Netflix ha fatto sbarco a Cuba, diventando una delle prime società statunitensi che investe in un paese la cui relazione con l’America non è delle migliori.
Gli Stati Uniti hanno imposto restrizioni commerciali e di viaggio contro l’Isola caraibica dal 1962, che dista 93 miglia al largo della costa della Florida. Nel mese di dicembre 2014, il presidente Barack Obama ha tuttavia annunciato un allentamento di tali restrizioni. Il servizio di film e serie TV da vedere in streaming Netflix ha quindi colto la palla al balzo, come si suol dire, e ha deciso di espandere i propri servizi a Cuba, dove ha debuttato ufficialmente Lunedì 9 febbraio 2015.
Questo non significa che molti abitanti di Cuba saranno in grado di iniziare a guardare subito i contenuti online di Netflix, tuttavia. Anche se la situazione sta migliorando, l’accesso a Internet nel paese è molto limitato e relativamente costoso sotto la proprietà statale delle telecomunicazioni Empresa de Telecomunicaciones de Cuba (ETECSA), che detiene il monopolio della rete telefonica cubana.
Secondo le statistiche aggiornate al 2013 dell’Unione internazionale delle telecomunicazioni, solo il 25,7 per cento della popolazione di 11 milioni di cubani utilizzano Internet e solo il 12,7 per cento delle famiglie ha un computer a casa.
L’accesso a banda larga costa nell’isola caraibica, in media, 40 dollari al mese. Guardare Netflix costa a Cuba 7,99 dollari al mese.
"Siamo felici di poter finalmente offrire Netflix ai cubani in modo da connetterli con le storie da tutto il mondo alle quali si appassioneranno" ha dichiarato il co-fondatore e Ceo Reed Hastings. Netflix potrebbe essere il punto di partenza per i cubani per connettersi al resto del mondo. "Cuba ha grandi registi e una cultura delle arti importanti", ha proseguito Hastings, "e un giorno speriamo di essere in grado di portare il loro lavoro al nostro pubblico globale di oltre 57 milioni di membri."
Netflix ha in programma di essere disponibile in 200 paesi entro la fine del 2016, mentre oggi è già disponibile in circa 50 paesi. Il servizio sarà presto lanciato in Australia e Nuova Zelanda, in marzo, mentre in Giappone arriverà entro la fine dell’anno.
Per chi non sa di cosa si tratta, Netflix è un servizio di streaming online on demand, film e serietv, accessibile tramite un abbonamento. Nel marzo del 2011, Netflix ha annunciato l’intenzione di produrre contenuti originali per il suo servizio "Watch Instantly", iniziando con la serie politica House of Cards – Gli intrighi del potere, che ha debuttato nel febbraio del 2013. La serie ha come interprete principale l’Oscar Kevin Spacey e in Italia viene trasmessa su Sky Atlantic.
Netflix in Italia: potrebbe volerci ancora molto tempo
Lo sbarco in Italia di Netflix continua ad essere ritardato, ma un motivo secondo noi plausibile c’è: Netflix quale convenienza trova nell’investire in Italia dove la connettività ad Internet è messa molto male? Effettuare uno streaming di contenuti in HD richiede una banda minima di 4/5 megabit al secondo (in qualità HD ma non vero HD, intendiamoci), e la rete italiana sappiamo bene che è messa molto ma molto male sul fronte della velocità e stabilità delle linee. Solo negli ultimi due anni ‘mamma’ Telecom si è ‘svegliata’ a portare la fibra ottica (che poi non è vera fibra ottica ma FTTCab) per una connessione che a stento va a 30 megabit al secondo, ma solo pochi fortunati italiani ne hanno davvero accesso. Certo, non siamo messi male come a Cuba, e forse lo sbarco di Netflix proprio nell’isola caraibica può far ben sperare gli italiani che stanno attendendo con molto fermento il lancio del servizio qui da noi. Le ultime indiscrezioni hanno detto che il lancio potrebbe avvenire entro il 2015, mai dire mai.
Netflix si espande in Europa, anche in Francia e Germania