. E’ anche possibile attivare "Ricerca/Ordine" per cercare rapidamente un determinato libro all’interno della biblioteca personale o ordinarla utilizzando diversi criteri, come autore, titolo, ultima lettura e prezzo. L’ultima funzione beta è un nuovo scaffale chiamato "Pronti da leggere" in cui sono raccolti i libri che non si ha ancora finito di leggere, per aiutare a riprendere rapidamente da dove una lettura si era interrotta.

Google nota che le funzionalità beta ora disponibili in Play Books potrebbero non essere ancora completamente funzionanti e potrebbero evolversi, migliorare, scomparire o trasformarsi in nuovi aggiornamenti del prodotto Play Books ufficiale. Tutto cio’ che di nuovo si trova nel canale beta è sperimentale.

E’ possibile iniziare a testare le funzionalità di Play Books non ancora ufficiali accedendo, tramite browser web, all’indirizzo play.google.com/books, facendo click sul pulsante Impostazioni (icona ingranaggio) e selezionando "Funzioni beta". E’ possibile qui abilitare tutte le funzionalità o solo quelle che si ritengono più utili. Se si desidera inviare un feedback sulle funzioni beta dopo averle provate – o si desidera inviare la richiesta di inserimento di una nuova funzionalità non ancora presente – è possibile fare clic sull’icona ‘Impostazioni’ e selezionando ‘Invia feedback’.

Google Play Libri – accesso alle funzionalita’ Beta via web

Al blog di Google, Dan ha rilasciato anche una breve intervista nella quale ha spiegato di essere un avido lettore da tutta la sua vita, ma non ha sempre lavorato nel mondo dei libri. E’ stato un ingegnere del software di Google per otto anni in diversi team. E prima di arrivare in Google, Dan ha trascorso quasi 20 anni come ricercatore nelle neuroscienze cognitive, usando l’imaging del cervello per cercare di capire come funziona la mente. Prima di entrare a far parte del team di Play Books, ha presentato circa 50 richieste di funzionalità frutto dei pensieri che ha avuto sin da quando era adolescente su come la tecnologia potesse migliorare la lettura, l’ascolto (e la scrittura). Come lettore costante, in ogni sua vacanza si portava con sè circa una ventina di libri perchè non sapeva che cosa avrebbe poi voluto leggere. Nel corso degli anni che ha trascorso a leggere libri fisici, ci sono state alcune "frustrazioni fondamentali" che lo hanno ispirato a pensare diversamente su come la tecnologia potesse rendere la lettura più piacevole. Ad esempio, Dan ha notato che i libri fisici non offrono la flessibilità di selezionare la dimensione del carattere giusta per sè, non tutti i libri stampati sono ben rilegati, le dimensioni della pagina variano e lunghe righe di testo potrebbero non favorire il proprio stile di lettura. Ora, con l’aiuto della tecnologia, è possibile provare a risolvere alcune di queste ‘frustazioni’, oltre che portare tutti i libri che vuole in vacanza.

Simone Ziggiotto

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