USA, il divieto di TikTok potrebbe essere ancora posticipato

Se il divieto di WeChat é già  stato fermato da un giudice di San Francisco, un altro giudice afferma che gli Stati Uniti dovrebbero posticipare l'entrata in vigore del divieto di TikTok in seguito alla richiesta di un'ingiunzione preliminare presentata dai legali di ByteDance, proprietaria di TikTok.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti su indicazione del presidente Donald Trump aveva emesso una ordinanza per vietare ai proprietari di app store che hanno in catalogo le app cinesi WeChat e TikTok, come Apple e Google, di rendere disponibili per il download agli utenti statunitensi queste due applicazioni. L’entrata in vigore era prevista per il giorno 20 settembre, ma poco prima è stata prorogata di una settimana al 27 settembre, in seguito all’approvazione di Trump dell’accordo tra Oracle e la cinese ByteDance, proprietaria di TikTok, per far gestire ad una azienda americana la popolare applicazione di condivisione di brevi video quando utilizzata dagli utenti statunitensi, evitando cosi’ "problemi legati alla sicurezza nazionale". Secondo l’amministrazione Trump, infatti, i dati personali degli oltre 100 milioni di americani che utilizzano TikTok sono in pericolo perchè accessibili al Partito comunista cinese.

Nei giorni scorsi, ByteDance si è rivolta ad un tribunale americano chiedendo un’ingiunzione preliminare per evitare che il 27 settembre la sua app TikTok venga rimossa dagli app store negli Stati Uniti, rendendo così impossibile di essere scaricata su iPhone e dispositivi Android. Secondo la proprietaria di TikTok, le restrizioni "non sono motivate da una vera preoccupazione per la sicurezza nazionale, ma piuttosto da considerazioni politiche relative alle imminenti elezioni per la Presidenza". Ora, come riportato da Reuters, un giudice distrettuale degli Stati Uniti ha affermato che l’amministrazione Trump deve presentare una risposta a questa richiesta di ByteDance per un’ingiunzione preliminare o posticipare ancora l’entrata in vigore dell’ordinanza o presentare dei documenti legalmente vincolanti per attivare il divieto il 27 settembre.

Dall’accordo tra Oracle e ByteDance è prevista la nascita di TikTok Global, una società statunitense posseduta per il 12,5% da Oracle Corp., per il 7,5% da Walmart Inc. e per l’80 per cento dagli investitori di ByteDance; Oracle ha specificato che la società con sede a Pechino non avrà alcuna partecipazione diretta in TikTok Global, mentre ByteDance ha detto che TikTok Global diventerà una sua filiale.

La data del 27 settembre è importante solo per TikTok, poichè WeChat, di proprietà della cinese Tencent Holdings, ha già ottenuto un’ingiunzione preliminare da parte di un giudice di San Francisco che ha bloccato il divieto della app negli store di Apple e Google. 

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