Android Wear 2 supporta app standalone, Strava e Uber le prime

Android Wear 2 introduce il supporto per le applicazioni standalone sullo smartwatch, quelle che non necessitano dell'installazione sullo smartphone per funzionare, ma solo nel wearable.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Google avrebbe dovuto rilasciare la piattaforma Android Wear 2.0 lo scorso ottobre, ma poi ha deciso di rinviare il lancio ai primi mesi di quest’anno. Per smorzare l’attesa, il team dietro lo sviluppo della versione per smartwatch della piattaforma Android aveva anticipato una novità che l’iterazione 2.0 avrebbe aggiunto al sistema operativo portabile: il supporto per le applicazioni standalone. Il 9 febbraio Google ha ufficialmente lanciato Android Wear 2.0, e il giorno dopo è stata annunciata la prima app standalone compatibile: Strava. A questa se ne aggiungeranno ben presto delle altre.

Cosa significa app standalone? Che le applicazioni non necessitano dell’installazione sullo smartphone per funzionare, ma solo nel wearable. Questo significa che gli utenti che indossano uno smartwatch Android Wear 2.0 – prima versione della piattaforma ad aver introdotto questo supporto – possono installare l’app solo sullo smartwatch bypassando l’installazione sullo smartphone. Secondo Google, questo va ad incentivare gli sviluppatori di app per Android e iOS mentre gli utenti possono cercare, installare e utilizzare le applicazioni senza dover prendere in mano lo smartphone. Questo grazie anche al Play Store on-watch, ovvero l’accesso al catalogo del Play Store direttamente sull’orologio.

La prima app standalone per Android Wear 2.0 a debuttare è Strava, disponibile per il download dal 10 febbraio.  E’ quindi possibile tenere traccia di distanza, tempo, calorie bruciate, tempi intermedi e frequenza cardiaca tutto direttamente sull’orologio, senza aver bisogno di collegare lo smartphone.

Prima di Android Wear 2.0, l’orologio doveva essere collegato ad uno smartphone con installata l’app Strava e avere attiva una connessione ad internet per tracciare i dati e analizzarli. Ora, qualsiasi orologio Android Wear aggiornato alla versione software 2.0 e con GPS e connettività mobile puo’ usare Strava in maniera indipendente dall’associazione con lo smartphone. 

Mateo A. Ortega, capo dell’ integrazione per Strava ha detto della nuova applicazione: "Accogliamo con favore il rilascio attesissimo di Android Wear 2.0", considerando la novità del supporto per le app standalone "una soluzione innovativa che spinge oltre i limiti di ciò che pensavamo fosse possibile. Questa piattaforma presenta molte caratteristiche che avvantaggiano gli atleti che usano Strava, come ad esempio la possibilità di registrare e caricare attività in maniera indipendente del loro telefono cellulare". 

L’applicazione Strava è disponibile per il download nel Play Store on-watch che si trova integrato in Android Wear 2.0.

Strava per Android Wear 2

UBER PER ANDROID WEAR 2.0 – Uber ha annunciato che la sua applicazione sarebbe stata disponibile per gli orologi Android Wear nel 2015. Sono passati quasi due anni da questo l’annuncio, ma con il lancio di Android Wear 2.0 la app è pronta per essere utilizzata direttamente al polso. Chi ha uno smartwatch con Android Wear 2.0 puo’ quindi scaricare l’app Uber direttamente dall’App Store in-watch per prenotare una corsa, verificare dove si trova il pilota che stiamo aspettando, scegliere le destinazioni favorite, confrontare i prezzi e l’ETA in tempo reale sullo schermo dell’orologio, senza dover tirare lo smartphone fuori dalla tasca.

Uber su Android Wear 2.0

Google, in attesa della distribuzione della nuova versione della piattaforma, aveva anticipato alcune tra le prime applicazioni standalone in arrivo per Android Wear 2.0: una per la messaggistica, una seconda per i viaggi, e la terza per la salute. Queste dovrebbero arrivare immediatamente dopo quella di Strava e di Uber, che sono state le prime disponibili.

La prima app standalone in arrivo per Android Wear si chiama Glide ed è pensata per semplificare la messaggistica video e avviare una conversazione direttamente sull’orologio solo toccando il collegamento ad un contatto specifico. La seconda applicazione è Foursquare e consentirà ai viaggiatori di conoscere i migliori posti dove mangiare, bere, e da esplorare tramite notifiche direttamente sul quadrante. La terza app si chiama Lifesum, questa pensata per gestire lo stato della salute, e permetterà agli utenti di monitorare facilmente la loro assunzione di acqua e pasti attraverso il loro giorno. L’idea è che tenere sotto controllo pasti e acqua durante il giorno possa contribuire ad avere una vita più sana.

Android Wear 2.0 al debutto è disponibile solo all’interno dei nuovi orologi LG Watch Sport e LG Watch Style, ma ci sono molti smartwatch esistenti che saranno aggiornati (QUI l’elenco).

Oltre al supporto per le applicazioni standalone, l’aggiornamento Android Wear 2.0 introduce anche uno store dedicato da dove scaricare applicazioni, una rivista interfaccia utente, maggior supporto per la messaggistica e il monitoraggio delle attività fitness, e altro ancora. Il Play Store in Android Wear 2.0 funziona solo quando l’orologio è collegato ad un telefono cellulare via Bluetooth o quando è collegato a una rete Wi-Fi o rete mobile.

Dopo il lancio dell’Asus ZenWatch 3 all’IFA all’inizio di settembre, non sono stati lanciati altri smartwatch alimentati da Android Wear entro la fine del 2016, tutto rinviato al 2017 in attesa del lancio di Android Wear 2.0. Questa piattaforma è ora disponibile, dunque nei prossimi mesi dovremmo assistere al lancio di nuovi smartwatch AW. Per i fan di Motorola, l’azienda ha confermato purtroppo di non avere in programma di fare un nuovo smartwatch da lanciare nel prossimo futuro.

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