Google annuncia visori VR indipendenti con WorldSense e progressi in ambito AR

Google vuole rendere accessibili contenuti e piattaforme di VR e AR a sempre più persone. A IO 2017, la società di Mountain View ha condiviso alcune delle novità in arrivo nei prossimi mesi a partire da visori VR indipendenti da smartphone e PC.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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La realtà virtuale (VR) ci puo’ trasportare in nuovi mondi digitali ma non consente solo di visitare un luogo standosene comodamente sul divano di casa, permette anche di provare l’esperienza di essere in un posto in un determinato momento. E poi c’è la ‘AR’, ossia la realtà aumentata, che porta il digitale nel proprio mondo, permettendo di interagire con elementi digitali nell’ambiente reale. Entrambe le tecnologie permettono di sperimentare cose che vanno oltre cio’ che è disponibile nel mondo reale nel momento in cui si è. E Google è una delle società dell’alta tecnologia piu’ attive sullo sviluppo di nuove esperienze di VR e AR, impegno che è stato confermato il 17 maggio 2017 in occasione della conferenza per gli sviluppatori I/O 2017. L’obiettivo di Google è di rendere accessibili contenuti e piattaforme di VR e AR a sempre più persone. A Google I/O 2017, la società di Mountain View ha condiviso alcune delle novità in arrivo nei prossimi mesi.

Google apre divisione per progetti su Realta’ Virtuale

Google apre divisione per progetti su Realta’ Virtuale, attesi visore VR e Cardboard 2

GOOGLE IO 2017 – REALTA’ VIRTUALE

Nel mese di ottobre 2016, Google ha introdotto Daydream View, un visore VR anche certificato per Daydream VR, la piattaforma di realtà virtuale integrata in Android 7.1 Nougat, che ha debuttato all’interno dei nuovi smartphone Pixel e Pixel XL. Oggi, ci sono alcuni telefoni pronti per Daydream disponibili tra cui scegliere ma altri lo saranno presto, tra cui Samsung Galaxy S8 e S8+, che saranno pronti per Daydream con un aggiornamento software in arrivo questa estate, oltre al prossimo telefono cellulare di punta di LG che verrà lanciato entro la fine di quest’anno (presumibilmente LG V30).

Come annunciato da Clay Bavor, VP del business Virtual and Augmented Reality di Google, la piattaforma Daydream presto supporterà anche una nuova categoria di dispositivi VR, che la società definisce ‘standalone VR headsets‘ ossia ‘visori VR indipendenti‘. Questi dispositivi si basano su ciò che è l’esperienza VR tramite lo smartphone rendendola pero’ ancora più semplice e più comoda perchè non avranno bisogno di uno smartphone o PC per portare l’utente in un ambiente virtuale. Invece, basterà solo indossare il visore VR autonomo per entrare subito nell’ambiente virtuale prescelto. Ogni visore verrà dotato di una nuova tecnologia di tracking chiamata WorldSense, questa in grado di monitorare il posizionamento, il che significa che sarà il visore stesso a tracciare i movimenti dell’utente nello spazio, questo senza aver bisogno di sensori esterni da installare.

Google introduce WorldSense

Google ha lavorato a stretto contatto con Qualcomm per creare un visore VR autonomo di riferimento che i partner possono utilizzare come modello base da cui partire per costruire propri dispositivi. Google ha detto che HTC VIVE e Lenovo stanno gia’ lavorando su dispositivi VR indipendenti, che saranno i primi ad arrivare sul mercato entro la fine di quest’anno.

“Siamo entusiasti di tornare a lavorare con Google per offrire un’esperienza Snapdragon di tipo premium per i dispositivi della piattaforma Daydream” ha affermato Keith Kressin, senior vice president, product management, Qualcomm Technologies, Inc. “Le due aziende condividono la stessa vision: rendere possibile a tutti di beneficiare di un’esperienza di realtà virtuale molto ricca e immersiva attraverso uno smartphone o un visore dedicato che garantisca totale mobilità, senza il vincolo di cavi o limitazioni spaziali in termini di set-up”.

HTC Vive e Lenovo – concept visori VR autonomi

GOOGLE IO 2017 – REALTA’ AUMENTATA

Per quanto riguarda la realtà aumentata, Google ha confermato il proprio impegno nell’investire anche in questo campo a cui lavora gia’ da alcuni anni attraverso il progetto Tango.

I dispositivi certificati Tango possono registrare i movimenti nello spazio circostante e comprendere cose come le distanze e la loro posizione nel mondo reale. Per migliorare l’esperienza VR, Google ha utilizzato la tecnologia base di Tango come fondamento di WorldSense. Per l’AR, Tango può essere utilizzato per abilitare le esperienze AR su smartphone, posizionando oggetti digitali in spazi reali. La piattaforma Tango sviluppata per utilizzi quali la possibilità di catturare accurati modelli 3D di oggetti, stanze ed interni, con l’obiettivo di "dare ai dispositivi mobili una scala di comprensione ‘umana’ dello spazio e del movimento".

Il prossimo telefono con tecnologia Tango ad arrivare sul mercato sarà l’ASUS ZenFone AR, cheè stato presentato all’inizio di quest’anno ma sarà disponibile da quest’estate.

Nella pratica, Tango consente di applicare la realtà aumentata (Augmented Reality, RA) a videogiochi e programmi di utilità, poichè gli oggetti e le informazioni visualizzati sullo schermo del dispositivo vengono sovrapposti all’ambiente circostante. Con Zenfone AR dotato di sensori 3D, Asus promette che gli utenti saranno in grado di creare mappe tridimensionali dell’ambiente circostante e di usare applicazioni che sfrutteranno la realtà aumentata.

Per Google, Tango è anche una delle tecnologie fondamentali del proprio nuovo servizio di posizionamento visivo (Visual Positioning Service, VPS) che aiuta i dispositivi a comprendere rapidamente e in modo preciso la loro posizione in ambienti interni attraverso gli elementi riconosciuti dalla fotocamera e altri sensori. Mentre il GPS rimane un’ottima tecnologia di posizionamento per arrivare ad un negozio, per esempio, con VPS il dispositivo può capire dove si trova una volta dentro le mura. VPS è gia attivo nei musei partner e selezionati negozi.

"Pensiamo che VPS sarà potente in una varietà di scenari" ha commentato Clay Bavor, che come esempio cita: "immaginate come la posizione precisa da VPS, combinata con interfacce audio, potrebbe aiutare le persone con disabilità visive a spostarsi in tutto il mondo".

Una delle aree dove Google si è detta più entusiasta di applicare la tecnologia Tango è in classe. Più di due milioni di studenti hanno effettuato viaggi virtuali con Expeditions utilizzando Cardboard, e questo autunno la società intende portare lezioni di AR nelle scuole attraverso il programma Pioneer. Con Expeditions AR, gli studenti potranno raccogliersi intorno alla Statua di Davide, un filone di DNA o addirittura un uragano di categoria 5 senza lasciare l’aula. Imparare cosi’ dovrebbe anche essere piu’ piacevole per i ragazzi.

Expeditions AR – Portare il mondo in classe

Lo scorso anno, il sito americano Recode ha pubblicato un articolo in cui segnalava che Google aveva chiuso un progetto dedicato alla realtà virtuale che avrebbe potuto entrare in diretta concorrenza con i popolari visori VR di fascia alta come Oculus Rift o HTC Vive. Tuttavia, fonti di Engadget "all’interno della società" hanno poi detto che un team di Google stava lavorando su un visore in grado di combinare la realtà virtuale e la realtà aumentata. Questo progetto dovrebbe aver portato ad ottenere il modello base di visore VR indipendente che Google rederà disponibile ai propri partner per creare dei propri visori VR indipendenti. 

Alla fine del mese di ottobre, la startup Eyefluence ha comunicato di essere stata acquisita da Google. Eyefluence è nata con lo scopo di trovare un modo per combinare la realta’ virtuale e aumentata, e ha sviluppato un metodo che combina la scansione con il tracciamento del movimento degli occhi per consentire di eseguire comandi solo con il movimento degli occhi al posto di controller o altri dispositivi di input. "Con le nostre forze combinate noi continueremo ad avanzare tecnologia di interazione con gli occhi per espandere il potenziale umano e l’empatia su scala ancora più grande" ha detto la società Eyefluence dopo aver comunicato l’acquisizione da parte di Google.

Microsoft da almeno un paio di anni sta lavorando sulla tecnologia HoloLens, il primo computer olografico libero, che non necessita di cavi, telefoni o connessione a un PC, e utilizza lenti olografiche per sovrapporre "ologrammi" sul mondo reale intorno a chi le indossa, unendo il mondo fisico a quello digitale.

Ricordiamo che Google ha investito in Magic Leap, una startup specializzata nella realtà virtuale il cui obiettivo era quello di sostituire un giorno gli schermi di computer e smartphone con delle interfacce di realtà virtuale riuscendo a portare immagini in 3D nel mondo reale. Non è chiaro se il progetto a cui Google sta attualmente lavorando integrerà la tecnologia Magic Leap o se si tratta di un progetto completamente differente.

Nel frattempo, altre società come anche Facebook con Oculus VR a Samsung con Valve stanno costruendo visori di realtà virtuale. Cineasti, agenzie pubblicitarie e imprese sportive vedono i mercati della realtà aumentata e della realtà virtuale lucrativi per nuove forme di intrattenimento.

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