Google, su Street View mappe 3D della barriera corallina Hawaiana

Google farà in modo che le immagini di 40 siti corallini di 8 delle isole maggiori dell'arcipelago delle Hawaii saranno accessibili agli utenti attraverso il sito di Street View.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Il ricercatori del NOAA Marine Sanctuary e dell’Hawaiian Islands Humpback Whale Marine Sanctuary con la collaborazione di Google ha in programma di mappare circa 40 siti corallini di 8 delle isole maggiori dell’arcipelago delle Hawaii.

Il Noaa collaborerà per il suo nuovo progetto con la XL Catlin Seaview Survey e Google, che ricordiamo avere già avuto una prma esperienza di mappatura dei fondali marini quando per il servizio Street View ha fotografato a 360 gradi la Grande barriera corallina australiana e il mare delle Galapagos.

Il Noaa intente mappare con foto a 360 gradi la barriera corallina hawaiana e applicare un sistema di riconoscimento visivo ai coralli attraverso l’impiego di una tecnologia simile a quella usata da Facebook per riconoscere i volti delle persone nelle foto.

Google farà in modo che le immagini saranno accessibili agli utenti attraverso il sito di Street View, con la possibilità di ‘nuotare’ tra i fondali marini hawaiani dal computer.

La vera missione non è però quella di permettere agli utenti di vedere le immagini dei fondali marini hawaiani, ma stabilire dei criteri di base che permettano di monitorare la salute dei coralli che può peggiorare per via delle acque dell’oceano sempre più calde che minacciano gli ecosistemi sottomarini.

Quando le temperature dell’oceano aumentano ad un livello troppo caldo, il corallo espelle le alghe che vivono nei suoi tessuti e diventa di colore completamente bianco, in un processo chiamato "sbiancamento del corallo". Se le temperature non diminuiscono in un breve periodo di tempo, il corallo muore.

L’XL Catlin Seaview Survey ha già raccolto 750.000 immagini nelle acque al largo di 26 paesi nel corso degli ultimi tre anni, utilizzando la fotocamera SVII. Si tratta in realtà di tre telecamere racchiuse in un unico involucro impermeabile. I suoi obiettivi grandangolari permettono di catturare fotografie di coralli e poi geolocalizzare ogni foto utilizzando la tecnologia GPS.

La missione dovrà essere portata a termine in tempi brevi, in quanto, come riportato da nbcnews, il corallo nelle aree critiche si trova di fronte ad una probabilità del 90 per cento di "sbiancamento" quest’anno. Il Pacifico sta per attraversare una fase di riscaldamento delle acque per via del passaggio di El Nino e per l’arrivo di Blob, un circolo di masse di acqua calda che si sta spostando nel Pacifico.

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