YouTube, bonus ai video maker per avere video in Esclusiva

Google sta offrendo dei bonus per trattenere su Youtube i suoi migliori Videomaker, corteggiati anche da servizi concorrenti come Facebook e dalla nuova startup Vessel.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Nel corso degli ultimi mesi, Google ha attivamente cercato di stringere accordi con personalità popolari sul suo sito di video YouTube, nella speranza di mantenere  i più talentuosi videomaker fedeli al suo servizio di video e non far loro firmare accordi con i servizi concorrenti, secondo quanto il Wall Street Journal riporta, citando persone che dichiarano di avere una conoscenza delle attività del colosso della ricerca. Da quanto apprendiamo, Google è in particolare preoccupata per la concorrenza del più grande social network del mondo, Facebook, e dalla nuova startup Vessel.

Secondo le fonti del giornale, sia Facebook che Vessel sono state attivamente impegnate nel contattare i videomaker popolari di YouTube per arrivare a firmare accordi di esclusiva con essi e far loro produrre contenuti video esclusivi per i loro servizi. Un accordo di esclusiva non renderebbe possibile al videomaker continuare a pubblicare contenuti video su altri siti, come Youtube. Questo potrebbe significare una perdita pesante di fornitori di video su YouTube e alla fine danneggiare la capacità della società di generare ricavi pubblicitari.

Mentre YouTube ha iniziato come portale di condivisione di video per tutti, dal momento che Google ha acquisito YouTube nel 2006 per 1,65 miliardi di dollari, la società di ricerca ha cercato di trovare modi per generare più reddito dai video. Al centro di questo sforzo c’è stata la ricerca di trovare contenuti video interessanti e popolari da cui trarre del profitto. Non sorprende, quindi, che altre aziende cerchino adesso di far proprie alcue celebrità del ‘tubo’ rubandole a Google.

Secondo il WSJ, Google sta offrendo attraverso una campagna aggressiva dei bonus per trattenere sulla piattaforma le proprie celebrità. In cambio, i videomaker sono tenuti a continuare a fornire contenuti esclusivi per YouTube per un periodo di tempo prima di condividerli altrove. YouTube di Google è persino disposta a finanziare contenuti aggiuntivi, secondo le fonti del giornale. Google sembra che, per la prima volta, abbia messo in capo contratti pluriennali.

Attualmente le celebrità di Youtube sono pagate in revenue sharing, il 55% degli intoriti pubblicitari degli spot che vengono riprodotti sui loro video.

"Abbiamo investito in creatori di YouTube per anni, e sono aumentati grazie al sostegno attraverso una vasta gamma di attività, tra cui il marketing e il finanziamento dei contenuti", ha detto un portavoce di Google a CNET.com. "Continueremo a riconoscere e valorizzare le creatività dai nostri migliori talenti."

Mentre Facebook è una minaccia evidente per YouTube, Google è di gran lunga più preoccupata per Vessel, dice il giornale. La startup, che deve ancora lanciare la sua piattaforma, è co-fondata dall’ex CEO di Hulu Jason Kilar. Nel suo ruolo precedente, Kilar ha aiutato a costruire Hulu facendo diventare la piattaforma tra le più popolari nel ramo dei video da vedere con un abbonamento. Con Vessel, Kilar è alla ricerca di "creatori di contenuti video" e ha messo a disposizione una pagina sul sito in cui chi interessato può registrarsi per vedere come possono diventare parte della startup.

Vessel è una grande preoccupazione per YouTube, sebbene il servizio non è ancora avviato e ci sono ancora molti punti interrogativi su come funzionerà. Tuttavia, Vessel ha già ottenuto importanti finanziamenti da società di venture capital, tra cui Benchmark, Greylock Partners, e dal CEO di Amazon Jeff Bezos, per raccogliere fondi da destinare ai creatori di contenuti.

Secondo fonti del Wall Street Journal, Vessel è disposta a pagare un anticipo sui video e ha detto che fornirà una migliore piattaforma per creare contenuti professionali, rispetto a quella offerta da YouTube. Inoltre, Vessel richiede tre giorni di esclusiva dei video prima di poterli condividere su altri siti, tra cui YouTube.

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