Tim Cook contro le politiche Privacy di Facebook e Google

Il CEO di Apple Tim Cook ha un chiaro messaggio agli utilizzatori del web, specie dei servizi di Google e Facebook, tra le altre aziende: 'raccolgono le vostre informazioni offrendovi servizi gratuiti per rivenderle e guadagnarci sopra'.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Non è chiaro quanto aziende del calibro di Facebook e Google hanno a cuore la privacy di tutti coloro che utilizzano i loro servizi gratuiti. Questo è il punto di vista di Tim Cook, o almeno è quello che ha voluto farci credere Lunedi, quando parlando nel corso dell’evento Champions of Freedom Awards Dinner organizzato dall’Electronic Privacy Information Center a Washington, il CEO di Apple ha avuto parole da spendere, neanche troppo carine, nei confronti delle imprese della Silicon Valley sul tema di privacy e sicurezza.

Come riportato da TechCrunch, Cook ha detto: "Sto parlando a voi dalla Silicon Valley, dove alcune delle aziende più importanti e di successo hanno costruito le loro imprese per i loro clienti nel tentativo di avere le loro informazioni personali. Stanno divorando tutto quello che possono imparare su di te e cercano di monetizzare con queste informazioni. Pensiamo che sia sbagliato. E non è il tipo di società che Apple vuole essere."

Non è difficile immaginare che tra le "aziende importanti e di successo" riprendendo le parole di Cook ci sono Google e Facebook. Infatti, Cook ha continuato a offrire alcuni dei suoi più pensieri su ciò che le aziende come quelle appena citate fanno con i dati delle persone.

Ha detto Cook: "Si può pensare bene di questi servizi cosiddetti gratuiti, ma non pensare che hanno la tua e-mail, la cronologia delle ricerche e ora anche le foto di famiglia, e che i dati vengono estratti e venduti per chissà quale scopo pubblicitario. E pensiamo che tra qualche giorno, i clienti vedranno questo per quello che è."

Chissà se Tim Cook avrà ragione, ma al momento le persone sono troppo impegnate ad utilizzare tutti i divertimenti che il Web offre, gratis, spesso mettendo in secondo piano la propria privacy. Per riassumere il pensiero di Cook, le persone inconsciamente non si preoccupano che colossi del calibro di Google e Facebook non si preoccupano la loro vita, vogliono solo usare i loro dati per fare soldi.

Cook, però, ha presentato la questione in termini anche politici e morali. Ha detto: "Noi crediamo che le persone hanno il diritto fondamentale alla vita privata. Il popolo americano lo richiede, la Costituzione lo richiede, la morale lo esige.".

Può anche darsi che le generazioni future rivaluteranno il concetto morale della privacy, ma al momento, tuttavia, la massa delle persone non si preoccupa della privacy sul web. I benefici a breve termine garantiti dai social network, dalla condivisione di informazioni e di dati, il tutto gratuitamente, non fa preoccupare le persone.

Anche se Cook è stato premiato da EPIC per la sua "leadership aziendale" per quanto riguarda la gestione del tema privacy, la questione è come gran parte del suo pensiero cambierà il comportamento degli esseri umani ordinari.

Nessun riferimento specifico, dal Ceo di Cupertino, ma le parole "… e ora anche le foto di famiglia…" sono un riferimento chiaro al nuovo servizio offerto da Google per le foto (la nuova app Google Foto), che permette di salvare nel proprio spazio cloud gratuito di Google (illimitato e gratuito) tutte le immagini e i video che si desidera, anche gli scatti e le registrazioni catturate con la fotocamera, subito salvate ‘ in the cloud ‘.

Il Ceo di Apple ha voluto sottolineare che la società di Cupertino fa business non con i dati delle persone ma con i prodotti e con i servizi offerti.

E voi come la pensate? Diteci la vostra tra i commenti qui sotto.

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