Google denunciata da Unilibro per una penalizzazione

Unilibro ha aperto un ricorso cautelare al tribunale di Bologna con lo scopo di chiedere un provvedimento d'urgenza nei confronti di Google, in modo che il colosso della ricerca finisca di penalizzare le pagine del sito.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Unilibro, libreria on line attiva dal 1999, ha fatto causa a Google con l’accusa di aver subito una penalizzazione nei risultati delle ricerche.

Unilibro ha aperto un ricorso cautelare al tribunale di Bologna con lo scopo di chiedere un provvedimento d’urgenza nei confronti di Google, in modo che il colosso della ricerca finisca di penalizzare le pagine del sito, cosa che ha portato la perdita di moltissimi clienti alla libreria italiana su Internet dedicata al mondo universitario, ma dove si possono trovare anche cd, dvd e videogiochi.

Secondo il comunicato diffuso da Unilibro, dopo la crescita fino ad Aprile 2010 la Libreria online ha iniziato una lenta discesa, che alcuni anni dopo ha fatto comprendere agli amministratori del portale che qualcosa non andava. Inizialmente le cause furono attribuite a problemi d’indicizzazione con Google, quindi, Unilibro decise di affidarsi ai migliori esperti SEO (Serch Engine Optimization), che non riuscirono però a invertire la tendenza, anzi, si convinsero che i problemi potessero risiedere in Google.

Unilibro ha, quindi, raccolto informazioni e prove, chiedendo consulenze ai migliori tecnici specializzati, cui è stato affidato il compito di intraprendere una delle prime cause giudiziarie al mondo contro il motore di ricerca Google, in cui si sta svolgendo una consulenza tecnica d’ufficio proprio su di esso.

L’Avvocato Gianluigi Fioriglio, esperto di diritto dell’informatica, che si sta occupando del caso, ha affermato che "I test effettuati hanno immediatamente evidenziato che qualcosa negli algoritmi di Google probabilmente si comportava in modo anomalo".

Fioriglio spiega che una seconda anomalia "è poi quella concernente i ‘risultati omessi‘, poiché ritenuti poco rilevanti o duplicati". Per quanto riguarda Unilibro, "le percentuali di omissioni dalle pagine di Google, a parità di titoli ricercati, arrivano oggi al 50% circa, mentre per alcuni siti del settore si fermano attorno al 15%".

Anche se ci sono state numerose segnalazioni, scambi di missive e un incontro tra le parti, Unilibro è stata costretta a rivolgersi al Tribunale Civile di Bologna e oggi il procedimento giudiziario si avvia verso la conclusione.

Unilibro ha ragione? Secondo l’esperto SEO Fabrizio Ventre proprio per niente; i danni e le problematiche citate dalle missive di Unilibro sarebbero da attribuire a scelte errate della gestione della visibilità online come ampiamente reportato  in questo post

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