Google ha rimosso 600 App dal Play Store, violavano le regole sugli annunci

Google ha colto l'occasione per presentare un aggiornamento delle sue norme sull'utilizzo degli annunci nelle applicazioni Android.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Google ha annunciato di avere rimosso quasi 600 applicazioni dal Play Store, le stesse che ha poi anche bandito dalle sue piattaforme di monetizzazione tramite annunci, Google AdMob e Google Ad Manager, per aver violato le norme della società sulle implementazioni non consentite di annunci di disturbo e di annunci interstitial, ad esempio gli annunci che occupano tutto lo schermo o che interferiscono con il normale utilizzo della pagina e che non rendono chiaro come poter essere ignorati. L’anuncio è arrivato da Per Bjorke, Senior Product Manager dell’Ad Traffic Quality di Google in un post sul Google Security Blog.

"La frode pubblicitaria mobile è una sfida a livello di settore che può apparire in molte forme diverse con una varietà di metodi e ha il potenziale di danneggiare utenti, inserzionisti ed editori" ha commentato Bjorke, aggiungendo: "In Google, abbiamo team dedicati focalizzati sul rilevamento e l’arresto di sviluppatori malevoli che tentano di frodare l’ecosistema mobile. Come parte di questi sforzi, prendiamo provvedimenti contro coloro che creano app apparentemente innocue, ma che in realtà violano le nostre norme sugli annunci".

Esempio di annuncio disturbante per Google

Nell’immagine esempio qui sopra si puo’ vedere un annuncio che occupa tutto lo schermo o che interferisce con il normale utilizzo dell’app, senza un pulsante per ignorarlo.

Google definisce annunci ‘di disturbo’ anche quelli che vengono mostrati agli utenti in modi inaspettati, compromettendo o interferendo con l’usabilità delle funzioni del dispositivo. Una forma di pubblicità disturbante puo’ mostrarsi dentro un’app, piu’ comunemente, ma Google ha notato sempre piu’ spesso l’uso di cio’ che ha definito "annunci fuori contesto", ovvero quando gli sviluppatori malintenzionati pubblicano annunci su un dispositivo mobile quando l’utente non è effettivamente attivo nella loro app.

Gli annunci fuori contesto sono una manovra invasiva che si traduce in "esperienze utente scadenti che spesso interrompono le funzioni chiave dei dispositivi e questo approccio può portare a clic involontari sugli annunci che fanno sprecare soldi gli inserzionisti" ha spiegato Bjorke. Ad esempio, l’utente potrebbe visualizzare inaspettatamente un annuncio a schermo intero quando tenta di effettuare una chiamata, sbloccare il telefono o mentre usi la navigazione passo-passo nell’app di mappe preferita.

Google ha appreso che gli sviluppatori che fanno del male al mercato – perchè è questo che alla fine fanno – continuano a diventare più esperti nell’implementazione e nel mascheramento di pubblicità disturbanti. In risposta a questo, la società di Mountain View ha detto di avere sviluppato nuove tecnologie per proteggersi da questo comportamento. Ad esempio, recentemente Google ha sviluppato un approccio innovativo basato sull’apprendimento automatico per rilevare quando le app mostrano annunci fuori contesto, il che ha portato alla rimozione delle suddette 600 applicazioni dal Play Store.

Andando avanti, Google intente continuare ad investire in nuove tecnologie per rilevare e prevenire le minacce emergenti che possono generare traffico non valido, compresi gli annunci di disturbo. Inoltre, Google intende trovare altri modi per adattare e migliorare le sue norme per garantire che gli utenti e gli inserzionisti siano protetti da comportamenti scorretti da parte di sviluppatori malintenzionati.

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