Amazon propone corsie aeree per far circolare i Droni

Amazon ha disposto una proposta per regolamentare il volo dei droni commerciali negli Stati Uniti, suggerendo al governo di mettere a disposizione circa 200 piedi di spazio aereo per la circolazione libera degli aeromobili senza pilota 'ad alta velocità'.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Amazon ha disposto una proposta per regolamentare il volo dei droni commerciali negli Stati Uniti, suggerendo al governo di mettere a disposizione circa 200 piedi di spazio aereo per la circolazione libera degli aeromobili senza pilota "ad alta velocità".

La proposta, presentata in una conferenza ospitata dalla NASA nella San Francisco Bay Area per parlare dei sistemi aerei senza pilota, vorrebbe designare lo spazio aereo ad una altitudine compresa tra 200 piedi e 400 piedi come una zona di transito per droni commerciali ad alta velocità – vale a dire per i droni che Amazon sta sviluppando per poter effettuare consegne – con uno spazio ‘no fly zone’ fra i 400 piedi e 500 piedi. Aerei ed elicotteri volano sopra i 500 piedi, e i droni a bassa velocità di privati potrebbero volare al di sotto di 200 piedi 61 metri.

In breve, la proposta di Amazon è simile a quelle di Nasa e Google e prevederebbe di creare uno spazio aereo per il traffico locale "lento" al di sotto dei 200 piedi, uno "veloce" tra i 200 e i 400 piedi, uno "vuoto" tra i 400 e 500 piedi.

Inoltre, Amazon ha proposto che i droni devono essere monitorati con sistemi informatici centralizzati, così da poter sempre sapere dove si trovano, se ci sono problemi e controllarli da remoto.

La società di e-commerce di Seattle si sta impegnando per creare nuove leggi per i velivoli commerciali senza pilota in modo che possa attuare il programma "Prime Air" – un servizio che è in via di sviluppo per consentire la consegna rapida di prodotti alle case dei clienti utilizzando delle piccole macchine volanti chiamate droni. Amazon non è l’unica società che sta testando questo tipo di consegne, e i droni stanno diventando robot sempre più utilizzati da start-up per rilevare terreni agricoli, riprendere filmati, ispezionare ponti e più in generale raggiungere luoghi che l’uomo o altre macchine non possono raggiungere. Google, inoltre, sta sviluppando dei droni per effettuare consegne.

Quando si riusciranno a trovare accordi per gestire lo spazio aereo dei droni, allora ci dovremo abituare a vedere molti più droni in cielo e allo stesso tempo avremo accesso a nuovi tipi di servizi, come le consegne rapide dei prodotti acquistati online – entro certi limiti, dal momento che i droni non potranno comunque trasportare pacchi di grandi dimensioni o troppo pesanti.

Amazon, OK ai test di droni per consegne

http://www.pianetacellulare.it/Articoli/Amazon/37949_Amazon-OK-ai-test-di-droni-per-consegne.php

La Federal Aviation Administration (FAA) lo scorso marzo ha emesso un "certificato di aeronavigabilità sperimentale" per Amazon, grazie al quale il colosso dell’e-commerce ha potuto iniziare lo sviluppo e formazione della flotta di droni Prime Air per la consegna di pacchi. Il certificato permette ai velivoli senza pilota a controllo remoto di Amazon di volare ad altitudini inferiori a 400 metri da terra, stando a quanto ha specificato l’agenzia in un comunicato.

Antoine Livello, CEO di Squadrone System, un produttore di droni, ha definito la proposta di Amazon "intelligente" fal momento che sempre più persone iniziano ad utilizzare droni per le consegne, trasporti e come hobbi.

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