Google dedica doodle a Claudio Bravo Camus, artista cileno nato 83 anni fa

Noto. in particolare, per i suoi dipinti di nature morte, ritratti e pacchetti misteriosi, ma aveva anche realizzato disegni, litografie, incisioni e sculture in bronzo.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Google dedica il suo doodle di Venerdi 8 Novembre 2019 all’83esimo anniversario della nascita di Claudio Bravo Camus, artista cileno che fonde la tecnica classica dei pittori barocchi spagnoli con un tocco di surrealismo di Salvador Dali.

Nella breve descrizione della vita dell’artista riportata dal team di Google dietro al doodle si legge che Bravo è nato a Valparaíso l’8 novembre nel 1936 ed è cresciuto in un ranch a Melipilla. Dopo aver ballato per la Compañia de Ballet de Chile e aver recitato presso l’Università Cattolica del Cile, si è applicato nelle arti visive. Nonostante le obiezioni di suo padre, l’artista ha imparato a coltivare i suoi talenti da autodidatta, mostrando i suoi dipinti in una famosa galleria di Valparaíso all’età di 17 anni. Negli anni ’60, Bravo si è trasferito in Spagna diventando poi un ritrattista con clienti di spicco, tra cui la famiglia del generale Francisco Franco e i leader filippini Ferdinando e Imelda Marcos.

La mostra di Bravo del 1970 alla Staempfli Gallery di New York presentava grandi nature morte di oggetti misteriosamente banali dipinti in uno stile vivido e tecnicamente impeccabile per ricordare maestri come Velázquez. Dopo essersi trasferito a Tangeri, in Marocco, Bravo ha iniziato a lavorare su ritratti e paesaggi di animali. Il lavoro di Bravo è stato a volte paragonato ai cosiddetti pittori fotorealisti ma non ha mai lavorato con le fotografie, preferendo fare affidamento sul cio’ che è reale: "L’occhio vede molto di più della fotocamera: mezzitoni, ombre, minuscoli cambiamenti di colore o luce" ha detto, come riportato nel portale Google dei doodle, menzionando i dipinti astratti di Mark Rothko.

Una retrospettiva del 1994 sul lavoro di Bravo al Museo Nazionale delle Belle Arti di Santiago ha attirato oltre un quarto di milione di visitatori.

Google Doodle dell’8 Novembre 2019

Dietro il doodle di Google per l’83esimo anniversario della nascita di Claudio Bravo Camus

Il doodle di Google dell’8 novembre, creato dal doodler Shanti Rittgers, consiste in una immagine statica che si concentra sull’iconica serie di misteriosi pacchi avvolti in carta e legati con lo spago, che ha portato Bravo alla notorietà a partire dagli anni ’60.

Della storia di Claudio Bravo Camus, Rittgers ha trovato stimolante la dedizione dell’artista nell’apprendimento e alla padronanza dell’iperrealismo: "Mi piace il fatto che abbia insistito con la sua formazione nell’arte classica durante un’epoca in cui la modernità e le scene d’arte sperimentale erano in voga" ha commentato il doodler.

Riguardo la scelta dei dipinti di Claudio di pacchi avvolti in carta e spago da mostrare nel doodle, Rittgers ha detto: "Claudio era un maestro nel trasmettere il realismo: poteva rendere qualsiasi cosa, quindi all’inizio fu una scelta difficile decidere su cosa concentrarsi per un tributo con il doodle. Ho trovato molto interessante il fatto che per un certo periodo abbia scelto di catturare le forme di pacchetti umili e misteriosi. Ha trovato bellezza e paesaggi all’interno della geometria della carta stropicciata, e sembrava un processo meditativo, quindi come artista volevo esplorare e vedere se potevo catturare lo spirito del suo interesse per un doodle".

Dopo avere avuto l’idea di rendere omaggio ai suoi dipinti su pacchi, il doodler ha dovuto risolvere i problemi su come coinvolgere il logo di Google. Infatti, come da tradizione, tutti i doodle nel rendere omaggio a qualcuno o a qualcosa contengono sempre, in una qualche forma, il logo di Google. Alla fine, il team di Google ha scelto di dipingere più pacchetti, ognuno dei quali rappresenta una lettera di Google a colori. Una volta deciso lo stile, Rittgers ha creato i pacchetti nella vita reale, li ha appesi contro un telo nero in un angolo della sua stanza per due settimane mentre li disegnava in digitale.

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