Google Play inizia a bloccare sui dispositivi rooted accesso ad alcune app

Dalla versione 5.0 per Android l'app Netflix blocca gia' l'accesso ai dispositivi rooted.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Quando Netflix ha rilasciato la versione 5.0 della sua app per dispositivi Android si è scoperto che questa nuova versione non poteva essere installata sui dispositivi rooted, ovvero quelli su cui è stato effettuati il processo di sblocco per superare i limiti che gli sviluppatori ed i tecnici hardware hanno impostato sul dispositivo. Ebbene, a quanto pare Netflix ha deciso di non rendere piu’ eseguibile la sua app per Android sui dispositivi rooted grazie ad una nuova opzione che Google ha iniziato a rendere disponibile per gli sviluppatori di app: la facoltà di decidere se la loro app puo’ o meno essere installata sui dispositivi rooted.

Nel caso di Netflix, l’applicazione se è gia’ stata installata sul dispositivo in una versione precedente la 5.0 che ha introdotto il cambiamento continua a funzionare su dispositivi rooted, ma non è possibile aggiornarla ad una versione piu’ recente tramite il Google Play, dove viene etichettata come ‘non compatibile’ con il device.

Anche se Netflix non ha specificatamente detto di aver iniziato a bloccare i dispositivi Android rooted, ha iniziato la distribuzione del nuovo aggiornamento con questo changelog: "la versione 5.0 funziona solo con dispositivi certificati da Google e soddisfano tutti i requisiti di Android".

Dopo che la nuova versione dell’app Netflix è stata rilasciata, molti utenti di Android hanno riportato che l’app risulta ora incompatibile con i loro telefon nel Play Storei, pensando in un primo momento ad un bug temporaneo che ne impediva l’installazione dal Play Store. Tuttavia, Netflix ha poi rilasciato la dichiarazione che segue, la quale risolve ogni dubbio: "Con la nostra versione 5.0 più recente, ci affidiamo completamente al Widevine DRM fornito da Google; Pertanto, molti dispositivi che non sono certificati da Google o sono stati modificati non lavoreranno più con la nostra applicazione più recente e quegli utenti non vedranno più l’applicazione Netflix nel Play Store."

Per chi non la conosce, Widevine è una tecnologia DRM creata da Google che funziona in varie piattaforme desktop e mobili la quale classifica i dispositivi in tre livelli di sicurezza al fine di evitare che i contenuti protetti del servizio online vengano scaricati e utilizzati in maniera diversa da quella non esplicitamente permessa.

Cosa significa? Che da ora in poi chi ha un dispositivo rooted/sbloccato non potrà piu’ scaricare l’app Netflix 5.0.4 o versione successiva dal Play Store.

Netflix è solo la prima di una serie di applicazioni che non saranno piu’ scaricabili/aggiornabili sui dispositivi Android sbloccati.

Una serie di recenti modifiche apportate da Google alla console per gli sviluppatori di Google Play indicano che in futuro gli sviluppatori potranno decidere se le loro app potranno o meno essere installate sui dispositivi rooted direttamente da Google Play. Questo potrà essere deciso attraverso la nuova scheda "Catalogo periferiche" aggiunta alla console.

Il sito Slashgear riporta che ci sono dei criteri che devono essere soddisfatti per impedire l’installazione di un’app su un dispositivo Android, tra cui "i dispositivi che non superano il test di integrità o quelli non certificati da Google", lista che comprende i dispositivi con root e con ROM Android personalizzate.

Coloro che non vedono l’ora di sbloccare lo smartphone nuovo appena gli arriva a casa per ‘sfruttarlo in tutte le sue potenzialità’ possono comunque stare tranquilli: anche se un’app non potrà essere scaricata direttamente dal Play Store di Google, resterà possibile installarla tramite file APK manualmente, cosa che potrebbero essere ben abituati a fare se sanno gia’ come completare un rooting.

Google introduce questa novità con l’obiettivo di migliorare l’esperienza dei propri utenti, ma di sicuro alcuni utenti potrebbero non essere felici di questo.

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