Google risponde alle accuse di violare privacy degli studenti

Google memorizza i segnalibri, le password e la cronologia di navigazione e gli storici delle ricerche degli studenti, cosa che non dovrebbe fare come stabilito dall'accordo Student Privacy Pledge firmato. Google si difende.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

La Federal Trade Commission è stata chiamata ad indagare sul servizio per studenti di Google con l’accusa che viola l’impegno preso dalla società di limitare la raccolta e l’uso dei dati degli studenti.

La Electronic Frontier Foundation, un’organizzazione non-profit che salvaguardia la privacy degli utenti sul web, ha denunciato alla Federal Trade Commission il servizio Google Apps for Education di Google, con l’accusa di violazione di un impegno sul quale Google si è impegnata lo scorso Gennaio, lo Student Privacy Pledge, un accordo firmato da più di 75 altre società tra cui Apple e Microsoft con il quale si impegnano a raccogliere, archiviare o utilizzare i dati degli studenti solo per scopi didattici.

La denuncia dal FEP, che in passato si è schierata con Google su altre questioni, si concentra sulla funzione di sincronizzazione del browser Chrome di Google che memorizza i segnalibri, le password e la cronologia di navigazione e gli storici delle ricerche. Si afferma che Google sfrutta i dati raccolti con la sincronizzazione per usi che vanno oltre quelli dell’istruzione, stando a quanto riportato dal Wall Street Journal.

In risposta alle preoccupazioni della FEP, Google ha accettato di modificare le impostazioni di sincronizzazione sui Chromebook venduti alle scuole e usati dagli studenti. Con le nuove impostazioni, i dati immessi o generati dagli studenti durante l’utilizzo di Google Apps for Education non vengono utilizzati al di fuori di quel contesto. "Siamo certi che questi strumenti siano conformi sia alla legge che alle nostre promesse, tra cui lo Student Privacy Pledge", un portavoce di Google ha scritto in una e-mail.

Tuttavia, la EFF ha detto in un’intervista che le impostazioni di sincronizzazione alterate non sono sufficienti. Google continua a raccogliere informazioni personali quando gli studenti usano il loro account Google Apps for Education e utilizzano i servizi non educativi di Google. Per esempio, Google raccoglie i termini di ricerca on-line che gli studenti eseguono quando fanno o meno ricerche che riguardano i compiti scolastici, la EFF ha detto, come riportato dal Wall Street Journal.

Il gruppo ha chiesto alla FTC di richiedere a Google di eliminare tutti i dati degli studenti che ha raccolto e trattati in violazione dello Student Privacy Pledge e di impedire alla società la raccolta di tali dati in futuro.

La risposta diretta di Google

Jonathan Rochelle, Direttore Google Apps for Education, ha voluto chiarire la posizione di Google in merito alla privacy dei dati degli studenti nelle Google Apps for Education e nei Chromebook. "Il nostro obiettivo è quello di garantire agli insegnanti e agli studenti in tutto il mondo l’accesso a strumenti utili, accessibili e facili da usare, per insegnare, apprendere e lavorare insieme" ha detto Rochelle. "Ci impegniamo da sempre affinché le informazioni personali degli studenti restino private e al sicuro."

Rochelle ha quindi voluto ribadire con una nota ufficiale alcuni elementi importanti relativi a come funzionano i prodotti Google Apps for Education e la sincronizzazione sui Chromebook, come vengono mantenuti privati e al sicuro i dati degli studenti, e, più in generale, l’iimpegno della società verso le scuole. 

I principali servizi Google Apps for Education – Gmail, Calendar, Classroom, Drive, Documenti, Fogli, Slide, Contatti, Gruppi, Vault e Hangout – sono al centro dell’offerta Google per le scuole. I dati personali degli studenti sono utilizzati in tutti questi servizi "al solo fine di fornire i servizi stessi, permettere agli studenti di comunicare tramite e-mail e lavorare insieme usando Google Docs." ha specificato Rochelle, "Non ci sono annunci pubblicitari in questi servizi, e i dati degli studenti non sono utilizzati per scopi pubblicitari."

Riguardo a Chrome Sync, Rochelle spiega che la funzionalità consente ai titolari di un account Google di accedere a qualsiasi browser Chromebook o Chrome e trovare istantaneamente tutte le proprie app, estensioni, segnalibri e pagine web più visitate. "Ciò consente agli studenti di potersi mettere al lavoro subito", ha detto, specificando che "I dati personali di Chrome Sync nelle Google Apps for Education vengono utilizzati solo per implementare le funzionalità in Chrome per quella specifica persona: ciò consente ad esempio agli studenti di accedere ai propri dati e alle impostazioni di navigazione personale in modo sicuro, passando da un dispositivo all’altro. Inoltre i nostri sistemi raccolgono in forma aggregata i dati di milioni di utenti Chrome Sync e, dopo aver rimosso completamente le informazioni relative ai singoli utenti, usiamo questi dati per migliorare i servizi che forniamo con un approccio olistico. (…) Se lo vogliono, gli insegnanti, gli studenti e gli amministratori possono disabilitare Chrome Sync o scegliere, volta per volta, quali informazioni sincronizzare nelle impostazioni. I dati Chrome Sync degli utenti GAFE non vengono utilizzati per inviare annunci pubblicitari targetizzati ai singoli studenti."

Riguarda ai servizi aggiuntivi, prosegue Rochelle, "le scuole possono decidere se gli studenti o gli insegnanti possono utilizzare altri servizi di Google – come YouTube, Maps, e Blogger – attraverso i loro account GAFE" spiegando che Google si impegna nel "garantire che le informazioni personali degli studenti nella fascia K-12, non vengano usate per targetizzare gli annunci pubblicitari in questi servizi, e in alcuni casi non mostriamo nessun annuncio. Sul motore di ricerca, ad esempio, non mostriamo annunci pubblicitari quando gli studenti sono loggati."

Google conclude sottolineando la volontà di costruire "prodotti per aiutare gli insegnanti a insegnare e aiutare gli studenti a imparare. Lavoriamo costantemente per migliorare i nostri prodotti e teniamo conto di tutti i feedback da parte dei clienti e delle associazioni a tutela dei consumatori con la massima serietà".

News aggiornata in data 03.12.2015 con l’integrazione delle dichiarazioni di Jonathan Rochelle, Direttore Google Apps for Education.

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