Commissione Europea multa Google per come gestisce lo Shopping Online

La Commissione Ue multa il colosso di Mountain View per la cifra record di 2,42 miliardi di euro con l'accusa di abuso della propria posizione dominante sul mercato della ricerca di prodotti online.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Google è stata accusata di abusare della propria posizione sul mercato della ricerca promuovendo i prodotti sponsorizzati e mettendo in secondo piano quelli dei suoi concorrenti. Per questo, la Commissione Ue ha multato Google per una somma di 2,42 miliardi di euro.

Quando si fanno acquisti online, si vorrebbero trovare i prodotti che si stanno cercando velocemente e facilmente. Gli inserzionisti vogliono promuovere gli stessi prodotti. Ecco perché Google mostra annunci di shopping quando si cercano prodotti online, in modo da collegare rapidamente gli utenti del motore di ricerca con migliaia di inserzionisti, grandi e piccoli, in modi che la società ritiene "utili" per entrambe le parti. Google ritiene che la decisione della Commissione europea di come gestisce il suo servizio di shopping online "sottovaluti il ​​valore di tali tipi di connessioni veloci e facili" ha spiegato Kent Walker, svp e consigliere generale di Google in un blogpost aziendale in cui ha commentato la decisione della Commissione Ue di multare il colosso di Mountain View per la cifra record di 2,42 miliardi di euro.

Google è stata accusata di aver abusato della propria posizione dominante nel business dei motori di ricerca avvantaggiando il suo servizio di comparazione prezzi nelle ricerche di shopping online sfavorendo la concorrenza. Big G ha ora 90 giorni per rivedere il proprio servizio, oppure dovrà pagare un’altra multa del valore fino al 5% del fatturato giornaliero di Alphabet, il colosso dietro a Google.

"Riteniamo che i nostri risultati di shopping attualmente siano utili e siano una versione molto migliorata degli annunci di testo che abbiamo mostrato un decennio fa" prosegue nella spiegazione Kent Walker, che ha intitolato il suo post nel blog di Google "La decisione della Commissione europea sullo shopping online: l’altro lato della storia". Google mostra annunci che includono immagini, una breve descrizione e i prezzi permettendo ai suoi inserzionisti e, soprattutto agli utenti, di avere un collegamento diretto tra cosa viene ricercato nel motore di ricerca e cosa è disponibile in vendita online. "migliaia di commercianti europei utilizzano questi annunci per competere con grandi aziende come Amazon e eBay" ha spiegato Walker.

Shopping online, Google risponde alla Ue sul caso della concorrenza

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Secondo la Commissione, Google offre servizi online dà maggiore risalto al suo servizio di comparazione degli acquisti rispetto ai servizi concorrenti – in una ricerca su google.it, gli eventuali annunci di prodotti che potrebbero comparire sul lato destro o superiore della pagina arrivano da Google Shopping, ed essendo in risalto rispetto ai risultati di ricerca tradizionale è naturale che l’occhio dell’utente cada sugli annunci di Google, mettendo cosi’ in secondo piano le pagine dei portali di comparazione prezzo.

"Quando la Commissione chiede perché alcuni siti di comparazione non hanno avuto il successo di altri, pensiamo che dovrebbe considerare che molti siti che sono cresciuti nel recente periodo, tra cui piattaforme come Amazon e eBay. Con i suoi strumenti di confronto, recensioni, milioni di rivenditori e un’ampia gamma di prodotti dalle scarpe da ginnastica alle drogherie, Amazon è un formidabile concorrente ed è diventato il primo porto di richiamo per ricerche di prodotti. E mentre Amazon è cresciuta, è naturale che alcuni servizi di confronto si siano dimostrati meno popolari di altri. Competiamo con Amazon e altri siti per ricerche correlate allo shopping mostrando sempre più utili informazioni sui prodotti" ha spiegato Walker.

Quando gli utenti utilizzano Google per cercare prodotti da acquistare online, l’obiettivo di Google è quello di offrire agli utenti informazioni su quello che stanno cercando: "La nostra capacità di farlo bene non favorisce noi stessi, né un particolare sito o venditore – è il risultato di un duro lavoro e di un’innovazione costante, basata sui feedback degli utenti" ha spiegato Walker.

Riguardo la multa a Google, la società ha detto di voler rispettare le conclusioni della Commissione Ue ma intente rivederle dettagliatamente, continuando a difendere la propria posizione.

Nello scorso mese di novembre, Google aveva gia’ risposto alle accuse rivolte alla società di Mountain View dalla Commissione Europea riguardanti a come funziona il servizio Google Shopping, ribadendo sempre la sua stessa posizione.

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