Cellulare subacqueo, siamo sicuri che non si rompa? Quanto tempo può resistere sott’acqua

Cellulare subacqueo

Scritto da

Daniela Caruso

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Esistono diversi cellulari resistenti all’acqua, ma siamo proprio sicuri che non si rompano? Il limite di un cellulare subacqueo.

In commercio, esistono diversi cellulari resistenti all’acqua, in grado di non rompersi, quantomeno in via teorica, nel momento in cui li mettiamo in questo liquido. I cellulari subacquei, a questo punto sono davvero così resistenti o, ad un certo punto, possono rompersi? Cerchiamo di fare chiarezza sull’argomento e scopriamo insieme le caratteristiche di tali dispositivi.

Cellulare subacqueo, un dispositivo che attrae sempre più utenti

L’interesse verso i cellulari subacquei è in costante crescita, in quanto tali dispositivi attraggono per il fatto che possono resistere all’acqua, una volta immersi all’interno della stessa.

A questo punto, però, ci si può chiedere: sono davvero così resistenti? La domanda non ha una risposta scontata e l’argomento, dunque, merita un certo approfondimento.

Smartphone in acqua
Smartphone in acqua: quanto vi resiste un cellulare subacqueo? (pianetacellulare.it)

I produttori di dispositivi mobili hanno ampliato la gamma di dispositivi capaci di sopportare l’esposizione all’acqua, rispondendo, così, alle esigenze, in tal senso, espresse dagli utenti. Non è raro, infatti, che un cellulare finisca accidentalmente in acqua, a causa di una distrazione.

Nella maggior parte dei casi, si rompe, come molti di voi sapranno. La capacità di un dispositivo di resistere a tali incidenti, dunque, diventa, in questi frangenti, fattore fondamentale nel processo di acquisto.

Quando dura uno smartphone subacqueo una volta immerso in acqua?

Anche se vi sono molti cellulari dichiarati resistenti all’acqua, ci sono tanti dubbi in merito ala loro affidabilità. Una questione – in particolare riguarda la durata massima di immersione che un cellulare può tollerare senza subire danni.

Di solito, la maggior parte degli smartphone dotati di resistenza all’acqua può sopportare un’immersione di circa 30 minuti. È utile fare differenza, infatti, tra dispositivi impermeabili, progettati per l’uso sott’acqua e quelli solo resistenti all’acqua, che possono tollerare esposizioni limitate in circostanze eccezionali.

La classificazione IP

I produttori spesso forniscono una classificazione IP (International Protection Marking) che indica il livello di protezione contro solidi e liquidi. Ad esempio, un dispositivo con certificazione IP68 è considerato protetto dalla polvere e capace di resistere ad immersioni in acqua oltre 1 metro di profondità per il tempo definito dal produttore.

Smartphone immerso in acqua
Smartphone immerso in acqua: cosa accade con la garanzia (pianetacellulare.it)

La resistenza all’acqua garantita da tali certificazioni ha i suoi limiti, però. La durata e l’efficacia della protezione possono essere influenzate dalla profondità dell’acqua e dalla durata dell’immersione, che, di solito, non dovrebbe andare oltre i 30 minuti.

Inoltre, i test standard sono effettuati in laboratorio con acqua dolce, mentre gli incidenti quotidiani possono avvenire in ambienti con acqua salata o clorata, che hanno maggiore azione corrosiva.

Infine, bisogna sapere che le garanzie dei produttori, nella gran parte dei casi, non coprono i danni provocati dalla caduta accidentale del dispositivo nei liquidi, che sia acqua o altro.

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