Google e Microsoft, tregua in tribunale sui brevetti

Google e Microsoft si sono accordate per chiudere un totale di circa 20 cause legali aperte nei tribunali di Stati Uniti e Germania. E' tregua nei tribunali tra Google e Microsoft, ma l'apertura di nuove cause non è da escludere.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Microsoft e Google hanno deciso di porre fine alle loro controversie sui brevetti in corso, respingendo l’una le controversie aperte contro l’altra.

Le guerre in tribunale tra le società dell’alta tecnologia nei casi di violazione di brevetti sono calate in numero negli ultimi mesi, grazie ad accordi come quello preso tra Apple e Samsung. Ora, anche Google e Microsoft hanno stretto un accordo che concede una tregua per le parti nelle loro battaglie sui brevetti.

Google e Microsoft si sono accordate per un totale di circa 20 cause legali che erano state aperte nei tribunali di Stati Uniti e Germania, compresi quelli relativi a Motorola. Non tutte le battaglie sui brevetti tra i due colossi riguardano tecnologie tecnologia mobile, con alcune che riguardano la tecnologia Wi-Fi, i video sul Web, le tecnologie utilizzate su Xbox e in prodotti Windows.

I termini dell’accordo non sono stati rivelati, ma stando a quanto riportato da Reuters, un portavoce di Microsoft ha confermato che l’accordo non significa che non ci saranno altre cause in futuro.

Una causa tra le due società è stata aperta nel 2010, quando Microsoft ha citato in giudizio Motorola (acquisita da Google un anno dopo e quindi ha assorbito anche le cause in corso) con l’accusa che molti dei telefoni Android del produttore ha violato brevetti di Microsoft. Motorola ha risposto con una controquerela, sostenendo la violazione di 16 dei suoi brevetti su tecnologie wireless utilizzati nei software per PC di Microsoft, Windows Mobile e prodotti Xbox.

Ricordiamo che Google in passato ha pubblicamente detto che intende utilizzare il suo portafoglio di brevetti solo per difendersi e non per aprire cause contro terze società.

Anche se Google ha venduto Motorola Mobility a Lenovo per 2,9 miliardi di dollari l’anno scorso, è rimasta una parte del caso perché come parte dell’accordo con Lenovo ha mantenuti di sua proprietà i brevetti di Motorola, compresi quelliche sono rimasti coinvolti nel caso aperto con Microsoft.

Microsoft e Google hanno detto in una dichiarazione congiunta che hanno "accettato di collaborare su alcune questioni di brevetti e di lavorare insieme in altri settori in futuro per dare benefici ai [loro] clienti".

Impostazioni privacy