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Facebook apre portale informativo per genitori

Facebook ha lanciato il nuovo portale Parents / Genitori con lo scopo di aiutare gli adulti a navigare nel social network, o piu’ in generale a prendere familiarità con il mondo dei social network che ancora non conoscono.

Facebook ha detto di sapere che quello del genitore può essere un lavoro difficile, e che i genitori hanno tanti dubbi in merito al social network. Per gli adulti che hanno un account personale, o per chi ha un figlio adolescente, il nuovo portale offre una raccolta di link, consigli e suggerimenti utili per aiutare a ottenere il massimo dalla propria esperienza social e aiutare eventualmente il proprio figlio a destreggiarsi nella sua.

Tre sono le sezioni in cui viene suddiviso il portale Facebook Parents: Tutto su Facebook dove è possibile acquisire familiarità con le informazioni di base, ovvero come iscriversi, trovare amici, pubblicare e condividere contenuti, e imparare a conoscere le normative e gli strumenti di Facebook, oltre alle best practice; Suggerimenti con dei consigli utili per avere una conversazione efficace con il proprio figlio in merito alla sicurezza online; Consigli degli esperti con utili consigli per la sicurezza online e risorse di assistenza ai genitori.

Molti genitori ritengono che sia utile usare le stesse app e gli stessi siti social che usano i loro figli adolescenti – a volte ancora per tenere sotto controllo quello che fanno. Usare un’app consente di acquisire familiarità con le sue normative e con le funzioni relative alla privacy, alla sicurezza e alla protezione della stessa.

Nel portale per i genitori, Facebook interviene anche per smentire alcuni dei luoghi comuni che ruotano attorno al social network. Ad esempio, la società ribadisce che Facebook è un sito gratuito e non se ne prevede l’utilizzo a pagamento, e che non vengono vendute le informazioni personali a terzi "ora e mai" ricordando che è lo stesso utente a controllare come condividere le proprie informazioni attraverso le impostazioni sulla privacy disponibili. Inoltre, Facebook ricorda che non condivide le informazioni personali degli utenti (come nome o indirizzo e-mail) con i partner pubblicitari o gli inserzionisti a meno che tu non siano gli utenti stessi a concederne l’autorizzazione.

"Desideriamo che le persone si sentano sicure quando usano Facebook" spiega la società, il cui obiettivo "è permettere alle persone di esprimersi liberamente e offrire, al contempo, un ambiente sicuro e accogliente per tutti."

Facebook racconta di aver progettato la sua piattaforma con l’idea di dare alle persone il controllo sulle proprie esperienze, permettendo alle persone di controllare i contenuti che condividono, con chi li condividono, i contenuti che vedono e usano e chi le può contattare. "Offriamo anche risorse che aiutano la nostra comunità a usare Facebook in modo sicuro e responsabile" prosegue la società.

Ricordiamo che per creare un account su Facebook è necessario avere almeno 13 anni (in alcune giurisdizioni, il limite di età può essere superiore) e che l’uso di un profilo per rappresentare un soggetto diverso da se stessi non è permesso dagli Standard della comunità. Rientrano in tale categoria gli account creati per rappresentare bambini che hanno meno di 13 anni, anche qualora il bambino non possa accedere all’account o lo faccia sotto supervisione di un genitore.

Facebook invita inoltre i genitori che scoprono che il proprio figlio di età inferiore a quella minima consentita per avere per avere un profilo su Facebook di eliminare l’account, e quindi nel portale spiega come fare questo. Facebook offre anche la possibilità di segnalare un account che appartiene a qualcuno di età inferiore ai 13 anni, compilando un apposito modulo. Quando la società viene a conoscenza di un account che rappresenta un bambino di età inferiore ai 13 anni, elimina il profilo e tutte le informazioni ad esso associate.

Uno dei saggi consigli che Facebook condivide con i genitori nel portale a loro dedicato è dire al proprio figlio che le stesse regole si applicano online e offline: "Non fare agli altri quello che non vorresti venisse fatto a te. Proprio come diresti a tuo figlio di guardare da entrambi i lati della strada prima di attraversare o di indossare il casco quando usa la bicicletta, insegnagli a pensare prima di condividere un contenuto online".

Facebook invita inoltre i genitori ad essere un buon modello di comportamento per il figlio: "l’idea secondo cui ai bambini bisogna dare il buon esempio perché imitano le azioni dei grandi è vera tanto online che offline", spiega Facebook. Un buon momento per stabilire delle regole di base è quando il figlio riceve il suo primo cellulare, mentre un buon momento per parlare di condivisione sicura è quando compie 13 anni e può iscriversi a Facebook e altri social media.

Stando a dati condivisi dal social network, i genitori dovrebbero connettersi con i figli non appena iniziano a usare i social media, considerando la possibilità di stringere amicizia con loro su Facebook. Vale la pena notare che gettare presto le basi per il dialogo e la conversazione online è importante quanto farlo offline. Piu’ si aspetta piu’ diventa difficile secondo Facebook, che consiglia di parlare con il figlio della tecnologia nel suo insieme ancor prima che inizi a usare i social media.

Per i genitori che desiderano approcciarsi al mondo dei social network ma che di tecnologia o computer sanno ben poco, è utile chiedere ai figli (nipoti o comunque altri che hanno già dimestichezza con queste app e questi siti) fare da insegnante. E’ possibile approfittare di questi momenti per parlare anche di sicurezza, privacy e protezione.

Potete accedere al portale che Facebook ha aperto per i genitori da qui: https://www.facebook.com/safety/parents/

Simone Ziggiotto

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