ChatGPT cosa e’, come funziona e come provarlo

C'é chi già  lo ama o odia, in molti invece lo stanno scoprendo con la giusta cautela: é ChatGPT, il chatbot super-informato su un gran numero di argomenti a cui possiamo chiedere tantissime cose attraverso una interazione conversazionale. In questo articolo, spieghiamo cosa é, come funziona e come provare ChatGPT.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Il 30 novembre 2022 è nato ChatGPT, ciò che è stato definito come uno dei più potenti modelli di linguaggio di Intelligenza Artificiale (IA) finora realizzati. C’è chi già lo ama, c’è chi ha paura delle sue capacità pressochè infinite, c’è chi sta già pensando a come sfruttarlo per trarre dei benefici e c’è chi ancora non sa che cosa sia. In questo articolo, andremo a spiegare cosa è, come funziona e come provare ChatGPT.

Cosa ਠChatGPT

Partendo dalla base, che cosa è ChatGPT?
Tecnicamente, ChatGPT (significato del nome: Generative Pre-trained Transformer for Chat) è un modello di linguaggio di Intelligenza Artificiale (IA) di grandi dimensioni pre-addestrato da OpenAI che interagisce con noi in modo conversazionale, attraverso una chat, per rispondere in maniera appropriata a domande su una vasta gamma di argomenti, dall’informazione generale alla programmazione.
Per spiegarlo in parole più semplici, ChatGPT è un computer che, comportandosi come fosse una persona umana super-intelligente, ha la capacità di rispondere generando frasi di senso compiuto e in modo conversazionale a qualsiasi domanda perchè ha accesso ad una vasta quantità di informazioni e conoscenze su molti argomenti. La conoscenza di ChatGPT arriva da una vasta gamma di testi scritti in inglese e in altre lingue, tra cui libri, articoli di giornale, siti web e conversazioni. Le domande si pongono a ChatGPT attraverso una chat: dialogare con questa IA è paragonabile al dialogare su un’app di messaggistica istantanea con la persona più informata al mondo.

Dietro lo sviluppo e l’addestramento di ChatGPT c’è OpenAI, l’organizzazione di ricerca sull’IA fondata nel 2015 da un gruppo di imprenditori e scienziati, tra cui il co-fondatore di Tesla e SpaceX, Elon Musk, e il co-fondatore di LinkedIn, Reid Hoffman. La missione di questa organizzazione è di "garantire che l’intelligenza artificiale vada a beneficio di tutta l’umanità in generale", come si legge nel sito ufficiale. Oltre al modello che alimenta ChatGPT, OpenAI sviluppa altri modelli di linguaggio IA avanzati utilizzando una combinazione di hardware e software proprietario, che possono essere utilizzati per una vasta gamma di compiti di elaborazione del linguaggio naturale (come la generazione di testo, la traduzione automatica e il riconoscimento della voce). Tra gli investitori in questa organizzazione c’è Microsoft, la cui tecnologia di elaborazione Azure viene utilizzata da OpenAI per accelerare il processo di addestramento dei propri modelli di linguaggio di IA (recentemente Microsoft ha esteso la propria partnership con OpenAI). ChatGPT è stato addestrato principalmente in inglese, ma ha una certa conoscenza anche di altre lingue come francese, spagnolo, tedesco e italiano.

Come funziona ChatGPT

Oggi chiunque può dialogare con ChatGPT, almeno fino a quando resterà aperto a tutti gratuitamente nello stato attuale di "Free Research Preview". Per provare ChatGPT basta collegarsi alla pagina web ‘openai.com/blog/chatgpt/’ e poi premere il pulsante ‘Try ChatGPT’, quindi bisogna premere ‘log-in’ per effettuare il login con il proprio account OpenAI esistente per accedere alla schermata di chat che permette di porre le proprie domande al chatbot e attendere le relative risposte (che sono immediate). Chi non ha già un account OpenAI ne può creare uno gratuitamente premendo il pulsante ‘sing-in’ che compare dopo aver premuto il pulsante ‘Try ChatGPT’ – per la creazione dell’account viene richiesto di inserire un proprio indirizzo e-mail e, in fase di verifica, un proprio numero di telefono. 

Una volta effettuato il log-in al portale, prima di porre una prima domanda a ChatGPT è possibile leggere le elencate principali capacità e limitazioni del software. Riguardo le capacità, il software può ricordare cosa è stato detto in precedenza nella conversazione, può fornire correzioni di follow-up e può rifiutare di rispondere a richieste inappropriate. Per quanto riguarda le limitazioni, OpenAI nota che ChatGPT può "occasionalmente" generare informazioni errate e produrre istruzioni dannose o contenuti distorti. Per stessa ammissione del chatbot: "non ho conoscenza su tutto e potrebbe esserci qualche informazione che non conosco o che non sono in grado di trovare. Inoltre, potrei commettere errori nel fornire informazioni o interpretare le domande. Ti consiglio di verificare sempre le informazioni che ti fornisco con fonti affidabili". ChatGPT è limitato anche nel conoscere eventi recenti, dal momento che la versione attualmente disponibile (al 27 gennaio 2023) è stata addestrata con informazioni aggiornate fino al settembre 2021.

Il principio di funzionamento è semplice: si chiede qualcosa al chatbot, il quale analizza cosa gli è stato chiesto e cerca di rispondere in maniera conversazionale (come se fosse una persona umana super-informata) attingendo dalle informazioni che ha appreso in fase di addestramento (attraverso il processo noto come machine learning). 

Sono pressochè infinite le cose che si possono chiedere a ChatGPT, e in base a ciò che il chatbot sa dell’argmoento trattato risponde in maniera cordiale ed esaustiva. Se non sa qualcosa, non si fa problemi ad ammettere le proprie lacune. Si può chiedere a ChatGPT di spiegare il calcolo quantistico in termini semplici, oppure di fornire qualche idea creativa per il compleanno di un bambino di 8 anni, oppure ancora come andranno le cose nel 2023 per il mondo. Soffermandoci su quest’utlima domanda che abbiamo posto a ChatGPT, la risposta è stata più che soddisfacente, comprensiva di una analisi logica fatta tenendo conto del fatto che "ciò che accadrà in futuro non è prevedibile" per via di molti "fattori incerti e variabili che possono influire sugli eventi futuri", con riferimenti alla pandemia e ai cambiamenti climatici. Oltre a questo, ChatGPT è comunque in grado di fare molto di più: può persino aiutare i programmatori nell’eseguire il debug di codice javascript, per esempio.

Oltre che utilizzare ChatGPT per testarne le capacità, si può anche contribuire attivamente al miglioramento del prodotto: al fianco di ogni risposta fornita dal chatbot vengono mostrati due pulsanti (pollice in su/pollice in giù) che permettono di condividere un feedback sulla risposta ottenuta.

ChatGPT: un bene o un male? Dipende da come lo si utilizza

ChatGPT ha delle grandi potenzialità ma, come riportato in apertura, sta facendo anche molto discutere. Potrà mettere a rischio il lavoro dei giornalisti nelle redazioni per scrivere contenuti al posto loro? C’è chi sostiene di sì e chi invece di no, per il fatto che potrebbe generare non verificate o inesatte. Lo stesso chatbot ammette questo: "Come modello di linguaggio addestrato su una vasta gamma di testi scritti, sono in grado di generare testo che sembra scritto da un essere umano su una vasta gamma di argomenti, tra cui notizie. Ho accesso a informazioni aggiornate fino a settembre 2021, quindi sarei in grado di generare articoli di notizie sugli eventi di quella data." ci ha risposto ChatGPT alla nostra domanda se fosse in grado di scrivere articoli di notizie, aggiungendo: "Tuttavia, è importante notare che i modelli di IA come me non hanno la capacità di giudicare la veridicità delle informazioni, quindi gli articoli generati potrebbero contenere informazioni non verificate o inesatte. Inoltre, potrei commettere errori nel generare articoli di notizie a causa della mia mancanza di comprensione completa del contesto o della mia incapacità di accedere a tutte le informazioni disponibili su un argomento".

Ci siamo divertiti anche a chiedere a ChatGPT "quale è lo smartphone migliore oggi" e la risposta data è la più logica che potesse fornire: "La scelta dello smartphone migliore dipende dalle esigenze individuali e dalle preferenze personali di ciascuno. Ci sono molti smartphone di alta qualità sul mercato, con caratteristiche e specifiche tecniche diverse, tra cui display, fotocamere, prestazioni, durata della batteria, sistema operativo e prezzo.". Anche a noi, quando qualcuno ci pone la domanda troppo generica "consigliami uno smartphone" dare una risposta è difficile, se non impossibile, per le stesse suddette motivazioni menzionate dal chatbot. ChatGPT ci ha comunque fornito una lista dei "top smartphone attualmente sul mercato" ("iPhone 12 Pro Max di Apple, Samsung Galaxy S21 Ultra, OnePlus 9 Pro, Google Pixel 6 Pro, Motorola Moto Edge Plus e Oppo Find X3 Pro") prima di ricordare che "ci sono anche molti altri smartphone di alta qualità disponibili da altri produttori che potrebbero soddisfare meglio le tue esigenze" e consigliando di "fare una ricerca sui vari modelli disponibili, confrontare le specifiche tecniche e leggere le recensioni degli utenti per aiutarti a scegliere lo smartphone migliore per te".

Insomma, potremmo stare qui all’infinito a proporre esempi di domande a ChatGPT, ma vi lasciamo direttamente a voi la prova di questa nuova tecnologia, se vi va.

Nel frattempo, gli esperti di cybersecurity si sono attivati per analizzare come l’apertura della disponibilità di ChatGPT al pubblico potrà cambiare le regole del mondo della sicrezza cibernetica. Tra le preoccupazioni, c’è quella che malintenzionati potrebbero utilizzare questo strumento per generare e-mail estremamente convincenti per addescare potenziali vittime. Oltre la sicurezza, c’è chi teme che gli studenti potranno utilizzare questo strumento per generare temi e tesi senza minimo impegno proprio. 

Considerazioni finali

Insomma, la questione è sempre la stessa: la tecnologia può essere un’arma a doppio taglio – da una parte può aiutare a fare cose in meno tempo, a trovare risposte a domande in un lampo e quant’altro; dall’altra può diventare un rischio per l’umanità. Tutto dipende da come i modelli di IA come ChatGPT vengono utilizzati da noi ‘umani’.

Concludiamo riprendendo una frase da tenere bene a mente quando si utilizza ChatGPT, o altri modelli di IA simili: "Ti consiglio sempre di verificare le informazioni fornite da fonti affidabili e di non utilizzare i miei articoli generati come fonte unica di notizie".

Nota #1: per scrivere questo articolo ci siamo affidati anche alle informazioni fornite da ChatGPT (poi verificate attraverso altri canali). 

Nota #2: A coloro che apriranno un account OpenAI per provare una sola volta ChatGPT e prevedono di non utilizzarlo più in futuro, segnaliamo la guida su come eliminare l’account : help.openai.com/en/articles/6378407-how-can-i-delete-my-account

Nota #3: ChatGPT potrebbe non essere accessibile in alcuni momenti della giornata per via del numero elevato di richieste di utilizzo. 

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