Google Glass progetto abbandonato, spariti i profili social del dispositivo

Gli occhiali intelligenti di Google, dovevano tornare 'trionfanti' sul mercato stando alla promessa di Eric Schmidt di Google, entro il 2015. Tuttavia, sembra che il dispositivo rinato qualche mese fa con il nome 'Aura', non avrà un futuro: Google ha chiuso gli account ufficiali sui social network relativi al progetto.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Google confessa: sui Glass troppe aspettative

Il laboratorio di ricerca Google X di Google è la patria di esperimenti audaci come le automobili senza conducente, palloni aerostatici per diffondere Internet nel mondo, e Google Glass, gli occhiali Web-connected dell’azienda di Mountain View. A Google piace però ricordare che il laboratorio produce anche qualcos’altro: il fallimento, un sacco di progetti che falliscono.

Google lo scorso anno ha riconosciuto alcuni dei passi falsi fatti con il progetto Glass, che è stato un oggetto pieno di controversie sin dal suo annuncio nell’Aprile 2012. Google ha poi dato accesso al dispositivo ad una comunità di primi tester chiamata "Explorer".

"Abbiamo preso una grande decisione e allo stesso tempo una non-così-grande decisione", ha detto Astro Teller, capo di Google X, in un discorso alla conferenza South by Southwest sulla tecnologia, cinema e musica, ad Austin in Texas.

La miglior idea di Google è stata la creazione del programma Explorer. Il nome ha però tratto in inganno "Abbiamo permesso, e talvolta anche incoraggiato, troppa attenzione verso il programma", ha detto. "Abbiamo anche fatto cose per incoraggiare le persone a pensare che questo fosse già un prodotto finito".

Google Glass è stato al centro dell’attenzione di molti appassionati del settore sin dal suo lancio. Da allora, il fascino per il dispositivo ha dato modo di essere disprezzato. In primis, c’è la questione della Privacy per come le persone possono usare la fotocamera incorporata nei Glass. Secondo, molte persone che hanno provato Glass hanno detto di essere aver preso parte del programma Explorer per la curiosità, ma l’interesse nell’utilizzo del dispositivo è calato con il passare delle settimane. Terzo, alla fine Google all’inizio del 2015 ha deciso di chiudere il programma Explorer, anche se la società ha detto che sta lavorando ad una versione consumer.

Google Glass con occhiale

Gli occhiali intelligenti di Google, i Glass, possono non essere più disponibili, ma "faranno un ritorno trionfale", almeno questo è quanto aveva promesso il presidente esecutivo del gigante della ricerca Eric Schmidt. Usiamo il passato, perchè ormai ci sono poche probabilità che la versione ‘commerciale’ dei Google Glass per gli utenti ‘normali’ arriverà sul mercato, almeno in tempi brevi, specie dopo che Google ha da poco chiuso gli account ufficiali sui social network relativi al progetto Glass, dove venivano condivise esperienze e novità.

Non è passato molto da quando  Schmidt ha detto al Wall Street Journal che Google Glass è "una piattaforma grande e molto fondamentale per Google". Schmidt ha continuato a dire poi che la decisione della società di smettere di vendere la versione iniziale del gadget dà a Google l’opportunità di poterlo "rendere pronto per gli utenti." Resta il fatto che oggi non c’è più traccia degli occhiali intelligenti su Twitter, Instagram e Facebook, mentre su Google Plus è apparso un post che saluta gli sviluppatori che li avevano provati.

I commenti di Schmidt lo scorso luglio hanno avuto lo scopo di smorzare alcune voci che circolavano secondo cui l’occhiale, che ha permesso agli utenti di fare molte cose – dal registrare video a scattare foto, da effettuare ricerche sul web a navigare con Maps – fosse ormai un progetto "morto". Ma a questo punto, viste le cose come stanno, ci sono davvero poche speranze di poter acquistare un paio di Glass per nostro uso privato.

Un anno fa, nel mese di gennaio 2015, Google ha annunciato che non avrebbe più venduto l’edizione Explorer di Google Glass, trasferendo il prodotto dal suo laboratorio di ricerca segreto noto come Google X, dove è stato sviluppato, in Google. Google Glass è passato poi sotto la supervisione di Tony Fadell, il capo del progetto Nest (il termostato intelligente per la casa) che Google ha acquisito nel 2014 per 3,2 miliardi di dollari.

Gli occhiali Glass, che sono stati presentato alla Google I/O nel 2012, sono stati prima offerti attraverso il programma per sviluppatori chiamato "Explorers" nell’aprile 2013, poi Google ha iniziato a venderli al pubblico nel maggio 2014 al prezzo di 1.500 dollari. Senza alcun preavviso, nel gennaio 2015 Google ha detto che avrebbe smesso di offrire Glass pubblicamente, per proseguire nel loro sviluppo sotto la supervisione di Fadell. La società ha detto che ha imparato parecchie cose dal suo programma "Explorer" grazie ai feedback ricevuti dagli utenti, per lavorare sui miglioramenti del prodotto. Una nuova versione di Glass era attesa verso la fine del 2015, ma niente.

Al termine della scorsa estate, Google ha cambiato il nome al progetto Glass, diventato Progetto Aura. Sono entrati a far parte nel nuovo gruppo di lavoro ingegneri, sviluppatori software e dirigenti provenienti dal Lab216, una divisione di Amazon improntata sulla ricerca e sviluppo che è stata recentemente fatta oggetto di tagli del personale a causa del fallimento dello smartphone Fire.

Le voci secondo cui Google era pronta a chiudere il programma Glass sono giunte dopo le preoccupazioni secondo cui il prodotto non era semplicemente pronto per il debutto sul mercato di massa. Mentre la tecnologia stessa funzionava bene, le preoccupazioni per la privacy sono state significative, e molti critici hanno trovato il dispositivo troppo ‘invadente’ – gli occhiali, grazie alla telecamera integrata, potevano infatti permettere di registrare all’insaputa di altre persone vicine.

Eppure, il futuro sembra luminoso per i dispositivi indossabili, che è probabilmente il motivo per cui Schmidt è irremovibile sul voler portare i Glass nella testa dei consumatori. Secondo la società di ricerca IDC, le spedizioni dei dispositivi indossabili – una categoria che comprende anche smartwatch e fitnessband – raggiungerà 100 milioni di unità entro il 2018, un incremento di quasi sei volte rispetto al 2014. 

A questo punto non sappiamo che fine farà il progetto Google Glass, e una nuova generazione potrebbe essere riservata alle sole aziende o per usi come in ospedali o altro a livello professionale. Stando ad un recente deposito presso la FCC, la seconda generazione di Google Glass, se mai arriverà, avrà il supporto per la Realtà Aumentata. 

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