Apple citata in giudizio da Caltech per presunta violazione brevetti Wi-Fi

Apple è stata citata in giudizio da Caltech con l'accusa di aver utilizzato chip Wi-Fi che violano quattro dei brevetti dell'università.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Apple è stata citata in giudizio da Caltech con l’accusa di aver utilizzato chip Wi-Fi che violano quattro dei brevetti dell’università.

In una causa intentata il 26 maggio 2016, la Caltech sostiene che la Apple ha utilizzato e beneficiato di una sua tecnologia brevettata, che è stata pubblicizzata in quasi tutti i prodotti principali della società di Cupertino a partire dall’iPhone 5 in poi.

Con questa causa, il California Institute of Technology spera di bloccare le vendite dei prodotti di Apple che violano i brevetti in questione e anche spera di ottenere un risarcimento in denaro dei danni conseguenti la violazione.

Stando a quanto si legge nel documento di citazione in giudizio, la Caltech ritiene che i suoi brevetti utilizzati da Apple senza averne chiesto la licenza riguardano gli standard Wi-Fi piu’ recenti – 802.11ne e 802.11ac – che servono a consentire trasmissioni di dati più veloci, oltre che piu’ performanti. I brevetti sono stati concessi alla Caltech tra il 2006 e il 2012.

Apple non è l’unica chiamata in causa per aver violato questi stessi brevetti: c’è anche Broadcom, il produttore di chip Wi-Fi utilizzati in iPhone, MacBook e altri prodotti Apple.

Indirettamente, Apple viene accusata doppiamente, essendo la società di Cupertino uno dei maggiori clienti di Broadcom, dal momento che i pagamenti di Apple rappresentano circa il 14 per cento delle entrate della Broadcom.

A meno che le parti non trovino un accordo in fretta, il caso potrebbe durare anni. Non si potrà chiudere facilmente accusando la Caltech di ‘trollare’, ovvero quando società che possiedono vecchi brevetti citano in giudizio società importanti solo per riuscire a prendere del denaro. 

Caltech è un’università privata statunitense che ha sede nella città di Pasadena, fondata nel 1891 dall’imprenditore locale e politico Amos Throop.

Al momento Apple non ha commentato la denuncia.

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