FBI potrebbe sbloccare un altro iPhone per un caso in Arkansas

L'FBI dice che il procuratore non sa abbastanza per dire se è davvero necessario sbloccare l'iPhone e l'iPod di due ragazzi accusati di omicidio.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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L’FBI si distacca dalla dichiarazione di un procuratore dell’Arkansas che ha detto che l’agenzia federale avrebbe contribuito a sbloccare un iPhone e iPod appartenenti a due adolescenti accusati di omicidio. Questo alcuni giorni dopo che i funzionari federali statunitensi hanno detto di essere riusciti con successo a sbloccare l’iPhone appartenente ad uno degli attentatori di San Bernardino non avendo quindi piu’ bisogno dell’aiuto di Apple.

Un portavoce dell’ufficio dell’Fbi a Little Rock ha detto all’Associated Press lo scorso 31 marzo che non ha abbastanza informazioni su uno dei due dispositivi Apple per avere la certezza che cio’ che si potrebbe estrarre da essi potrebbero davvero aiutare nell’indagine.

"Il 28 marzo 2016, FBI Little Rock ha ricevuto una richiesta di assistenza investigativa per sbloccare dispositivi Apple," ha detto l’agenzia in un comunicato. "L’FBI riceve spesso richieste da parte dei nostri partner locali per fornire assistenza tecnica di esperti. Le richieste vengono esaminate caso per caso. Al momento della richiesta, nessuna informazione è stata fornita per quanto riguarda i modelli di dispositivi o sistemi operativi [da sbloccare], pertanto FBI Little Rock non era in grado di indicare se sarebbero stati in grado di fornire assistenza. L’FBI non dispone attualmente il possesso dei dispositivi. "

Il processo che vede coinvolto anche un ragazzo di 18 anni per omicidio è stato rinviato a giugno in modo da lasciare ai procuratori il tempo per chiedere l’aiuto dell’FBI per sbloccare un suo dispositivo Apple che – ritiene la polizia – potrebbe contenere prove per incriminarlo.

Il 30 marzo scorso, Cody Hiland, un pubblico ministero di Faulkner County, ha detto all’Associated Press che l’FBI aveva approvato la richiesta del suo ufficio e del Dipartimento di Polizia di Conway di sbloccare i dispositivi. "Abbiamo ragione di credere che ci siano informazioni molto importanti da usare come prove sul dispositivo," ha detto Hiland a ABC KATV.

Oltre al ragazzo di 18 anni ce ne è uno anche di 15 anni al centro del processo, entrambi accusati i nonni del secondo, stando al rapporto della polizia. Entrambi i ragazzi hanno entrambi dichiarato di essere non colpevoli per l’accusa di omicidio, rapina aggravata e altre accuse.

Si sapeva che se l’FBI fosse riuscita a sbloccare da sola (o comunque con l’aiuto di esperti) l’iPhone appartenente ad uno degli attentatori di San Bernardino non avendo quindi piu’ bisogno dell’aiuto di Apple si sarebbe creato un precedente. Prima di questo, in molti casi giudiziari si è cercato di chiedere l’aiuto di Apple per sbloccare dispositivi appartenenti a persone sotto accusa con l’intento di avere accesso a informazioni presunte importanti, ma la società di Cupertino non ha mai dato una mano. Adesso che si è scoperto che l’aiuto di Apple non serve per sbloccare un iPhone, si vuole scoprire come è stato possibile sbloccare l’iPhone, la stessa Apple ha chiesto lumi all’Fbi di svelare come ci è riuscita.

Il procuratore distrettuale di Manhattan Cyrus Vance ha detto in una conferenza stampa il mese scorso che il suo ufficio dispone di 175 iPhone a cui non può accedere a causa della crittografia, e quindi non possono essere usati come prove in diversi casi, tra cui omicidio, tentato omicidio e casi di abuso sessuale, Vance ha detto, come riportato da ABC News. "Questo è diventato, signore e signori, il selvaggio West della tecnologia", ha detto. "E’ molto difficile spiegare a una vittima di un crimine che non possiamo ottenere le prove che possono provare che l’individuo può aver commesso il reato."

FBI sblocca iPhone, Apple vuole sapere come

http://www.pianetacellulare.it/Articoli/Apple/41435_FBI-sblocca-iPhone-Apple-vuole-sapere-come.php

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