Apple brevetta i pulsanti virtuali per iPhone

Apple brevetta un sistema in grado di rilevare metodi di input che vanno oltre lo schermo. L'utente potrebbe interagire con il proprio smartphone senza toccare fisicamente il display.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

A Apple è stato concesso dallo US Patent and Trademark Office il brevetto #9.250.734 deominato "Proximity and multi-touch sensor detection and demodulation" traducibile in "sensore di rilevamento e demodulazione di prossimità e multi-touch" che si riferisce ad un sistema in grado di rilevare metodi di input che vanno oltre lo schermo. Apple ha brevettato una tecnologia per rendere compatibili i propri dispositivi con delle periferiche di controllo che permettono all’utente di interagire ‘oltre’ lo schermo multi-touch di un dispositivo, senza entrarne in contatto diretto.

Nel concreto, il sensore brevettato è in grado di rilevare movimenti nella direzione opposta l’asse z rispetto allo schermo di un iPhone. Grazie a dei fotodiodi o altri sensori di rilevamento di prossimità che lavorano insieme ai tradizionali display multitouch, l’utente potrebbe interagire con il proprio smartphone senza toccare fisicamente il display.

Per semplificare ancora di piu’ il concetto, questa tecnologia sarebbe in grado di far captare dallo smartphone dei movimenti o delle azioni che con la mano, le dita o altro oggetto attivo si compiono in prossimità del display del telefono, ma senza toccarlo fisicamente. Se conoscete l’oggetto, immaginate che l’iPhone sia il Kinect per la X-Box, in grado di rilevare i movimenti dell’utente a distanza attraverso molteplici sensori, senza entrare in contatto con il dispositivo.

Apple – foto dal brevetto

È una tecnologia simile al Touch 3D che troviamo su iPhone 6s, dal momento che Apple utilizzerebbe un elemento di rilevamento capacitivo disposto lungo la superficie del display. La tecnologia Touch 3D presente gia’ su iPhone 6s utilizza uno strato di fotodiodi sulla parte superiore degli iPhone per rilevare la pressione esercitata sullo schermo.

Le interfacce senza contatto diretto sono state a lungo studiate come mezzo di input per diverse applicazioni, anche se recente qualcosa di importante non si è visto ancora sugli smartphone – Samsung sfrutta la fotocamera frontale per far terminare una chiamata o far compiere altre azioni ai suoi smartphone di fascia piu’ alta, ma non ha niente a che vedere con la tecnologia piu’ avanzata a cui lavora Apple.

Apple – foto dal brevetto

Si dice che il brevetto sia una conseguenza dell’acquisizione da parte di Apple conclusa nel 2013 di PrimeSense, società israeliana che ha sviluppato una tecnologia di motion capture 3D e che ha lavorato sulla prima generazione di Kinect per Xbox.

Con il brevetto di oggi, Apple propone una soluzione ottimizzata del Kinect per essere implementata su iPhone, MacBook e altri dispositivi portatili. Il funzionamento puo’ essere spiegato in questo modo: attraverso l’uso di LED a infrarossi e fotodiodi sulla parte frontale dell’iPhone, la luce generata dai LED rimbalza sul dito dell’utente posto di fronte al display, quindi viene registrato il segnale dal fotodiodo che lo converte in una azione che il telefono deve compiere. Implementando più strati di sensori, il sistema può rilevare un dito, un palmo di una mano o altro oggetto che oscilla appena sopra la superficie del display.

In un esempio dal concetto abbastanza futuristico, sopra il display dell’iPhone le luci a LED potrebbero far comparire una tastiera virtuale che l’utente potrebbe utilizzare per inserire del testo in un documento. 

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