Akamai: Internet in Italia veloce 5.6 Mbps in media [Marzo 2015]

Nel Rapporto di Akamai sullo Stato di Internet relativo al quarto trimestre 2014, emerge che la velocità globale di connessione di picco è cresciuta a 26,9 Mbps; In Italia, la velocità media di connessione è aumentata a 5,6 Mbps, con adozione di high broadband in aumento: il 5,7 per cento degli italiani utilizza connessioni sopra dei 10 Mbps.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Akamai ha reso disponibile il suo Rapporto sullo Stato di Internet relativo al quarto trimestre 2014, da cui emerge che la velocità globale di connessione di picco è cresciuta dell’8,4%, raggiungendo i 26,9 Mbps; in Europa, al primo posto si trova la Romania con 67 Mbps I clienti europei hanno segnalato un aumento del 18% degli attacchi DDoS nel quarto trimestre. Inoltre, il Belgio è al primo posto nell’adozione di IPv6, con il 32% delle richieste di contenuti ad Akamai su IPv6.

Il quadro italiano: In Italia, la velocità media di connessione registrata nel quarto trimestre 2014 è di 5,6 Mbps, in lieve aumento dello 0,8% rispetto al trimestre precedente (Q3 2014) e in aumento del 7,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (Q4 2013). Il picco di velocità media di connessione raggiunto in Italia è pari a 26,9 Mbps, in aumento del 22% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (Q4 2013) e di 6,5% rispetto al trimestre precedente (Q3 2014). Anche nel Q4 2014, Italia, Turchia, Emirati Arabi Uniti e Sud Africa rimangono gli unici Paesi a non registrare tassi di adozione dell’high broadband al di sopra del 10%. Nel trimestre in esame, l’adozione di high broadband in Italia registra un interessante aumento del 8,6% rispetto al trimestre precedente (Q3 2014) e una crescita del 23% rispetto allo stesso periodo del 2013. A oggi il 5,7% degli italiani utilizza connessioni al di sopra dei 10 Mbps. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (Q4 2013) l’adozione della banda larga (>4 Mbps) in Italia è aumentata del 4,6%, raggiungendo il 61%. Rispetto al trimestre precedente, Akamai registra un lieve aumento dello 0,6%. Scesa al 45esimo posto a livello mondiale, l’Italia registra solo il 2,2% delle connessioni superiori ai 15 Mbps, nonostante un aumento del 39% rispetto allo stesso periodo del 2013 (Q4) e del 5% rispetto al terzo trimestre 2014.

Ecco nel dettaglio cosa emerge dal Rapporto sulla situazione italiana:

Penetrazione internet. Nel Q4 2014, oltre 800 milioni di indirizzi IPv4 si sono connessi alla Akamai Intelligent Platform da 239 paesi. L’Italia scende di una posizione, alla decima nella top ten globale, anche se in lieve aumento dello 0,9% rispetto al trimestre precedente (Q3 2014), per via di una importante diminuzione del 5,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (Q4 2013) assestandosi a poco più di 18 milioni e mezzo di indirizzi connessi (18.783.459).

Velocità media di connessione. In Italia, la velocità media di connessione registrata nel quarto trimestre 2014 è di 5,6 Mbps, in lieve aumento dello 0,8% rispetto al trimestre precedente (Q3 2014) e in aumento del 7,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (Q4 2013). Il picco di velocità media di connessione raggiunto in Italia è pari a 26,9 Mbps, in aumento del 22% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (Q4 2013) e di 6,5% rispetto al trimestre precedente (Q3 2014).

Adozione broadband. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (Q4 2013) l’adozione della banda larga (>4 Mbps) in Italia è aumentata del 4,6%, raggiungendo il 61%. Rispetto al trimestre precedente, si registra un lieve aumento dello 0,6%.

Adozione high broadband. Anche nel Q4 2014, Italia, Turchia, Emirati Arabi Uniti e Sud Africa rimangono gl i unici Paesi a non registrare tassi di adozione dell’high broadband al di sopra del 10%. Nel trimestre in esame, l’adozione di high broadband in Italia registra un interessante aumento del 8,6% rispetto al trimestre precedente (Q3 2014) e una crescita del 23% rispetto allo stesso periodo del 2013. A oggi il 5,7% degli italiani utilizza connessioni al di sopra dei 10 Mbps.

Attacchi e sicurezza piu’ che raddoppiati alla Porta 23

Akamai gestisce e distribuisce una serie di agenti con il compito di registrare tentativi di connessione classificati come attacchi. In base ai dati raccolti da questi agenti, Akamai è in grado di identificare i Paesi in cui ha origine la maggior parte degli attacchi nonché le porte indirizzate. Va comunque sottolineato che il paese di origine, identificato dall’indirizzo IP, potrebbe non coincidere con la nazione in cui risiede l’attaccante.

Nel quarto trimestre 2014, Akamai ha registrato attacchi originati in 199 paesi unici. La Cina resta al primo posto della classifica, con oltre il 41% degli attacchi, una cifra più che tripla rispetto agli Stati Uniti (13%). Nell’ultimo trimestre anche la Germania è entrata tra le top ten, con l’1,8% degli attacchi, in crescita dello 0,6% rispetto al trimestre precedente. In Italia, la percentuale è leggermente in aumento rispetto al terzo trimestre 2014, responsabile dell’1,1% degli attacchi generati.

A livello globale, l’adozione di high broadband (>10 Mbps) è aumentata del 2,9% nel quarto trimestre, dopo un lieve declino nel trimestre precedente. In tre dei Paesi considerati, più della metà degli indirizzi IP unici si connette alla rete Akamai con una velocità media superiore a 10 Mbps. In Romania, la crescita del 11% trimestre su trimestre ha consentito di raggiungere un’adozione dell’high broadband del 55%, avvicinandosi a Svizzera e Paesi Bassi (56%). Per quanto riguarda gli altri Paesi, l’incremento trimestre su trimestre varia da 1,0%. I tassi globali di adozione della banda larga (>4 Mbps) sono scesi leggermente nel quarto trimestre, assestandosi sul 59% (-0,7%).

Connettività mobile. Nel trimestre in esame, in Italia la velocità media di connessione mobile raggiunge i 5,2 Mbps con picchi medi poco oltre i 41Mbps. Possiamo aspettarci che questi dati cambino presto in futuro, grazie al fatto che molti paesi iniziano a lanciare tecnologie mobili più veloci come LTE-a. Ad esempio, a novembre Telecom Italia ha annunciato l’avvio di un progetto che prevede l’implementazione di tecnologia Lte Advanced in 60 città italiane, con velocità di connessioni fino a 180 Megabit al secondo (e prossimamente arriverà a 225Mbps per il 2015).

Adozione del 4K. Scesa al 45esimo posto a livello mondiale, l’Italia registra solo il 2,2% delle connessioni superiori ai 15 Mbps, nonostante un aumento del 39% rispetto allo stesso periodo del 2013 (Q4) e del 5% rispetto al terzo trimestre 2014.

In seguito all’introduzione della misurazione dell’adozione 4K nel rapporto a partire dal primo trimestre 2014, Akamai prosegue il lavoro di identificazione delle regioni con la maggiore probabilità di poter sostenere velocità di connessione superiori a 15 Mbps: i flussi Ultra HD a bitrate adattivo richiedono infatti connessioni tra i 10 e 20 Mbps. Nell’ultimo trimestre del 2014, nove dei Paesi europei considerati avevano almeno un indirizzo IP su cinque connesso alla rete Akamai a velocità medie superiori a 15 Mbps: Svezia, Svizzera, Paesi Bassi, Romania, Norvegia, Regno Unito, Danimarca, Finlandia e Repubblica Ceca.

Akamai Q4 2014

Akamai Q4 2014

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