Android Things, piattaforma di Google per gli oggetti connessi ad Internet

Google ha rilasciato la versione 1.0 stabile del suo sistema operativo Android Things destinata ad alimentare dispositivi del mercato dell'Internet degli oggetti per rendere più veloce e facile per gli sviluppatori creare prodotti intelligenti connessi.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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L’Internet delle cose o Internet of Things (IOT) porta sul mercato tutta una nuova gamma di dispositivi in grado di connettersi ad internet e di scambiare informazioni (televisori, forni, frigoriferi, lampadine, switch, e altro ancora). Per prepararsi a questo momento, Google alla fine del 2016 ha annunciato due importanti aggiornamenti per la propria piattaforma di sviluppo dell’Internet degli oggetti per rendere più veloce e più facile per gli sviluppatori creare questi prodotti intelligenti connessi. In vista del debutto sul mercato dei primi smart display alimentati proprio da questa nuova piattaforma, Google il 7 maggio ha reso disponibile la prima versione stabile del kit SDK di Android Things OS per gli sviluppatori. Questa prima versione stabile è arrivata un mese dopo il rilascio nel mese di Aprile della prima preview pubblica dell’sdk.

Android Things è il nuovo Android verticale studiato per costruire prodotti per l’IoT sfruttando le capacità della piattaforma Android, uno dei sistemi operativi più supportati a livello mondiale, con il quale qualsiasi sviluppatore Android può costruire rapidamente un dispositivo intelligente utilizzando le API di Android e servizi Google, con la garanzia di creare dispositivi sicuri e in grado di ricevere costantemente aggiornamenti direttamente da Google.

"Android Things è il sistema operativo gestito di Google che ti consente di creare e gestire dispositivi di Internet of Things su larga scala" scrive Dave Smith, Developer Advocate per l’IoT di Google, in un post sull’Android Developers Blog. "Forniamo una solida piattaforma che esegue il lavoro pesante su hardware certificato, API di sviluppo avanzate e aggiornamenti software sicuri utilizzando l’infrastruttura di back-end di Google, in modo che tu possa concentrarti sulla creazione del tuo prodotto".

Google per gli sviluppatori ha rilasciato il 14 dicembre 2016 la prima Developer Preview di Android Things e da allora sono stati contati oltre 100mila download. Nel corso degli ultimi mesi sono state rilasciate otto DP per gli sviluppatori, con la piattaforma che è stata costantemente aggiornata con patch per fix di sicurezza e il testing di nuove funzionalità. In vista dell’arrivo sul mercato dei primi smart display annunciati per la prima volta all’inizio di quest’anno al CES 2018, Android Things OS è ufficialmente pronto. Dal 7 maggio 2018 è infatti in distribuzione Android Things 1.0 per gli sviluppatori, i cui feedback e coinvolgimento sono stati fondamentali per Google per arrivare al rilascio della versione 1.0 dell’SDK.

Quando ha introdotto la prima DP di Android Things, Google ha spiegato nel suo blog di avere incorporato nella piattaforma i feedback ricevuti dal Project Brillo per includere strumenti familiari come Android Studio, l’Android Software Development Kit (SDK), Google Play Services, e Google Cloud Platform. Al primo rilascio della piattaforma sono state messe a disposizione degli sviluppatori diverse soluzioni hardware per iniziare la costruzione di prodotti reali con Android Things, tra cui Intel Edison, NXP Pico, e Raspberry Pi 3.

Qualcomm Technologies si è impegnata a collaborare con Google sullo sviluppo del nuovo sistema operativo Android Things per offrire la piena compatibilità dei suoi processori Snapdragon: "A partire dal lancio del primo telefono Android, Qualcomm Technologies e Google hanno collaborato per offire agli sviluppatori nuove opportunità in ambito mobile, wearable e IoT", ha dichiarato a fine 2016 Jeffery Torrance, Vice president, Business Development di Qualcomm Technologies, Inc. "Siamo lieti di annunciare la nostra intenzione di collaborare con Google a questa nuova iniziativa con l’obiettivo di espandere l’ecosistema Android. Nuovi ed entusiasmanti prodotti IoT saranno il risultato della capacità degli sviluppatori di combinare la potenza del processore Snapdragon con Android Things."

In occasione del rilascio di Android Things 1.0, Google ha annunciato il supporto per i nuovi System-on-Modules (SoM) basati sulle piattaforme hardware NXP i.MX8M, Qualcomm SDA212, Qualcomm SDA624 e MediaTek MT8516. Questi moduli sono certificati per l’uso di produzione con un supporto a lungo termine garantito per tre anni, rendendo più facile la commercializzazione dei prototipi. L’hardware di sviluppo e i progetti di riferimento per questi SoM saranno disponibili nei prossimi mesi. I dispositivi Raspberry Pi 3 Model B e NXP i.MX7D continueranno ad essere supportati come hardware di sviluppo per consentire agli sviluppatori di prototipare e testare le loro idee di prodotto. Il supporto per i dispositivi i.MX6UL NXP non continuerà.

Android Things su Smart Display con Google Assistant

Uno dei principi fondamentali per Google del suo sistema operativo Android Things è l’alimentazione di dispositivi che rimangono sicuri nel tempo. Fornire aggiornamenti software tempestivi over-the-air (OTA) è una parte fondamentale di questo. Le correzioni di stabilità e le patch di sicurezza sono supportate su piattaforme hardware di produzione e gli aggiornamenti automatici sono abilitati per tutti i dispositivi per impostazione predefinita. Per ogni versione di supporto a lungo termine, Google offrirà gratuitamente correzioni di stabilità e patch di sicurezza per tre anni, con opzioni aggiuntive per un supporto esteso. Anche dopo la fine della finestra di supporto ufficiale, gli sviluppatori saranno comunque in grado di continuare ad inviare aggiornamenti delle app ai propri dispositivi.

L’uso di Android Things Console per gli aggiornamenti software è limitato a 100 dispositivi attivi per uso non commerciale. Gli sviluppatori che intendono spedire un prodotto commerciale con Android Things devono firmare un accordo di distribuzione con Google per rimuovere il limite.

Negli ultimi mesi, Google ha lavorato a stretto contatto con i suoi partner per introdurre sul mercato prodotti costruiti su Android Things tra cui gli Smart Speakers di LG e iHome e Smart Display di Lenovo, LG e JBL, che integrano le funzionalità di Google Assistant e Google Cast. Questi prodotti saranno a breve disponibili sul mercato. Startup e agenzie anche possono utilizzare Android Things per creare prototipi di nuovi prodotti per una serie diversificata di casi d’uso, tra cui docking station per trasmettere in modo sicuro dati sanitari da dispositivi indossabili su servizi di cloud.

Android Things OS sta per aprire la strada per diverse nuove esperienze di utilizzo di dispositivi intelligenti in grado di connettersi ad internet.

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