Facebook chiude lo studio cinematografico Oculus Story

Oculus Story Studio svilupperà film per dispositivi di realtà virtuale, come Oculus Rift. Al Sundance Film Festival è stato presentato il primo cortometraggio di 5 minuti realizzato in realtà virtuale. 10 persone lavorano nel team di Oculus Story Studio, con l'obiettivo di creare lungometraggi che faranno vivere allo spettatore un film in un mondo completamente nuovo.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Facebook ha deciso di chiudere in California lo studio che aveva creato nel 2015 per fare film e altri contenuti video in realtà virtuale per il suo visore Oculus Rift. 

Oculus VR, con il suo innovativo casco Oculus Rift, è stata una startup pioniere nel ramo della realtà virtuale dei videogiochi. La startup, poco dopo essere diventata di proprietà di Facebook, ha provato ad andare oltre il ramo del gaming, volendo sbarcare nel mondo di Hollywood. Per raggiungere questo obiettivo, Oculus VR all’inizio del 2015 ha presentato una nuova divisione denominata Oculus Story Studio al Sundance Film Festival a Park City, in Utah. A questo studio il compito di produrre film in realtà virtuale. Tanto per cominciare, la  prima produzione è stato un cortometraggio animato di cinque minuti chiamato "Lost". 

Stando a quanto riportato da BBC News, lo studio Oculus Story non creerà più propri materiali, ma aiuterà altri studi a realizzare contenuti in VR. Lo studio ha vinto diversi premi per i suoi brevi film in VR, tra cui quello col titolo Henry sulla festa di compleanno di un riccio, che ha vinto un Emmy.

Facebook ha comunicato che il fatto di aver preso la decisione di chiudere lo studio VR non significa che intende abbandonando il mondo della realtà virtuale: "Siamo ancora assolutamente impegnati a sviluppare film in VR e l’ecosistema dei contenuti creativi", ha dichiarato Jason Rubin, vice presidente della società, in un blog, come riportato dall BBC. Rubin ha dichiarato che l’azienda ha valutato che potrebbe avere maggiori benefici dedicandosi ad aiutare il crescente numero di creatori e sviluppatori di film che creano contenuti in VR, piuttosto che investire soldi su propri lavori creativi. Nel complesso, Oculus avrebbe intenzione di spendere fino a 250 milioni di dollari per aiutare i produttori di giochi, gli sviluppatori e i produttori di film a produrre contenuti VR. Secondo le dichiarazioni di Rubin, la divisione Oculus di Facebook continuerà anche a sviluppare software e hardware per aiutare i creatori a lavorare per espander il mercato della realtà virtuale.

Lo studio chiude dopo che il fondatore di Oculus Palmer Luckey ha lasciato l’azienda senza un motivo ufficiale, anche se il sito della BBC scrive che l’ex dirigente ha lasciato dopo che Oculus ha perso un contratto da 500 milioni di dollari.

Dalla sua fondazione nel 2012, Oculus è stata una delle aziende di realtà virtuale più popolare grazie al progetto Oculus Rift, visto come un importante passo avanti per i dispositivi di realtà virtuale. Tuttavia, Rift è stato lanciato come prodotto di gioco ma da alcuni mesi il casco puo’ essere considerato anche per le sue capacità di riprodurre film in realtà virtuale.

L’aggiunta del supporto di film al Rift di Oculus è stata ritenuta una causa di un leggero cambiamento nella filosofia della società iniziato da quando Facebook ha comprato la startup.

Il più grande social network del mondo ha acquisito Oculus nel 2014 per 2 miliardi di dollari. Quando Facebook ha annunciato l’accordo, il suo CEO Mark Zuckerberg ha detto che in Oculus vedeva opportunità di sviluppo che andavano oltre la semplice creazione di giochi, aggiungendo che la tecnologia poteva svolgere un ruolo cruciale nella realtà virtuale in vari ambiti, dalla medicina all’istruzione e in altri settori.

Mesi dopo, Oculus ha sviluppato il proprio programma per guardare video per il casco Rift, chiamato Oculus Cinema. L’applicazione trasporta l’utente in un cinema virtuale. Mentre si guarda attorno, l’utente vede pareti, posti a sedere e uno schermo gigante proprio come se fosse in un cinema. In un’intervista rilasciata a CNET, il capo di Oculus Max Cohen ha detto che la sua società ha come "obiettivo quello di espandere l’ecosistema virtuale con la capacità di prendere contenuti e filmati esistenti e metterli nell’ambiente virtuale".

Detto questo, il problema principale per qualsiasi dispositivo che permette di vivere la realtà virtuale è sempre avere accesso ai contenuti. Diversi studios di Hollywood hanno segnalato che prenderebbero in considerazione l’investimento nel mercato della realtà virtuale e alcuni hanno già iniziato la ricerca dello sviluppo di una tecnologia.

Oculus aveva aperto l’Oculus Story Studio impiegando un team di 10 persone, tra cui persone che hanno lavorato alla Pixar Animation Studios e alla Lucasfilm. Ora che lo Studio è stato chiuso, i dipendenti che hanno lavorato per lì saranno liberi di chiedere un altro tipo di lavoro all’interno di Facebook, o potranno cercarne un altro, ha detto Rubin.

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