Urbanscope studia Milano attraverso telefonate e social network

Analizzando i flussi di dati 'open data' generati da smartphone, telefonate e social network è possibile capire come funziona e come si muove una città. Da Milano parte la sperimentazione di Urbanscope, un progetto per capire cosa accade in una città in tempo reale.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

E’ stato presentato a Milano Urbanscope, un progetto per capire cosa accade in una città in tempo reale. Secondo gli ideatori, analizzare ‘in real time’ i flussi di dati ‘open data’ generati da smartphone, telefonate e social network come Twitter e Facebook può servire a capire meglio come funziona e come si muove una città.

E’ stata scelta Milano come prima città dove Urbanscope sarà sperimentato.

Definito il ‘macroscopio’ di una città, Urbanscope vuole essere lo strumento attraverso cui raccogliere dati e interpretarli per conoscere la società di una città, e per analizzare i luoghi verso cui la città si muove, di giorno e di notte.

Chiamare, accedere a Facebook, leggere le email o utilizzare Whatsapp sono "semplici gesti quotidiani" che generano "tracce digitali". Le tecnologie utilizzate da Urbanscope interpretare in tempo reale queste tracce.

Dai primi test effettuati a Milano utilizzando la tecnologia di Urbanscope si è scoperto che tra le chiamate telefoniche da cellulare prevalgono quelle da e verso i paesi europei, segno di quanto la città milanese è diversificata in etnie. Analizzando la lingua con cui sono stati scritti i tweet scambiati a Milano, è invece emersa una Milano che parla in italiano con se stessa e l’Italia, una Milano internazionale che parla in inglese con il resto del mondo, una Milano multietnica, proiettata verso le nuove comunità cittadine e quelle di origine.

"Urbanscope è un progetto innovativo, uno strumento semplice e geniale, che permette di leggere la città attraverso i dati generati dai gesti quotidiani dei milanesi e dei turisti, dai loro spostamenti, dalle loro attività sui social network", è il commento del sindaco Giuliano Pisapia nel corso della presentazione del progetto, come riportato da ilsole24ore.

"Pensiamo che sia importante mettere le nostre competenze a servizio della comunità e contribuire così a rendere Milano sempre più attrattiva e competitiva" ha aggiunto il Rettore Giovanni Azzone, come riportato da LaStampa.

Urbanscope abbiamo scritto che funziona ‘in tempo reale’, e quindi i dati raccolti in un dato momento possono tornare utili per conoscere quali sono i luoghi della città più frequentati, nel corso dei periodi normali o periodi in cui si tengono eventi speciali come l’Expo. Dati raccolti ed elaborati in tempo reale significa avere la possibilità di gestire meglio la città e gli spazi pubblici.

Siete ancora convinti di non poter essere controllati al giorno d’oggi?

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