Google attiva le app in streaming su Android

Google lancia servizio che permette agli utenti di Android di fare lo streaming di applicazioni tramite web, invece di dover scaricare e installare localmente le singole app. Un servizio simile a NVIDIA Grid.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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In futuro potrebbe bastare anche solo una applicazione installata sul telefono, app di sistema a parte, quella di Google. La società ha infatti iniziato a consentire agli utenti di accedere alle applicazioni tramite il browser web, senza doverle installare sul telefono.

In seguito al rapporto del The Information dello scorso giugno secondo cui Google stava segretamente lavorando ad un nuovo progetto per consentire agli utenti di Android di fare lo streaming di applicazioni tramite web, invece di dover scaricare e installare localmente le singole app, il servizio è stato ufficialmente attivato lo scorso 18 novembre.

Obiettivo di Google? Avere il predominio non solo sul web ma anche smartphone.

Ecco come funziona: Se si cerca, ad esempio, un hotel a Roma con l’app di Google su uno smartphone Android, saranno mostrati i tradizionali risultati di ricerca da tutto il Web, ma ci saranno anche informazioni provenienti da applicazioni che si occupano di prenotare o confrontare prezzi di albergi e hotel. Se si tocca un pulsante legato a questa app, Google aprirà l’applicazione in modo da poter prenotare una camera, anche se non è installata sul telefono.

Nella pratica, è come se cliccando su quel pulsate che compare tra i risultati delle ricerche si venisse rimandati all’app del relativo servizio presente sul telefono, solo che questa non essendo installata viene eseguita sui server di Google, e via streaming come fosse un video la visualizzazione compare sul display del proprio telefono.

Al momento Google è in grado di fare lo streaming delle applicazioni solo con quelle piu’ nuove, perchè gli sviluppatori di questa hanno collaborato per rendere la cosa possibile; le applicazioni esistenti richiederanno l’attenzione dei proprio sviluppatori per poter essere aggiornate e permettere il loro streaming via l’app di Google.

Per rendere tutto questo possibile, Google lo scorso anno ha concluso l’acquisizione di Agawi, una startup focalizzata sullo streaming di app sul web – proprio la tecnologia di cui l’azienda di Mountain View ha bisogno. Agawi si dice che abbia collaborato con NVIDIA. Tuttavia, i dettagli della collaborazione tra NVIDIA e Agawi non sono stati resi noti al pubblico. Vista la specializzazione della startup, tuttavia, è probabile che la collaborazione abbia avuto a che fare con il servizio di streaming cloud-based di NVIDIA chiamato Grid.

Cosa possono fare concretamente gli utenti con la tecnologia di streaming di app? E’ sufficiente avviare le applicazioni o i giochi tramite web senza dover necessariamente scaricarli in locale sul dispositivo, cosa che si tradurrebbe in un minor consumo di energia sul device (poichè il software viene eseguito in-the-cloud) e quindi maggior durata della batteria.

Il sistema potrebbe anche essere ampliato per consentire agli utenti di eseguire applicazioni Android su qualsiasi browser moderno all’interno di un qualsiasi sistema operativo, anche se Google potrebbe voler restringere questa funzionalità per gli utenti Android.

E la sicurezza dei dati? Guardando l’altra faccia della medaglia, tuttavia, non c’è la possibilità di avere le notifiche dalle app sul proprio smartphone, non essendo l’app salvata in locale. E poi c’è da considerare la gestione della privacy, in quanto Google agisce come intermediario tra l’utente e il contenuto effettivo dell’applicazione, vale a dire altri dati sensibili nelle mani di Google.

L’aggiunta del servizio di streaming delle applicazioni segue la novita’ introdotta lo scorso aprile, quando Google ha cambiato il modo in cui ha organizzato tutti i siti web, privilegiando quelli che appaiono meglio su smartphone. La società ha inoltre lavorato per mostrare le informazioni delle applicazioni installate sullo smartphone all’interno delle ricerche, una tecnologia chiamata deep linking. L’azienda ha detto che ora ha più di 100 miliardi di collegamenti a informazioni provenienti dalle applicazioni.

Disponibilita’. Lo streaming delle applicazioni via browser al momento è disponibile negli USA per alcune applicazioni e solo sui dispositivi Android. Google ha pero’ rassicurato gli utenti di iPhone, perchè prossimamente il supporto arriverà anche per i loro dispositivi Apple.

Cosa ne pensate dello streaming di app attraverso il web? E’ un servizio per voi interessante? Scriveteci nel box dei commenti qui sotto.

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