Android consentira’ di registrare le chiamate senza app esterne

Per soddisfare i requisiti di conformita' alle normative sulla gestione della privacy, il dispositivo durante le registrazioni emettere un suono acustico ogni 15 secondi.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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E’ una violazione della privacy registrare una telefonata se non si dice alla persona con cui si è al telefono della registrazione eppure ci sono numerosi proprietari di smartphone Android che installano applicazioni di terze parti appositamente per registrare le telefonate. Mentre oggi Android nativamente non consente di registrare telefonate, questo potrebbe cambiare a partire dalla prossima iterazione Android 9.0 il cui nome al momento conosciamo solo con la iniziale ‘P’.

Come riportato dal sito Neowin, riferimenti come "tono di registrazione della chiamata" trovati in righe di codice all’interno del codice sorgente di Android in sviluppo (Android Open Source Project, AOSP) portano a presumere che Google starebbe lavorando ad una funzionalità nativa per consentire la registrazione delle chiamate sui dispositivi mobili in Android 9.0, che succederà quest’anno Android 8.0 Oreo.

Registrare una telefonata viola la privacy se non si informa l’interlocutore della registrazione – addirittura anche i call center adesso avvisano che "la telefonata potrebbe essere registrata" – per cui Google per stare in regola con le leggi di molti paesi avrebbe previsto l’emissione di un segnale acustico ogni 15 secondi nel corso della telefonata che viene registrata cosi’ anche chi viene registrato puo’ sapere della registrazione in corso, indipendentemente dal fatto che chi registra lo abbia avvisato oppure no. Il suono dovrebbe essere come quello che ancora a volte si puo’ sentire nelle telefonate in cui il chiamante ha una tariffa con addebito ogni 30 secondi o al minuto.

Il suono acustico viene attivato dal sistema in automatico e non puo’ essere in alcun caso disattivato dall’utente, in quanto è necessario per "soddisfare i requisiti di conformità alle normative", mentre gli operatori telefonici avrebbero la possibilità di disabilitare il tono se in rispetto delle leggi locali: "Aggiunta dell’opzione di configurazione del vettore per specificare se il gestore richiede che venga riprodotto il tono di registrazione incall" è il nome di un commit trovato nell’Android Open Source Project.

Al momento nell’AOSP sono stati trovati solo alcuni riferimenti alla funzionalità nativa per la registrazione delle chiamate in Android e non si sa se, quando arriverà, sarà disponibile attraverso una vera e propria applicazione standalone oppure una sezione all’interno dell’app ‘Telefono’ tradizionale. La prima soluzione potrebbe essere la migliore, cosi’ gli utenti avrebbero modo di gestire in maniera semplice tutte le chiamate registrate in un vero e proprio archivio, magari anche da rendere privato tramite password, pin o autenticazione biometrica. In questo archivio, ipotizziamo, l’utente potrebbe gestire i file di registrazione per ascoltarli, editarli o aggiungere note e condividere.

Esistono già oggi applicazioni nel Play Store che consentono di effettuare la registrazione delle chiamate ma alcune potrebbero non rispettare le leggi sulla privacy di alcuni paesi (problema che Google prevederebbe di risolvere emettendo il segnale acustico di cui sopra) quindi forse il motivo per cui la società di Mountain View si è decisa di implementare nativamente la registrazione delle telefonate a livelo di sistema operativo potrebbe essere per evitare che gli utenti si affidino a queste app di terze parti non rispettose delle leggi ma anche per tutelare la privacy degli utenti stessi che ne fanno uso, in quanto non è da escludere che alcuni sviluppatori malintenzionati possano distribuire software che registrano le chiamate ma anche le rubano.

Google presenterà in anteprima Android P alla prossima conferenza degli sviluppatori I/O 2018 in programma nel prossimo mese di Maggio, prima del rilascio pubblico previsto verso la fine dell’Estate.

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