MyShake, app che sfrutta gli Smartphone per rilevare Terremoti

Sfruttare con un'app l'oltre 1 miliardo di smartphone al mondo per creare la piu' grande rete sismica al mondo e' l'obiettivo di MyShake, l'app gratuita disponibile per Android.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Sfruttare con un’app l’oltre 1 miliardo di smartphone al mondo per creare la piu’ grande rete sismica al mondo e’ l’obiettivo di MyShake, l’app gratuita sviluppata dai ricercatori dell’universita’ della California a Berkeley, guidati da Richard Allen.

Il principio di funzionamento è semplice: lasciando il telefono su un tavolo, o altra superficie piana, il dispositivo registra in background quello che sta succedendo nell’ambiente in cui si trova utilizzando l’accelerometro integrato; se una situazione fuori dal comune inizia ad accade come, ad esempio, un terremoto, il dispositivo rileva il movimento e l’attività sismica viene condivisa con i ricercatori. I dati raccolti da un singolo smartphone servono a poco, ma se vengono raggruppati in un unico grande sistema di archiviazione assieme ai dati raccolti da molteplici altri smartphone sparsi in tutto il mondo si potrebbe creare la piu’ grande rete sismica globale.

L’app non serve a rilevare il terremoto e riferire all’utente che "c’è un terremoto in corso" perchè se un terremoto è in corso la persona se ne accorge da sola; piuttosto, l’applicazione è stata progettata per migliorare i sistemi di allarme per i terremoti con la creazione di una grande rete sismica mondiale. Un utente potrebbe anche essere avvisato di un imminente terremoto dove si trova. La rete dovrebbe utilizzare le informazioni trasmesse da tantissimi dispositivi – come, ad esempio, smartphone – per rafforzare gli attuali sistemi di allerta distribuiti in tutto il mondo.

MyShake e’ stata presentata a Washington, in occasione della conferenza annuale dell’American Association for the Advancement of Science (AAAS) e per ora e’ disponibile solo per i dispositivi Android, anche se è prevista la realizzazione di una versione per iOS. E’ stata realizzata in collaborazione con Deutsche Telekom.

"Per sfruttare appieno le potenzialità del crowdsourcing, gli scienziati devono usare sensori che sono già in uso da parte dei consumatori, e sviluppare sistemi in grado di sfruttare i dati provenienti da questi sensori con un impatto minimo per i proprietari, e devono fornire ai proprietari dei benefici reali per convincerli a partecipare", si legge nel documento, pubblicato su Science Advances dai ricercatori dell’Università di Berkeley che hanno sviluppato la metodologia.

MyShake come funziona

"MyShake utilizza gli accelerometri sugli smartphone comuni ed è gratuitamente disponibile sul Google Play Store, installa facilmente, si aggiorna in automatico, utilizza poca energia" spiega il documento. La partecipazione al programma consente di ricevere avvisi e informazioni sui terremoti in corso rilevati dalla community.

Lo smartphone deve essere fermo su una superficie per rilevare correttamente i movimenti di un terremoto; l’app non funziona se è in tasca o si tiene in mano. I ricercatori hanno detto di aver speso molto tempo per calibrare l’applicazione correttamente al fine di distinguere movimenti compiuti dall’utente da quelli associabili ad un terremoto. L’applicazione funziona meglio quando ci sono circa 300 dispositivi che rilevano i movimenti in ​​una zona del raggio di 69 miglia.

Quello che si puo’ quindi intuire è che piu’ persone usano l’app piu’ diventa precisa e utile. Quando ci sarà un importante numero di utenti, il dispositivo oltre ad inviare dati al Servizio geologico statunitense (Usgs) potrà anche creare degli avvisi per avvertire le persone dell’arrivo imminente del sisma. Secondo Popular Mechanics, circa il 60 per cento dei dispositivi in ​​una determinata zona hanno la possibilità di segnalare l’imminente attività sismica prima che l’onda del sisma si propaghi in tutto il raggio d’azione del terremoto. Come esempio, immaginate che un piccolo gruppo di utenti che si trova piu’ vicino all’epicentro di un sisma rilevi l’attività: l’arrivo imminente del terremoto potrebbe essere segnalato alle persone che si trovano nel raggio d’azione del terremoto, ma dove non è ancora arrivato l’effetto di propagazione delle onde sismiche.

MyShake – esempio di ShakeAlert

"In futuro, gli esistenti sistemi [per gli avvisi di allarme dei terremoti] che utilizzano reti tradizionali sismiche e geodetiche potrebbero beneficiare di MyShake; altrettanto MyShake potrebbe beneficiare dell’integrazione dei dati provenienti dalle reti tradizionali (…) le osservazioni anche da una stazione tradizionale sismica potrebbero contribuire a ridurre le incertezze nelle stime di un terremoto in MyShake. Allo stesso modo, un gruppo di telefoni con l’app MyShake potrebbe essere utilizzato per confermare una rilevazione preliminare di un terremoto da una o due stazioni tradizionali; i sistemi EEW più tradizionali richiedono che diverse stazioni rilevino movimenti prima di emettere un avviso" si legge nel documento.

Infine, MyShake potrebbe fornire avvisi a regioni che hanno poche stazioni tradizionali per la rilevazione di attività sismiche. Queste regioni includono Haiti e Nepal (di recente colpite da terremoti devastanti) e altre come l’Iran, l’Afghanistan, il Pakistan, Mongolia, Malesia, Indonesia e Filippine.

Secondo i ricercatori, MyShake e’ in grado di riconoscere con grande precisione terremoti superiori a magnitudo 5.

Noi vi abbiamo segnalato l’app e se vi interessa trovate MyShake gratis sul Play Store. Sappiate, tuttavia, che servirà del tempo perchè funzioni a pieno regime, servirà infatti un grande numero di utenti.

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