Antitrust europea: Apple Pay favorito su iPhone e iPad per i pagamenti nei negozi, limita la concorrenza

La Commissione europea si interroga sul fatto che Apple impedisca a terzi di accedere al modulo NFC nei suoi dispositivi iOS per fornire i loro servizi di mobile payment per consentire di pagare nei negozi con iPhone e iPad, rendendo possibile l'utilizzo solo di Apple Pay.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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In una nota pubblicata il 2 maggio 2022, la Commissione europea riferisce di aver informato Apple della sua opinione preliminare di abuso della sua posizione dominante nel mercato dei servizi di portafogli mobile sui dispositivi iOS. Da quanto si apprende, per l’Antitrust europea Apple limita la concorrenza nel mercato dei mobile wallets nei suoi dispositivi limitando l’accesso alla tecnologia NFC ("Near-Field Communication"), quella che viene utilizzata per i servizi di pagamenti contactless tramite dispositivi mobili nei negozi. La Commissione contesta, in particolare, la decisione di Apple di impedire agli sviluppatori di app di terze parti l’accesso sui dispositivi iOS all’hardware e al software necessari per la fornitura dei loro servizi di mobile payment, rendendo quindi possibile il solo uso su iPhone e iPad della soluzione proprietaria Apple Pay per pagare nei negozi.

La vicepresidente esecutiva Margrethe Vestager, responsabile della politica di concorrenza, ha dichiarato: “I pagamenti mobile svolgono un ruolo in rapida crescita nella nostra economia digitale. È importante per l’integrazione dei mercati dei pagamenti europei che i consumatori beneficino di un panorama dei pagamenti competitivo e innovativo. Abbiamo indicazioni che Apple abbia limitato l’accesso di terze parti alla tecnologia chiave necessaria per sviluppare soluzioni di mobile walles rivali sui dispositivi Apple. Nella nostra comunicazione, abbiamo preliminarmente rilevato che Apple potrebbe aver limitato la concorrenza, a vantaggio della propria soluzione Apple Pay. Se confermato, tale condotta sarebbe illegale secondo le nostre regole sulla concorrenza”.

La tecnologia di prossimità NFC ‘tocca e vai’ è incorporata in quasi tutti i nuovi dispositivi mobili e molti dispositivi indossabili che escono sul mercato, non solo di Apple ma di moltissimi altri brand, per consentire i pagamenti contactless nei negozi attraverso servizi quali Apple Pay, Samsung Pay, Google Pay, Garmin Pay e altri ancora, a seconda della compatibilità. Questa tecnologia consente la comunicazione tra un telefono cellulare, un tablet o uno smartwatch e i terminali di pagamento nei negozi (POS), tramite il semplice sfioramento o minimo contatto, per effettuare un pagamento. NFC offre un’esperienza di pagamento fluida ed è diventato uno standard a livello mondiale, praticamente disponibile in quasi tutti i terminali di pagamento nei negozi abilitati.

Apple Pay è la soluzione di portafoglio mobile di Apple disponibile su iPhone (iOS) e iPad (iPadOS) dal 2014, utilizzata per consentire di pagare contactless tramite smartphone/tablet nei negozi fisici e online.

Non è un segreto che Apple su iPhone e iPad preferisce utilizzare un ecosistema piuttosto "chiuso", poichè l’azienda preferisce avere sottocontrollo ogni aspetto dell’esperienza utente che offre nei suoi prodotti al fine di garantire la migliore qualità possibile ai suoi clienti, cosa che però comporta di fatto delle limitazioni agli sviluppatori di terze parti, in questo caso quelli di servizi di mobile payment.

Ad esempio, negli Stati Uniti i proprietari di iPhone o iPad con iOS 7 o versione successiva possono installare e utilizzare Google Pay ma solo per inviare denaro ad amici e parenti, non per pagare nei negozi. Questo perchè il modulo NFC sui dispositivi di Apple, dove disponibile, non è accessibile a Google.

"La Commissione ritiene preliminarmente che Apple goda di un notevole potere di mercato nel mercato dei dispositivi mobili intelligenti e di una posizione dominante nei mercati dei mobile wallets" si legge nel comunicato dell’Antitrust. "In particolare, Apple Pay è l’unica soluzione di mobile wallet che può accedere all’input NFC su iOS. Apple non lo rende disponibile agli sviluppatori di app di terze parti di portafogli mobile".

Limitare l’accesso all’input NFC su iPhone e iPad solo a Apple Pay "ha un effetto di esclusione sulla concorrenza e porta ad una minore innovazione e ad una minore scelta per i consumatori di portafogli mobile su iPhone" spiega la Commissione. "Se confermata, tale condotta violerebbe l’articolo 102 del Treaty on the Functioning of the European Union (‘TFEU’) che vieta l’abuso di posizione dominante sul mercato".

La Commissione precisa di aver messo in discussione con questa sua ‘opinione preliminare’ solo l’accesso all’input NFC da parte di sviluppatori di terze parti fornitori di servizi di portafogli mobile per i pagamenti nei negozi, non contestando le restrizioni online né i presunti rifiuti di accesso ad Apple Pay per prodotti specifici di concorrenti di cui la stessa Commissione ha annunciato di nutrire preoccupazioni quando ha avviato l’indagine approfondita sulle pratiche di Apple in merito ad Apple Pay il 16 giugno 2020. 

La nota completa della Commissione europea si può trovare all’indirizzo ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/ip_22_2764

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