Xiaomi ha venduto 61 milioni di telefoni nel 2014

Xiaomi ha venduto più di 61 milioni di smartphone nel 2014. L'amministratore delegato Lei Jun ha dato la buona notizia in una lettera ai dipendenti della società. Le vendite sono cresciute del 227 per cento rispetto al 2013.

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Simone Ziggiotto

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Xiaomi ha venduto più di 61 milioni di smartphone nel 2014. L’amministratore delegato della società che vale 45 miliardi di dollari, Lei Jun, ha dato la buona notizia in una lettera ai dipendenti della società.

Le vendite della società sono cresciute del 227% rispetto al 2013. Le entrate di Xiaomi ante imposte sono aumentate del 135% rispetto all’anno precedente.

Non sorprende che il gigante cinese ha fatto abbastanza bene a livello internazionale. Xiaomi ha venduto 1 milione di smartphone Mi in India in meno di un mese. La società prevede di arrivare in altri paesi quest’anno.

La lettera conferma inoltre che la società rilascerà il suo già trapelato prossimo smartphone di punta a fine gennaio 2015. Xiaomi ha aperto il 2015 lanciando il dispositivo economico Xiaomi Redmi 2 con supporto dual-SIM LTE.

La crescita nel mercato interno di Xiaomi, quello cinese, è prevista rallentare quest’anno. Questa non è certo una sorpresa visto che molti produttori concorrenti hanno iniziato a copiare il suo modello di business. A differenza di altri produttori di smartphone, Xiaomi lo conosciamo per adottare un suo modello di vendite ‘flash’ per offrire ogni volta una quantità limitata di telefoni ai consumatori. Con una domanda che supera l’offerta è logico che il prodotto va subito in esaurimento, ma questa cosa a Xiaomi piace perchè diventa oggetto di discussione tra i social media e sui siti di informazione digitale. E’ pur sempre una forma di pubblicità, che a quanto pare sembra favorire le vendite di Xiaomi.

Xiaomi, comunque, non è senza problemi. Nonostante la presenza significativa in Asia – Cina in particolare – si trova ad affrontare problemi di espansione verso i mercati sviluppati a causa delle preoccupazioni per la proprietà intellettuale. Ericsson ha citato in giudizio Xiaomi per violazione di suoi brevetti all’inizio di questo mese, portando al divieto di vendita dei suoi smartphone in India. Il divieto è stato temporaneamente revocato, ma il contenzioso legale continua.

La società è stata criticata per le similitudini tra i suoi dispositivi – sia smartphone che tablet – con i prodotti della Apple. Il responsabile del design dei prodotti di Apple, Jony Ive, ha accusato Xiaomi di "furto" del design dei suoi prodotti e di "essere pigra". Hugo Barra, vicepresidente di Xiaomi e un ex dirigente di Google, ha detto che mentre i suoi progettisti sono ispirati da molte cose, Xiaomi è a posto dal punto di vista legale. "Ci impegneremo a continuare a portare l’innovazione a tutti, con l’obiettivo di produzione di [smartphone] di alta qualità, dispositivi ad alte prestazioni, per una grande esperienza utente", ha detto Lin.

E intanto, il produttore di smartphone cinese che negli ultimi quattro anni ha raccolto 1,1 miliardi di dollari di fondi di capitale di rischio ha un valore della società stimato a 45 miliardi di dollari.

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