Galaxy Note 7, Samsung ferma vendite e produzione

Samsung ha definitivamente interrotto la produzione e sospeso le vendite del Galaxy Note 7, che non tornerà piu' sul mercato. L'esito delle indagini servira' a Samsung per non commettere gli stessi errori in futuro.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Samsung Electronics ha ufficialmente annunciato lo stop della produzione di smartphone Galaxy Note 7 in modo permanente, poco dopo aver annunciato lo stop delle vendite a livello globale del dispositivo. L’azienda sudcoreana ha comunicato infatti di aver deciso di cessare la produzione di Galaxy Note 7 per il bene della sicurezza dei consumatori.

E’ quindi finita per il Galaxy Note 7, niente piu’ nuove unità prodotte e niente secondo programma di sostituzione.

Anche nel caso in cui Samsung avesse deciso di richiamare per la seconda volta le unità di Galaxy Note 7 vendute, difficilmente i consumatori si sarebbero fidati di utilizzare un prodotto che, visti i casi precedenti, sarebbe stato a rischio di esplodere.

Nel frattempo, le autorità degli Stati Uniti e della Corea del Sud restano impegnate nelle indagini in corso per scoprire la causa che ha portato alcune unità di Galaxy Note 7 sostituite ad esplodere, quando Samsung le aveva considerate ‘sicure’.

Samsung ha annunciato la definitiva cessazione della produzione del suo Galaxy Note 7 con questo comunicato:

"Abbiamo recentemente riconsiderato il volume di produzione [del Galaxy Note 7] per un’indagine approfondita e il controllo di qualità, mettendo la sicurezza dei consumatori in priorità assoluta, ma abbiamo raggiunto una decisione definitiva di fermare la produzione di Galaxy Note 7. Per il bene della sicurezza dei consumatori, abbiamo fermato le vendite e gli scambi del Galaxy Note 7 e abbiamo pertanto deciso di interrompere la produzione".

Bloomberg ha riportato che le azioni di Samsung sono scese dell’8% in seguito la notizia della sospensione della produzione del Galaxy Note 7.

Questa dichiarazione con cui Samsung annuncia lo stop della produzione dello smartphone segue di poche ore il comunicato con il quale Samsung ha annunciato la sospensione delle vendite del Galaxy Note 7 in tutto il mondo dopo che un certo numero di telefoni sostituiti – quelli che Samsung aveva considerato sicuri come parte del primo programma di richiamo – hanno preso fuoco e anche mandato qualche persona in ospedale. 

Samsung nella dichiarazione rilasciata in data 11 ottobre 2016 ha invitato tutti i partner globali di fermare le vendite e restituire le unità di Galaxy Note7 in loro possesso:

Stiamo lavorando con gli organismi di regolamentazione competenti per indagare i casi segnalati di recente che coinvolgono il Galaxy Note7. Poiché la sicurezza dei consumatori resta la nostra priorità assoluta, Samsung chiede a tutti i carrier e partner di vendita al dettaglio a livello mondiale di fermare le vendite e di restituire Galaxy Note7 mentre l’inchiesta è in corso.
Rimaniamo impegnati a lavorare diligentemente con le autorità di regolamentazione competenti nel prendere tutte le misure necessarie per risolvere la situazione. I consumatori sia con un originale Galaxy Note7 che con un Galaxy Note7 sostituito dovrebbero spegnere e smettere di usare il dispositivo e sfruttare i rimedi disponibili.

Samsung consiglia a tutti i proprietari di un Galaxy Note 7 di spegnere e non utilizzare lo smartphone.

Almeno cinque telefoni Galaxy Note 7 hanno preso fuoco solo negli Stati Uniti nella prima settimana di ottobre, unità ‘sostituite’ da Samsung quindi che dovevano essere sicure. Molti dei rivenditori di Samsung hanno annunciato la sospensione delle vendite dei telefoni Galaxy Note 7 prima ancora che Samsung comunicasse loro di smettere di vendere il telefono.

Come vi abbiamo segnalato nella giornata del 6 ottobre, una presunta sostituzione unità di Samsung Galaxy Note7 è esplosa poche ore prima su un aereo negli Stati Uniti. Questo ha portato molto scalpore, in quanto doveva trattarsi di una unità sicura, una di quelle controllate da Samsung dopo aver avviato il programma di sostituzione delle unità spedite dopo che nel mese di agosto sono esplose almeno 30 unità gia’ acquistate dai consumatori.

Samsung in una prima dichiarazione ufficiale ha detto di voler fare accertamenti per vedere se veramente il telefono esploso era davvero una unità controllata da Samsung, ma dal momento che nei giorni successivi si sono verificati altri casi non c’è piu’ alcun dubbio: sono a rischio di esplosione anche le unità sostituite o presunte controllate da Samsung. Gli utenti che hanno un Galaxy Note7 sostituito, è bene che non lo utilizzino.

Inizialmente gli esperti hanno detto che Samsung avrebbe potuto dover attivare un secondo programma di richiamo per i Samsung Galaxy Note7 gia’ sostituiti, ma a questo punto è stata una coraggiosa e giustificata decisione quella di Samsung di porre fine alla produzione del telefono.

UN CASO DI UN GALAXY NOTE 7 SOSTITUITO ESPLOSO.

Il volo 994 della Southwest Airlines da Louisville a Baltimora è stato evacuato la mattina del 5 ottobre a causa del fumo che usciva da uno smartphone Samsung Galaxy Note 7. Tutti i passeggeri e l’equipaggio sono usciti dall’aereo per sicurezza, un portavoce della compagnia aerea ha detto a The Verge.

L’esistenza del problema di Samsung Galaxy Note 7 che esplodono era nota da settimane, ma a preoccupare di piu’ in questo ennesimo caso di phablet esploso è che ha riguardato una unità sostituita come parte del programma di richiamo di Galaxy Note 7 attivato da Samsung. Il dispositivo esploso era stato considerato sicuro da Samsung, ma a quanto sembra tanto sicuro non era.

The Verge ha parlato con Brian Green, proprietario del Note 7 esploso, il quale ha confermato che aveva preso il nuovo telefono cellulare in un negozio AT&T il 21 settembre. Il proprietario ha inoltre inviato al sito la foto della confezione di vendita del telefono, dove si vede il simbolo quadrato nero al fianco del numero di modello del device che Samsung ha aggiunto nelle confezioni delle nuove unità ‘sicure’ e inoltre Green ha detto che nel suo telefono c’era l’icona della batteria verde, altra modifica attuata da Samsung per identificare le unità ‘sicure’.

Samsung Galaxy Note 7 – confezione vendita unita’ sicura

Il proprietario del Note7 esploso ha detto che aveva spento il telefono come richiesto dal personale di volo e che lo ha messo in tasca quando il dispositivo ha cominciato a fumare. A questo punto lo ha lasciato cadere sul pavimento finendo per bruciarsi, cosi’ come a bruciare il tappetino su cui poggiava.

Green ha detto che il telefono era a circa l’80 per cento della carica completa quando lo ha spento e poi si è verificato l’incidente e che ha usato solo un caricabatterie wireless ricevuto da Samsung col telefono.

In un primo commento ufficiale, Samsung aveva detto questo: "Fino a quando non saremo in grado di recuperare il dispositivo, non possiamo confermare che questo incidente coinvolge un nuovo Note7. Stiamo lavorando con le autorità e la Southwest Airlines per recuperare il dispositivo e confermare la causa. Una volta che avremo esaminato il dispositivo avremo più informazioni da condividere." 

A questo punto è bene che il produttore si impegni a cercare di capire che cosa non ha funzionato nel Galaxy Note 7 cosi’ da non ripetere gli stessi errori nei suoi futuri smartphone.

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