Come dice un detto.. non è tutto oro quello che luccica. Dopo una partenza più che positiva, Apple Pay inizia a soffrire di alcuni problemi, molti dei quali legati al fatto che certi negozi non sono ancora pronti.

Ci sono infatti dei problemi di gioventù che non dipendono né da Apple nè dallo stesso servizio. Sono i rivenditori che si devono adeguare il prima possibile, fornendo ai loro dipendenti un training adeguato per poter gestire i pagamenti tramite il melafonino.

La situazione, almeno negli USA, non è tra le più rosee: secondo infatti una recente ricerca condotta dalla società Phoenix Marketing International, due terzi degi utenti iPhone hanno ancora qualche difficoltà con Apple Pay.

Gli ostacoli più grandi ci sono non appena si arriva alla cassa: spesso il cassiere impiega troppo tempo per registrare correttamente il pagamento, e a volte vengono effettuati per sbaglio degli addebiti doppi.

Altre volte, il POS per Apple Pay non funziona, oppure il cassiere non ha dimestichezza con il sistema di pagamento realizzato dalla casa di Cupertino, tanto che il cliente è costretto a pagare in un’altra maniera.

Infine, certi utenti trovano ancora un pò scomoda l’interfaccia di Apple Pay, soprattutto quando si tratta di selezionare la carta di credito (salvata in precedenza) per procedere con l’acquisto.

Ecco il commento di Greg Weed, responsabile del Card Research di Phoenix: "Le transazioni iniziali potenziali vengono ridotte all’osso, a causa del basso tasso di ripetizione del pagamento e dalle opportunità perse."

"La domanda c’è: 59% degli utenti Apple Pay sono entrati in un negozio e hanno chiesto di pagare con Apple Pay. Ed è lì che si annida la delusione: il 47% è entrato in un negozio con supporto ufficiale ad Apple Pay, per poi scoprire che il punto vendita in questione non accettava Apple Pay."