Apple OS X El Capitan: supporto completo alla tecnologia TRIM

Il prossimo autunno arriverà il tanto atteso aggiornamento del sistema operativo OS X 10.11 El Capitan, il quale serve essenzialmente a rifinire l'esperienza d'uso sui computer Mac, con migliorie sotto ogni punto di vista, dalla ricerca alla velocità d'apertura delle app. E non mancherà il supporto nativo alla tecnologia TRIM per i drive SSD.

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gabrico

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Se siete possessori di un computer Mac con un SSD di terze parti, sarete felici di sapere che il prossimo aggiornamento del sistema operativo OS X El Capitan ha delle importanti novità per quanto riguarda la gestione dei file salvati nelle unità a stato solido. Ecco qui di seguito tutti i dettagli sull’update, che vi ricordiamo sarà disponibile per il download gratuito a partire dal prossimo autunno.

A differenza degli hard disk tradizionali, i drive SSD risentono di un calo delle prestazioni nel corso del tempo, questo perchè i chipset di memoria supportano un numero massimo di scritture e letture. Stiamo parlando di miliardi e miliardi di operazioni possibili, e con un utilizzo normale non ci dovrebbero essere problemi di alcun genere. Ma il discorso ovviamente cambia se il computer viene utilizzato in maniera intensiva, soprattutto nell’ambiente professionale, dove la scrittura e la lettura di centinaia o migliaia di file al giorno è una cosa assolutamente nella norma. Per preservare le prestazioni dell’unità SSD nel tempo, sono state sviluppate delle tecnologie hardware e software, e finalmente anche nell’ambiente Mac arriva la tecnologia TRIM. Di che si tratta? Quali vantaggi porta all’utente finale? Andiamo con ordine.

Senza entrare nei dettagli tecnici, i File System più moderni non cancellano i dati quando un file viene eliminato dall’utente, ma semplicemente vengono segnalati i settori che si sono liberati. Il problema arriva quando bisogna immettere delle nuove informazioni. Per avere il massimo della velocità del drive SSD sia in scrittura che in lettura, un controller è necessario, e la tecnologia TRIM serve propri a gestire lo spazio che si libera pian piano.

Alcuni di voi staranno pensando: ma la tecnologia TRIM non esiste da anni su Windows? Come mai appena adesso è stata introdotta da Apple? In effetti è passato un bel po’ di tempo da quando Microsoft ha deciso di supportare pienamente TRIM per i drive SSD, e Apple dal canto suo supporta tale tecnologia già dal vecchio OS X Lion, ma con una differenza importante: rispetto a Windows, nell’ambiente Mac il controller tiene d’occhio soltanto i drive SSD venduti assieme ai Mac. In poche parole, con un’unità SSD di terze parti la strada era tutta in salita, e i risultati non erano affatto garantiti. Ad esempio, si dovevano disattivare le firme dei KEXT, con notevoli rischi. Ma presto la situazione migliorerà.

Stando a quanto svelato dalla stessa Apple, all’interno di OS X El Capitan sarà presente un comando specifico per attivare la tecnologia TRIM, anche sui computer Mac equipaggiati con un SSD di terze parti. Apple comunque ci tiene ad avvisare gli utenti che la piena compatibilità non è garantita, e ogni responsabilità è dell’utente:

“Questo strumento forza l’abilitazione di TRIM per tutti i dispositivi compatibili, anche se non sono stati verificati per funzionare correttamente in tale modalità. Se decidi di utilizzare questo strumento per abilitare TRIM, non potrai ritenere Apple responsabile di qualunque conseguenza che possa derivarne, incluso e non limitato alla perdita o alla corruzione dei dati.”

Al momento non sappiamo se in futuro la compatibilità migliorerà, anche se abbiamo qualche dubbio a riguardo. In fondo, Apple ha tutto l’interesse a spingere l’acquisto di SSD direttamente dal proprio store. Ci teniamo comunque a sottolineare che i produttori da un po’ di tempo propongono nei drive più evoluti delle tecnologie hardware alternative al TRIM e che funzionano davvero molto bene. Insomma, gli "smanettoni" saranno certamente contenti di questa piccola novità, ma all’utente comune cambierà ben poco. Ma meglio di niente.

Vi ricordiamo che OS X El Capitan può essere considerato senza problemi come la naturale evoluzione di OS X Yosemite. Le novità più importanti non sono estetiche, bensì funzionali, con miglioramenti per quanto riguarda le prestazioni in generale, la velocità d’apertura dei file e la compatibilità con formati e periferiche di ogni genere.

Dei miglioramenti importanti si trovano anche nel sistema di ricerca Spotlight, che adesso supporta un linguaggio più umano e meno tecnico. E siamo convinti che tante novità sono ancora nascoste, pronte per essere scoperte nelle prossime Beta. Come sempre, non appena avremo ulteriori informazioni sulle feature presenti in OS X 10.11, ve lo faremo prontamente sapere.

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