Facebook, Sfida Accettata la nuova moda social: sicuri di conoscerne il reale significato?

Due anni dopo l’Ice Bucket Challenge, su Facebook sta diventando virale una nuova sfida: #ChallengeAccepted o #SfidaAccettata in italiano.

Mentre l’Ice Bucket Challenge è stata una campagna virale lanciata dalla ALS Association (Associazione statunitense contro la SLA) con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla sclerosi laterale amiotrofica e di stimolare le donazioni per la ricerca, la #ChallengeAccepted ha lo scopo di aumentare la sensibilizzazione per la prevenzione del cancro.

In Italia la #SfidaAccettata sta prendendo piede ora, ma è stata lanciata alcuni mesi fa e invita chi è colpito da un tumore a condividere sui social lo stato in cui si trova attraverso una foto in bianco e nero di se stessi con la didascalia #ChallengeAccepted e con un messaggio che spiega il perchè della condivisione. In realtà non è ben chiaro chi puo’ partecipare, se solo chi è affetto da un tumore, chi ha superato un tumore o anche persone che stanno bene ma che vogliono mostrarsi sensibili al tema – non sembra esserci una interpretazione ufficiale.

Purtroppo l’iniziativa sta venendo da molte persone male interpretata, e si possono trovare foto in bianco e nero condivise da persone che stanno bene e nemmeno scrivono un messaggio a sostegno della prevenzione del cancro, lo fanno con intenzioni tutt’altro che legate a quelle per cui è nata. In Italia sembra essersi piu’ trasformata in una sfida nostalgica degli album di famiglia: il figlio che si fotografa mentre ricrea un momento del passato del genitore, ad esempio.

Le persone che partecipano a delle campagne che diventano virali sui social spesso non si chiedono perchè stanno facendo quello che fanno, sebbene basterebbe Googlare un po’ per scoprire la realtà dei fatti.

Una donna sopravvissuta al cancro ha criticato questa nuova tendenza su Facebook come "fake", ossia falsa. Rebecca Wilkinson, 36 anni, che ha subito una doppia mastectomia, si è detta alla BBC molto contraria alla mania di pubblicazione dei "selfie" in bianco e nero con la frase "#challengeaccepted". In risposta, la Wilkinson ha postato una foto di se stessa dopo un intervento chirurgico per mostrare come si è trovata dopo aver superato un cancro al seno che le era stato diagnosticato nel 2013. La signora Wilkinson ha subito un intervento chirurgico per la ricostruzione del seno dopo che le era stato esportato, e le sono state anche rimosse le ovaie dopo che dei test le hanno trovato una probabilità del 60% di sviluppare un cancro ovarico. La Wilkinson ha detto alla BBC: "Questa ultima mania semplicemente mi fa impazzire. Avere il cancro fa paura (…) non è il soggetto per alcuni selfie falsi come se fosse una divertente attività. La gente pensa che solo perchè condivide una foto in bianco e nero su Facebook di stare a sostenere le persone con il cancro. Loro non stanno sostenendo le persone con il cancro – dovrebbero davvero visitare le persone in ospedale con il cancro o tenere loro la mano mentre stanno facendo una chemio… E’ tutto così falso… e queste persone sono narcisiste.".

Secondo il britannico Mirror, "è più probabile che qualcuno abbia iniziato con buone intenzioni di sensibilizzazione ed il significato si è perso da qualche parte lungo la strada, o il motivo reale è stato spiegato ad un certo punto dopo che era diventato virale".

Ci sono utenti di Facebook che condividono le loro foto in bainco e nero scrivendo il perché stanno postando quella foto, ad esempio spiegando di essere a sostegno della prevenzione del cancro, ma ci sono persone che non menzionano affatto il motivo reale, forse prese dalla foga del voler per forza condividere ed essere parte di questa nuova moda.

Si sa che i social sono essi stessi una moda, probabilmente passeggera o forse no, ma hanno comunque perso il significato per cui sono nati, ossia tenere in contatto le persone – oggi i social sono solo un farsi vedere piu’ belli degli altri, voler dimostrare per forza qualcosa e apparire come in realtà non si è. Se Facebook fallisse, sarebbe un bene per molte persone, ma se il futuro che ci aspetta è un po’ come quello previsto da Black Mirror c’è solo di cui preoccuparsi.